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| La nuova penna venne chiamata semplicemente [[Onoto]]. L'origine del nome della penna è incerta e ne esistono diverse versioni. C'è chi lo fa risalire a ''Ono Tokusaburo'', un produttore di orologi giapponese i cui progetti erano stati usati per la precedente ''Onostyle'', c'é chi sostiene che venne scelto per la sua semplicità e perché facile da pronunciare e con lo stesso suono in molte lingue diverse. La potenza finanziaria dell'azienda consentì comunque un lancio in grande stile del marchio ''Onoto'', e la penna ebbe un grandissimo successo, tanto che in breve tempo venne chiamata ''Onoto the Pen''. | | La nuova penna venne chiamata semplicemente [[Onoto]]. L'origine del nome della penna è incerta e ne esistono diverse versioni. C'è chi lo fa risalire a ''Ono Tokusaburo'', un produttore di orologi giapponese i cui progetti erano stati usati per la precedente ''Onostyle'', c'é chi sostiene che venne scelto per la sua semplicità e perché facile da pronunciare e con lo stesso suono in molte lingue diverse. La potenza finanziaria dell'azienda consentì comunque un lancio in grande stile del marchio ''Onoto'', e la penna ebbe un grandissimo successo, tanto che in breve tempo venne chiamata ''Onoto the Pen''. |
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− | Le prime penne [[Onoto]] erano realizzate in ebanite nera cesellata, con pennini dotati di alimentatore superiore e prodotte in due misure, la [[Onoto 3000|N]] e la [[Onoto 2000|O]], successivamente chiamate anche [[Onoto 3000|3000]] e la [[Onoto 2000|2000]]. I modelli iniziali vennero prodotti in diversi colori e materiali: all'[[BCHR|ebanite nera cesellata]], si aggiunsero modelli in [[mottled|ebanite marmorizzata]] rosso/nera, ed in ebanite cesellata rossa, ma anche modelli [[overlay|rivestiti]] in argento o in oro, con decorazioni a [[filigree|filigrana]] o a [[engine turned|cesello meccanico]], con prezzi che variavano da mezza a 5 ghinee. Il modello [[Onoto 3000|N]] rimase in produzione per oltre 30 anni fino al 1939, con varizioni poco significative a parte la sostituzione del pennino originale ad alimentatore superiore con uno ordinario. | + | Le prime penne [[Onoto]] erano realizzate in ebanite nera cesellata, con pennini dotati di alimentatore superiore e prodotte in due misure, la [[Onoto 3000|N]] e la [[Onoto 2000|O]], successivamente chiamate anche [[Onoto 3000|3000]] e la [[Onoto 2000|2000]]. I modelli iniziali vennero prodotti in diversi colori e materiali: all'[[BCHR|ebanite nera cesellata]], si aggiunsero modelli in [[mottled|ebanite marmorizzata]] rosso/nera, ed in ebanite cesellata rossa, ma anche modelli [[overlay|rivestiti]] in argento o in oro, con decorazioni a [[filigree|filigrana]] o a [[engine turned|cesello meccanico]], con prezzi che variavano da mezza a 5 ghinee. Il modello [[Onoto 3000|N]] rimase in produzione per oltre 30 anni fino al 1939, con variazioni poco significative a parte la sostituzione del pennino originale ad alimentatore superiore con uno ordinario. |
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| Visto il successo della penna essa venne commercializzata anche in Francia e nel 1909 venne anche aperta una filiale a New York, ma nonostante la penna fosse senz'altro all'altezza dal punto di vista tecnico (e probabilmente anche superiore alle concorrenti americane dell'epoca), la [[De La Rue]] non fece sforzi significativi nel pubblicizzare il suo prodotto sull'iper-competitivo mercato americano. Negli stessi anni vengono citati nuovi modelli come ''Empire'', ''Elfin'' ed ''Express''. | | Visto il successo della penna essa venne commercializzata anche in Francia e nel 1909 venne anche aperta una filiale a New York, ma nonostante la penna fosse senz'altro all'altezza dal punto di vista tecnico (e probabilmente anche superiore alle concorrenti americane dell'epoca), la [[De La Rue]] non fece sforzi significativi nel pubblicizzare il suo prodotto sull'iper-competitivo mercato americano. Negli stessi anni vengono citati nuovi modelli come ''Empire'', ''Elfin'' ed ''Express''. |
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− | Nel 1911 la [[De La Rue]] perse il contratto per la produzione di francobolli e subì una ristrutturazione interna diventando una società a responsabilità limitata proprietà di ''Thomas Andros'' ed dei suoi figli, nel 1915 ''Evelyn De La Rue'' si dimise e l'azienda rimase nella mani del fratello ''Stuart Andros'' che non aveva un significativo interesse nella produzione delle stilografiche. L'azienda subì un calo di vendite, che la portò nel 1921 a ristrutturarsi come società per azioni. | + | Nel 1911 la [[De La Rue]] perse il contratto per la produzione di francobolli e subì una ristrutturazione interna diventando una società a responsabilità limitata proprietà di ''Thomas Andros'' ed dei suoi figli, nel 1915 ''Evelyn De La Rue'' si dimise e l'azienda rimase nella mani del fratello ''Stuart Andros'' che non aveva un significativo interesse nella produzione delle stilografiche. L'azienda subì un calo di vendite, che la portò nel 1921 a ristrutturarsi come società per azioni, con la proprietà che venne sostanzialmente ceduta ad un consorzio di altre tre grandi imprese. |
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| In questi anni la produzione comunque proseguì sostanzialmente immutata, senza variazioni significative, l'azienda aveva infatti un prodotto funzionale ed efficiente, e non vedeva motivo per effettuare cambiamenti. Venne comunque introdotta (1913?) l'[[mottled|ebanite marmorizzata]], sono citati i modelli ''Hermit'' (una [[safety]]) e ''Pentago'' in un catalogo del 1913 ed il modello [[Valvless]] del 1915. Il pennino con alimentatore superiore venne sostituito da un pennino ordinario nel 1921. | | In questi anni la produzione comunque proseguì sostanzialmente immutata, senza variazioni significative, l'azienda aveva infatti un prodotto funzionale ed efficiente, e non vedeva motivo per effettuare cambiamenti. Venne comunque introdotta (1913?) l'[[mottled|ebanite marmorizzata]], sono citati i modelli ''Hermit'' (una [[safety]]) e ''Pentago'' in un catalogo del 1913 ed il modello [[Valvless]] del 1915. Il pennino con alimentatore superiore venne sostituito da un pennino ordinario nel 1921. |
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− | Negli anni '20 ci furono varie novità; incalzata dalla concorrenza anche la [[Onoto]] iniziò a produrre dei modelli con [[caricamento a levetta]], denominati [[Onoto 7000|7000]] e [[Onoto 8000|8000]]. La data di introduzione di questi modelli è incerta e diverse fonti riportano alternativamente il 1922, il 1923 o il 1924.<ref>rispettivamente [http://www.penmuseum.co.uk/master%2011.htm], [http://www.onoto.com] e [http://hubpages.com/hub/A-Brief-History-of-Onoto-Pen].</ref> | + | Negli anni '20 ci furono varie novità; incalzata dalla concorrenza anche la [[Onoto]] iniziò a produrre dei modelli con [[caricamento a levetta]], denominati [[Onoto 7000|7000]] e [[Onoto 8000|8000]]. La data di introduzione di questi modelli è incerta e diverse fonti riportano alternativamente il 1922, il 1923 o il 1924.<ref>rispettivamente [http://www.penmuseum.co.uk/master%2011.htm], [http://www.onoto.com/ingenuity.asp] e [http://hubpages.com/hub/A-Brief-History-of-Onoto-Pen]; Andreas Lambrou parla di un brevetto del 1924.</ref> Nel 1924 venne anche prodotto il modello [[Mammouth 1800]], una penna di grandi dimensioni con un pennino di misura n.8, e l'anno successivo la [[Princess Mary]] in ebanite colorata in blu. |
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| + | L'azienda continuò a resistere alle mode e alle innovazioni, ed anche l'introduzione della celluloide è piuttosto tarda; anche in questo caso vengono riportate date diverse,<ref>rispettivamente [http://www.penmuseum.co.uk/master%2011.htm] indica il 1926 mentre [http://www.onoto.com/ingenuity.asp], [http://hubpages.com/hub/A-Brief-History-of-Onoto-Pen] ed Andreas Lambrou il 1928.</ref> il 1926 o il 1928. |
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| + | Nel 1927 la produzione venne spostate in Scozia, a Strathendry nel villaggio di Leslie nel Fifeshire, Lambrou cita lo spostamento come contromisura per le rivendicazioni portate avanti dai sindacati nella sede di Burnhill Row a Londra. Lo spostamento prevedeva il licenziamento di tutti coloro che non si volevano trasferire, ma non risultò molto efficace per la presenza di uno dei licenziati all'assemblea degli azionisti, che portò nel giro di un mese all'adesione ai sindacati di tutti i lavoratori trasferiti. Sul sito dell'azienda è riportata una storia diversa, in cui una trentina di lavoratori fra i più capaci accettò di trasferirsi da Londra con l'azienda che si fece carico di trovar loro una abitazione. |
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| + | Negli anni '30 l'azienda continuò la produzione da Strathendry, iniziata nel 1928 con la [[De La Rue Pen]], una penna in celluloide realizzata in vari colori come il nero, e marmorizzato blu, verdi e rosso. Vennero anche prodotte penne di fascia inferiore come la [[Swift]] e la [[Everybody's Pen]]. Nel 1935, seguendo la tendenza introdotta dalla [[Vacumatic]] di penne trasparenti che consentissero di visualizzare il livello dell'inchiostro, vennero introdotte le [[Visible-ink]]. |
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| + | Ma il modello più significativo dell'azienda nacque nel 1937, quando venne lanciata sul mercato la [[Onoto Magna]], una penne di grandi dimensioni come il precedente modello [[Mammouth 1800|Mammouth]], con un pennino bicolore, tre vere sul cappuccio e prodotta in una nuova celluloide semitrasparente creata con una lavorazione particolarmente complessa, nei colori nero cesellato, verde/argento e marrone/oro. A questa si aggiunsero altri modelli di dimensione inferiore denominate [[Minor]] e [[Dainty]]. La seconda guerra mondiale però pesò negativamente sulla diffusione della nuova penna, con la produzione che presto venne convertita per il sostegno agli sforzi bellici. |
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| + | La produzione riprese a pieno ritmo nel dopoguerra solo a partire dal 1947 con la reintroduzione di una nuova serie di [[Onoto Magna]] alcune delle quali dotate di [[caricamento a levetta]]. Vennero introdotte nello stesso periodo una nuova serie di penne color perla marmorizzato. Ormai però l'azienda aveva perduto ogni capacità innovativa, e continuò a produrre penne economiche con [[caricamento a levetta]] seguendo sostanzialmente le tendenze del mercato, con la [[Onoto Penmaster]] a pennino coperto e cappuccio metallico, entrando pure nel mercato delle penne a sfera. |
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| + | Come per gli altri grandi produttori la concorrenza della penna a sfera usa e getta assestò un colpo mortale all'azienda, l'ultimo modello significativo prodotto fu la [[Onoto K]] del 1955, una penna con [[caricamento a stantuffo]] con pennino coperto e serbatoio visibile e cappuccio a incastro, prodotta in diverse versioni. Nel 1958 la produzione di penne da parte della [[De La Rue]] cessò definitivamente con la chiusura dello stabilimento di Strathendry avvenuta il 27 February 1958. La produzione comunque proseguì per qualche anno in Australia dove la ''Norman Backer'' e la ''Longhurst Pty Ltd.'' che avevano curato la distribuzione delle [[Onoto]] per 32 anni rilevarono la produzione. Come molti altri marchi storici anche la [[Onoto]] è stata riportata alla luce in tempi recenti per la produzione di penne moderne. |
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| | 1925 || Introdotto il modello [[Princess Mary]] in ebanite colore blu | | | 1925 || Introdotto il modello [[Princess Mary]] in ebanite colore blu |
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| + | | 1927 || La produzione viene spostata in Scozia, a Strathendry nel villaggio di Leslie nel Fifeshire. |
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| | 1928 || Introdotti i primi modelli in celluloide (o 1926?) | | | 1928 || Introdotti i primi modelli in celluloide (o 1926?) |
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| * http://en.wikipedia.org/wiki/De_La_Rue Pagina sulla [[De La Rue]] su [http://en.wikipedia.org Wikipedia] | | * http://en.wikipedia.org/wiki/De_La_Rue Pagina sulla [[De La Rue]] su [http://en.wikipedia.org Wikipedia] |
| * http://www.vintagepens.com/Onoto.shtml Breve articolo sulle penne [[Onoto]] | | * http://www.vintagepens.com/Onoto.shtml Breve articolo sulle penne [[Onoto]] |
− | * http://www.onoto.com Sito ufficiale dell'azienda rifondata nel 2004, con varie informazioni storiche | + | * http://www.onoto.com/history.asp Sito ufficiale dell'azienda rifondata nel 2004, con varie informazioni storiche |
| * http://www.penmuseum.co.uk/master%203.htm Articolo sulla riparazione delle [[Onoto]] | | * http://www.penmuseum.co.uk/master%203.htm Articolo sulla riparazione delle [[Onoto]] |
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| ==Note== | | ==Note== |
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