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| Una terza possibile classificazione, ancora meno uniforme in quanto alla terminologia utilizzata, e che spesso non ha alcun riferimento ufficiale nella produzione delle varie aziende è quella relativa alla maggiore o minore flessibilità del pennino, una classificazione che inoltre tende a perdersi con la produzione moderna, dominata da pennini rigidi. Uno dei problemi delle stilografiche infatti (considerato uno svantaggio nei confronti della sfera, e quando risolto usato come fattore di promozione per le proprie penne) è quello che una pressione eccessiva sul pennino può nuocere allo stesso, cosa che rende abbastanza difficoltoso il ricalco.<ref>oggi il problema non sussiste quasi più con la diffusione del digitale, ma non era banale quando le copie dovevano essere fatte a ricalco con la carta carbone.</ref> Per questo una delle poche terminologie coerenti (almeno nel mondo anglosassone) è quella dei cosiddetti pennini da contabile (''accountant''), chiamati spesso anche ''[[Manifold]]'', molto rigidi e duri, utilizzabili per questo anche per lavori contabili dove le copie a carta carbone erano la norma. | | Una terza possibile classificazione, ancora meno uniforme in quanto alla terminologia utilizzata, e che spesso non ha alcun riferimento ufficiale nella produzione delle varie aziende è quella relativa alla maggiore o minore flessibilità del pennino, una classificazione che inoltre tende a perdersi con la produzione moderna, dominata da pennini rigidi. Uno dei problemi delle stilografiche infatti (considerato uno svantaggio nei confronti della sfera, e quando risolto usato come fattore di promozione per le proprie penne) è quello che una pressione eccessiva sul pennino può nuocere allo stesso, cosa che rende abbastanza difficoltoso il ricalco.<ref>oggi il problema non sussiste quasi più con la diffusione del digitale, ma non era banale quando le copie dovevano essere fatte a ricalco con la carta carbone.</ref> Per questo una delle poche terminologie coerenti (almeno nel mondo anglosassone) è quella dei cosiddetti pennini da contabile (''accountant''), chiamati spesso anche ''[[Manifold]]'', molto rigidi e duri, utilizzabili per questo anche per lavori contabili dove le copie a carta carbone erano la norma. |
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− | Non esistendo riguardo la flessibilità una terminologia ufficiale, (anche se alcune marche, come la [[Eversharp]] marcavano esplicitamente alcuni fra i propri pennini flessibili con la scritta ''Flexible'') quella adottata nasce dalle convenzioni stabilite dai collezionisti, ed ha quindi anche un ampio margine di aleatorietà.<ref>si farà riferimento alle definizioni di Davis Nishimura, come riportate in [http://www.paperpenalia.com/flex1.html questo articolo] pur non seguendolo completamente.</ref> Quella che adottata, in maniera del tutto arbitraria, è la seguente: | + | Non esistendo riguardo la flessibilità una terminologia ufficiale, (anche se alcune marche, come la [[Eversharp]] marcavano esplicitamente alcuni fra i propri pennini flessibili con la scritta ''Flexible'') quella adottata nasce dalle convenzioni stabilite dai collezionisti, ed ha quindi anche un ampio margine di aleatorietà. Quella che è stata adottata, in maniera del tutto arbitraria, è la seguente: <ref>si è fatto riferimento alle definizioni di Davis Nishimura, come riportate in [http://www.paperpenalia.com/flex1.html questo articolo] pur non seguendole completamente.</ref> |
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| * '''molleggiato''' pennino che risponde alla pressione, ma senza creare una significativa variazione del tratto, molti pennini moderni dichiarati ''flessibili'' rientrano in questa categoria. | | * '''molleggiato''' pennino che risponde alla pressione, ma senza creare una significativa variazione del tratto, molti pennini moderni dichiarati ''flessibili'' rientrano in questa categoria. |
− | * '''demi-flex''' (''semiflessibile'') pennino che risponde alla pressione con una significativa variazione del tratto, ma che usato normalmente non presenta variazioni significative. | + | * '''demi-flex''' (''semi-flessibile'') pennino che risponde alla pressione con una significativa variazione del tratto, ma che usato normalmente non presenta variazioni significative. |
| * '''flexible''' (''flessibile'') pennino che produce una variazione di tratto anche nella normale scrittura, in risposta alle piccole variazioni di pressione in essa esercitate. | | * '''flexible''' (''flessibile'') pennino che produce una variazione di tratto anche nella normale scrittura, in risposta alle piccole variazioni di pressione in essa esercitate. |
− | * '''[[wet noodle]]''' (''superflessibile'') pennino estremamente flessibile, che deve essere usato con cura anche nella normale scrittura, portando a variazioni di tratto molto accentuate alla minima pressione. | + | * '''[[wet noodle]]''' (''super-flessibile'') pennino estremamente flessibile, che deve essere usato con cura anche nella normale scrittura, portando a variazioni di tratto molto accentuate alla minima pressione. |
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| Infine essendo un elemento essenziale della stilografica, il pennino ha conosciuto alcune variazioni costruttive da parte delle aziende. Inizialmente si è avuta una differenziazione portata avanti principalmente nei materiali costruttivi del corpo e della punta, ma fino agli anni '30 è sempre rimasto praticamente identico nelle forme e nelle funzioni. La prima significativa diversificazione è stata quella introdotta dalla [[Eversharp]] nel 1932, con il pennino a flessibilità variabile [[Adjustable Point]] dotato di una ghiera scorrevole. Ma i cambiamenti più significativi sono iniziati nel 1941, con l'uscita ufficiale sul mercato della [[Parker 51]], che segnò il debutto del [[pennino carenato]]. Da allora si ebbero evoluzioni come il [[pennino conico]] della [[Triumph]], le varie versioni di [[pennino alato]], o il particolare [[inlaid nib]] introdotto con la [[PFM]]. | | Infine essendo un elemento essenziale della stilografica, il pennino ha conosciuto alcune variazioni costruttive da parte delle aziende. Inizialmente si è avuta una differenziazione portata avanti principalmente nei materiali costruttivi del corpo e della punta, ma fino agli anni '30 è sempre rimasto praticamente identico nelle forme e nelle funzioni. La prima significativa diversificazione è stata quella introdotta dalla [[Eversharp]] nel 1932, con il pennino a flessibilità variabile [[Adjustable Point]] dotato di una ghiera scorrevole. Ma i cambiamenti più significativi sono iniziati nel 1941, con l'uscita ufficiale sul mercato della [[Parker 51]], che segnò il debutto del [[pennino carenato]]. Da allora si ebbero evoluzioni come il [[pennino conico]] della [[Triumph]], le varie versioni di [[pennino alato]], o il particolare [[inlaid nib]] introdotto con la [[PFM]]. |