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[[Image:Edacoto-Serie90.jpg|thumb|Pubblicità [[Edacoto]] degli anni '50.]]
 
[[Image:Edacoto-Serie90.jpg|thumb|Pubblicità [[Edacoto]] degli anni '50.]]
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Nel 1941 vennero introdotti nuovi modelli simili ai precedenti ma senza sezione trasparente e con caricamento a levetta. Nel 1943 venne introdotta la [[Edacoto 87]], con caricamento a pulsante un nuovo fermaglio ed una forma più affusolata, prodotta anche in plastica a stampo in tinta unita, che venne chiamata ''Le stylo de france''. Nel 1947 venne prodotto  una altro modello con lo stesso nome, con il corpo trasparente ed una forma più gonfia. La qualità, pur restando di rilievo, non era però equivalente a quella dei modelli precedenti
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Nel 1941 vennero introdotti nuovi modelli simili ai precedenti ma senza sezione trasparente e con caricamento a levetta. Nel 1943 venne introdotta la [[Edacoto 87]], con caricamento a pulsante un nuovo fermaglio ed una forma più affusolata, prodotta anche in plastica a stampo in tinta unita, che venne chiamata ''Le stylo de france''. Nel 1947 venne prodotto  una altro modello con lo stesso nome, con il corpo trasparente ed una forma più gonfia. La qualità, pur restando di rilievo, non era però equivalente a quella dei modelli precedenti.
    
Negli anni '50, messa in crisi dall'avvento della penna a sfera, la [[Edacoto]] produsse una grande varietà di modelli di media qualità. Si segnala anche la produzione di una particolare penna a sfera, la ''Pointor'' dotata di un particolare sistema di riempimento a pulsante, che però non raggiunse il successo aspettato. Nel 1959 insieme ad un gruppo di altre aziende (''Evergood'', [[Mallat]], [[Goldstarry]], ''WalkOver'' e ''Soma'') l'azienda partecipò al consorzio che produsse la [[Visorpen]], un modello che riscosse un grande successo, ma non riuscì a risollevare le sorti dell'azienda che venne assorbita dalla [[Mallat]] alla fine degli anni '50. Il marchio [[Edacoto]] continuò ad apparire ancora per qualche anno per sparire definitivamente a metà degli anni '60.
 
Negli anni '50, messa in crisi dall'avvento della penna a sfera, la [[Edacoto]] produsse una grande varietà di modelli di media qualità. Si segnala anche la produzione di una particolare penna a sfera, la ''Pointor'' dotata di un particolare sistema di riempimento a pulsante, che però non raggiunse il successo aspettato. Nel 1959 insieme ad un gruppo di altre aziende (''Evergood'', [[Mallat]], [[Goldstarry]], ''WalkOver'' e ''Soma'') l'azienda partecipò al consorzio che produsse la [[Visorpen]], un modello che riscosse un grande successo, ma non riuscì a risollevare le sorti dell'azienda che venne assorbita dalla [[Mallat]] alla fine degli anni '50. Il marchio [[Edacoto]] continuò ad apparire ancora per qualche anno per sparire definitivamente a metà degli anni '60.
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Durante la guerra l'azienda subì le ovvie difficoltà affrontate anche da tutte le concorrenti, con forse l'aggravante di dover sostenere un marchio anglofono. Nel dopoguerra la produzione venne aumentata, a scapito purtroppo della qualità, che rimase comunque accettabile. Come gli altri produttori la [[Gold Starry]] subì pesantemente la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, a cui cercò di reagire con la costruzione di stilografiche con [[caricamento a cartuccia]] e partecipando al consorzio per la produzione della [[Visor Pen]].   
 
Durante la guerra l'azienda subì le ovvie difficoltà affrontate anche da tutte le concorrenti, con forse l'aggravante di dover sostenere un marchio anglofono. Nel dopoguerra la produzione venne aumentata, a scapito purtroppo della qualità, che rimase comunque accettabile. Come gli altri produttori la [[Gold Starry]] subì pesantemente la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, a cui cercò di reagire con la costruzione di stilografiche con [[caricamento a cartuccia]] e partecipando al consorzio per la produzione della [[Visor Pen]].   
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Riuscì ad andare avanti e a superare il periodo di crisi degli anni '60 con la differenziazione, dedicandosi alla produzione di accessori da ufficio di lusso, ma nel 1980 chiuse definitivamente i battenti.  
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La [[Gold Starry]] riuscì ad andare avanti e a superare il periodo di crisi degli anni '60 con la differenziazione della produzione, lanciandosi sul mercato degli accessori da ufficio di lusso, ma nonostante tutti gli sforzi nel 1980 chiuse definitivamente i battenti.
    
===Riferimenti esterni===
 
===Riferimenti esterni===
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La [[Mallat]] è probabilmente una delle più antiche aziende produttrici di strumenti di scrittura di tutto il mondo, risalendo la sua fondazione addirittura al 1842. Nel 1864 Jean Benoit [[Mallat]] brevettò il ''Siphoïde'', un antenato delle stilografica, probabilmente il primo strumento di scrittura dotato di serbatoio ad essere stato prodotto e commercializzato.  
 
La [[Mallat]] è probabilmente una delle più antiche aziende produttrici di strumenti di scrittura di tutto il mondo, risalendo la sua fondazione addirittura al 1842. Nel 1864 Jean Benoit [[Mallat]] brevettò il ''Siphoïde'', un antenato delle stilografica, probabilmente il primo strumento di scrittura dotato di serbatoio ad essere stato prodotto e commercializzato.  
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A lungo comunque l'azienda operò nel campo dei materiali a scrittura, pennini e cannucce, mentre la produzione di stilografiche vere e proprie inizia soltanto dopo la prima guerra mondiale, con dei modelli a contagocce, a levetta o [[Safety]] in ebanite.  
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Dalle sue origini l'azienda operò sempre nel campo dei materiali per scrittura, con pennini e cannucce ed altri articoli di cancelleria, mentre la produzione di stilografiche vere e proprie iniziò soltanto dopo la prima guerra mondiale, con la realizzazione di vari modelli: la [[Regulier]] con caricamento a contagocce, la [[Sureté]] con caricamento [[safety]]  e la [[Automatique]] con [[caricamento a levetta]], identificate rispettivamente dalla lettere "R", "S" e "A" prima del numero del modello.
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All'inizio degli anni '30 la [[Mallat]] introdusse la celluloide producendo sia modelli con [[caricamento a levetta]] che a [[pulsante di fondo|pulsante]], con forme affusolate ed estremità a forma conica. Sono di questo periodo la serie [[Mallat 120|120]] con [[caricamento a levetta]] destinata alle signore e prodotta in celluloide dai colori iridescenti.
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Le serie [[Mallat 150|150]] e [[Integral]] erano invece con [[caricamento a pulsante]], caratterizzate dall'attenzione a fornire una elevata capacità in termini di inchiostro contenuto.
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Passate le difficoltà della guerra, la [[Mallat]] fu una delle prime aziende a rendersi conto della potenzialità delle plastiche ad iniezione ed iniziò a spostare la produzione dalla celluloide a quest'ultima. Nel 1943 venne introdotta la  serie [[Plexigraf]] in plastica, sempre con [[caricamento a pulsante]], seguita l'anno successivo dalla [[Plexigraf|Junior Plexigraf]] per il mercato studentesco e le donne. Il modello verrà prodotto per tutti gli anni '40 in diverse versioni, come la [[Plexigraf|14]], la [[Plexigraf|225]] e la [[Plexigraf|315]], e con variazioni, in particolare del sistema di riempimento che user
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Negli anni '50 l'azienda centrò la sua pubblicità sui personaggi di Malatin e del cane Whisky (cercando di emulare il successo di Tintin)  ed introdusse nuovi modelli, come [[Leda]], [[Ambassador]] o [[Commodore]], sempre con [[caricamento a pulsante]]
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La specifica produzione di penne stilografiche venne chiusa definitivamente negli anni '60, poco dopo l'acquisizione della [[Edacoto]]. L'azienda restò però presente in maniera significativa nel mercato degli articoli di cancelleria, per il quale vennero anche prodotte delle insignificanti stilografiche a cartuccia di fascia economica. A metà degli anni '90 viene assornita
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All'inizio degli anni '30 la [[Mallat]] introduce la celluloide
      
===Riferimenti esterni===
 
===Riferimenti esterni===