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Negli anni dal 1947 al 1950 vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: ''Lady'', ''Superior'' ed ''Extra'', in dimensione crescente. La linea più economica era la [[Soennecken 444|444]], prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea [[Soennecken 333|333]] prodotta in diversi colori. La linea [[Soennecken 222|222]] era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico.  
 
Negli anni dal 1947 al 1950 vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: ''Lady'', ''Superior'' ed ''Extra'', in dimensione crescente. La linea più economica era la [[Soennecken 444|444]], prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea [[Soennecken 333|333]] prodotta in diversi colori. La linea [[Soennecken 222|222]] era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico.  
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La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la [[Soennecken 111|111]], di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benché le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.  
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La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la [[Soennecken 111|111]], di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benché le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.  
    
Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici [[Soennecken 100|100]] e [[Soennecken 100|101]], venne poi cercata una collaborazione con la francese [[Bayard]] che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quello della [[Visofil]] della [[Swan]]. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel 1967 la [[Soennecken]] chiuse definitivamente i battenti.  
 
Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici [[Soennecken 100|100]] e [[Soennecken 100|101]], venne poi cercata una collaborazione con la francese [[Bayard]] che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quello della [[Visofil]] della [[Swan]]. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel 1967 la [[Soennecken]] chiuse definitivamente i battenti.  
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