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| Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della [[Chilton]] era basato sul comprimere il sacchetto facendo scorrere il fusto esterno della penna su un cilindro metallico che racchiudeva il sacchetto. Il fusto era dotato di un foro sul fondo da tenere chiuso col dito in fase di compressione, che rilasciato consentiva l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento. Il sistema era semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare sacchetti di dimensioni molto superiori rispetto a quelli delle penne, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the ink'', a causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, necessaria per poter operare il riempimento, le forme delle penne erano poco proporzionate per la corrisponte maggior lunghezza dei cappucci. | | Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della [[Chilton]] era basato sul comprimere il sacchetto facendo scorrere il fusto esterno della penna su un cilindro metallico che racchiudeva il sacchetto. Il fusto era dotato di un foro sul fondo da tenere chiuso col dito in fase di compressione, che rilasciato consentiva l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento. Il sistema era semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare sacchetti di dimensioni molto superiori rispetto a quelli delle penne, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the ink'', a causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, necessaria per poter operare il riempimento, le forme delle penne erano poco proporzionate per la corrisponte maggior lunghezza dei cappucci. |
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− | Le prime penne vennero prodotte in ebanite nera o fiammata, mentre a partire dal 1926 viene introdotto l'uso della celluloide. Nei primi anni la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. | + | Le prime penne vennero prodotte in ebanite nera o fiammata, mentre a partire dal 1926 viene introdotto l'uso della celluloide. Nei primi anni la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. |
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− | Nel 1926 la ditta si trasferisce a Long Island a New York, in questo periodo vengono prodotti nuovi modelli in celluloide con nuovi colori, e viene sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non è più il fusto esterno ad essere usato per comprimere il sacchetto, ma un controcappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio possono tornare ad essere più proporzionate. All'inizio degli anni '30 vengono poi, adottate, seguendo lo stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], forme affusolate. I modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni diverse vengono comunemente chiamati ''Long Island''. | + | Nel 1926 la [[Chilton]] trasferì gli impianti produttivi da Boston a Long Island (New York), in questo periodo vennero prodotti nuovi modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato per la compressione, ma un controcappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad essere più proporzionate. All'inizio degli anni '30 vennero anche adottate, seguendo lo stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], delle forme affusolate. I modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni diverse vengono comunemente chiamati ''Long Island''. |
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− | Nel 1935 la [[Chilton]] introduce quello che è probabilmente il suo capolavoro, il modello [[Wingflow]], | + | Nel 1935 la [[Chilton]] introdusse quello che è probabilmente il suo capolavoro, il modello [[Wingflow]], |
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− | Nel 1939 la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New York. La nuova penna è contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in netto contrasto con la ricchezza stilistica della [[Wingflow]]. La qualità è come sempre impeccabile, ma l'azienda è ormai in crisi e la nuova penna non viene pubblicizzata a sufficienza: le vendite sono scarse (tanto che la penna è molto rara ed oggi ricercatissima dai collezionisti). | + | Nel 1939 la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New York. La nuova penna è contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in netto contrasto con l'opulenza della [[Wingflow]]. La qualità come sempre era impeccabile, ma l'azienda era ormai in crisi e la nuova penna non venne pubblicizzata a sufficienza: le vendite furono scarse (tanto che la penna è molto rara ed oggi ricercatissima dai collezionisti). |
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− | Nel 1941, dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le Chiltonian, vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiude i battenti uscendo definitivamente dal mercato. | + | Nel 1941, dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le Chiltonian, vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiuse i battenti uscendo definitivamente dal mercato. |
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| == Cronologia == | | == Cronologia == |