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Creata pagina con 'thumb|left|A [[Williamson 1939 advertising]]'
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The company, also known as ''WmSon'' was based in Janesville not far from the [[Parker]] plants, and at the end of the 1800 was known for its production of good quality gold nibs, mother of pearl dip pens and hard rubber fountain pens. Even the ties between the ''Williamson Pen Co.'' and [[Parker]], apart from the neighborhood, are not very clear, if not for the fact that ''Edgar E. Nelthorpe'' left [[Williamson]] for the latter in 1900. It seems that some patents have been used jointly by the two companies.  
 
The company, also known as ''WmSon'' was based in Janesville not far from the [[Parker]] plants, and at the end of the 1800 was known for its production of good quality gold nibs, mother of pearl dip pens and hard rubber fountain pens. Even the ties between the ''Williamson Pen Co.'' and [[Parker]], apart from the neighborhood, are not very clear, if not for the fact that ''Edgar E. Nelthorpe'' left [[Williamson]] for the latter in 1900. It seems that some patents have been used jointly by the two companies.  
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[[Image:1939-08-Williamson.jpg|thumb|left|Una pubblicità [[Williamson]] del 1939]]
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[[Image:1939-08-Williamson.jpg|thumb|left|A [[Williamson]] 1939 advertising]]
    
La storia della ''Williamson-Torino'' origina invece intorno al 1906,<ref>data indicativa, riferita ad un volantino di quell'anno che riporta ''Riccardo Amisani'' come rappresentante generale per l'Italia e colonie.</ref>  quando ''Riccardo Amisani'' iniziò ad importare le penna dell'azienda americana e a distribuirle in Italia. In quel periodo infatti non esistevano ancora produttori italiani in grado di rivaleggiare ad armi pari con i produttori americani o inglesi. Le penne erano comunque di buona qualità ed ottennero un discreto successo, che spinse Amisani ad iniziare una produzione locale di parti di ricambio.  
 
La storia della ''Williamson-Torino'' origina invece intorno al 1906,<ref>data indicativa, riferita ad un volantino di quell'anno che riporta ''Riccardo Amisani'' come rappresentante generale per l'Italia e colonie.</ref>  quando ''Riccardo Amisani'' iniziò ad importare le penna dell'azienda americana e a distribuirle in Italia. In quel periodo infatti non esistevano ancora produttori italiani in grado di rivaleggiare ad armi pari con i produttori americani o inglesi. Le penne erano comunque di buona qualità ed ottennero un discreto successo, che spinse Amisani ad iniziare una produzione locale di parti di ricambio.