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La [[Osmia]] è stata fondata nel 1919, mentre le attività delle [[Faber-Castell]] risalgono addirittura al XVIII secolo. La [[Osmia]] nacque come produttore di stilografiche, mentre [[Faber-Castell]] è ancor oggi nota principalmente per la sua attività di produttore di matite, svolta ininterrottamente dalle sue origini. Dal 1935 la [[Osmia]] diventò sostanzialmente una divisione della [[Faber-Castell]], anche se il marchio sopravvisse a lungo anche alla acquisizione definitiva del 1951.  
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La [[Osmia]] è stata fondata nel 1919 da Hermann Böhler, ed è stata a lungo uno dei principali produttori tedeschi di penne stilografiche, tanto da essere stata per un breve periodo la sussidiaria della [[Parker]] per la produzione europea. Dal 1935 diventò sostanzialmente una divisione della [[Faber-Castell]], che ne iniziò l'acquisizione terminata nel 1951.  
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La [[Osmia]] è stata a lungo uno dei principali produttori tedeschi di penne stilografiche, e per il prestigio del marchio, conquistato dall'[[Osmia]] grazie all'assoluta qualità delle sue penne, esso venne mantenuto a lungo anche dopo la completa acquisizione di quest'ultima da parte della [[Faber-Castell]]. Esso scomparve soltato agli inizi degli anni '60, quando la crisi derivata dal successo della penna a sfera spinse la [[Faber-Castell]] a produrre modelli più economici. La produzione di stilografiche cessò definitivamente nel 1975 quando la [[Faber-Castell]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, eliminò questo settore per concentrarsi sulle sue altre attività produttive.
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Ma per suo prestigio, conquistato dall'[[Osmia]] grazie alla qualità delle sue penne, il marchio venne mantenuto a lungo anche dopo la completa acquisizione da parte della [[Faber-Castell]]. Esso scomparve soltanto agli inizi degli anni '60, quando la crisi derivata dal successo della penna a sfera spinse la [[Faber-Castell]] a produrre modelli più economici. {{BrandData|Founder=Hermann Böhler|Place=Dossenheim|Date=1919|Country=DE|Fullname=Böhler und Cie}}{{Infobox_Marca|Osmia}}
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== Storia == <!--T:3-->
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== Storia ==
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La [[Osmia]] venne fondata da Hermann Böhler nel [[1919]], con il nome di ''Böhler und Cie'', a Dossenheim, nei dintorni di Heidelberg. Böhler, come molti suoi altri colleghi che fecero una scelta simile, uscì dalla [[Kaweco]] per creare una azienda propria insieme al fratello Georg, sfruttando le competenze ottenute nella sua attività alla [[Kaweco]] negli anni in cui questa aveva acquisito la [[A. Morton & Co.]], per realizzare in proprio una produzione di pennini in oro.
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Le origini della [[Faber-Castell]] sono fatte risalire al 1761 secolo quando ''Kaspar Faber'' iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm, che dette vita alla ''A. W. Faber'', e passò poi al figlio di questi. Il vero artefiche del successo fu però il nipote ''Lothar von Faber'' che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, restata invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio ''A. W. Faber''.
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La produzione iniziale della [[Osmia]] era costituita principalmente da matite meccaniche e stilografiche in ebanite con caricamento [[safety]]. Il marchio della [[Osmia]] era costituito da un rombo collocato all'interno di un cerchio. La prima versione del marchio era costituita da una croce greca convessa, ma è stato riportato<ref>[http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c45f3e9adbdca24ea62226e4eabdbc10&showtopic=15065 Un messaggio di FPN] con il riassunto di una intervista a Gregor Miltner, impiegato nell'azienda dalla nascita, ed anche presidente negli ultimi anni.</ref> che data la somiglianza con il proprio marchio la [[Montblanc]] intentò causa richiedendo un risarcimento elevatissimo e la distruzione completa di tutta la produzione. La cosa avrebbe distrutto l'azienda, ma la causa si risolse con un accordo e Böhler dovette modificare il simbolo trasformando la croce in un rombo.  
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Alla metà del 1800 la [[Faber-Castell]] era già una grande azienda internazionale, diretta da ''Lothar von Faber'' con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigire la filiale americana della ditta, sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel 1878 fondò una sua società personale, che nel 1885 diventò una società in accomandita familiare, la ''Johan Faber A. G.''.
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[[Image:Osmia-Instruction2.jpg|left|thumb|Foglietto di istruzioni di una [[Osmia]] [[Faber-Castell]] ]]
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Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento [[safety]] e a [[pulsante di fondo]], vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome ''Johan Faber'', riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con [[caricamento a stantuffo]] con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio.
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Il nome dell'azienda, [[Osmia]], derivava dalla particolare lega metallica, denominata ''Osmiumalloy'' per la quale i fratelli Böhler avevano ottenuto l'uso di un brevetto dalla ditta ''Heraeus'' di Hanau,<ref>secondo quanto riportato in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c45f3e9adbdca24ea62226e4eabdbc10&showtopic=20363 questo messaggio] su FPN, dove si possono trovare maggiori dettagli riguardo l'argomento dei pennini [[Osmia]].</ref> che veniva usata al posto dell'iridio per le punte dei pennino. La lega, pur essendo molto più costosa, era di una qualità nettamente superiore all'iridio naturale allora disponibile in Germania (che conteneva parecchie impurità che ne favorivano l'usura), e consentì all'azienda di fornire una garanzia a vita sulle sue penne.
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Il ramo principale dell'azienda restò in mano a ''Lothar Faber'' fino alla sua morte, in seguito gli subentrò la moglie e nel 1898 il conte ''Alexander zu Castell'', cha aveva sposato sua nipote. Questi ribattezzò la società con il nome con cui è tutt'ora nota, trasformandola nella ''A. W. Faber-Castell''. La produzione però restò concentrata sulle matite, e la prima penna, una [[safety]] in ebanite, viene fatta risalire al 1908. La penna recava la dicitura ''A. W. Faber-Castell'' e viste le similiarità tecniche del meccanismo di caricamento, è molto probabile che fosse stata prodotta dalla [[Kaweco]] su commissione.
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La [[Osmia]] ebbe un grosso successo iniziale, diventando in breve il secondo produttore di penne del paese, tanto che venne creata appositamente una fabbrica di pennini. Verso la fine degli anni '20 però le vendite avevano subito un rallentamento ed i margini erano scarsi, per cui l'azienda si ritrovò in difficoltà finanziarie. E' in questo periodo che la [[Parker]], che stava cercando di espandersi in Europa, iniziò ad interessarsi alla [[Osmia]] che acquisì (o con la quale assunse una compartecipazione, le fonti non sono chiare) nel [[1928]]. In questo periodo l'azienda produsse le [[Duofold]] per il mercato europeo, riconoscibili per la stampigliatura ''Parker - Osmia A. G. Heidelberg''.
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Alla morte di ''Alexander Castell'' nel 1929 l'azienda divenne una società in accomandita familiare. Il figlio Roland realizzò fra il 1931 ed il 1932 la riunificazione fra la ''A. W. Faber-Castell'' e la ''Johan Faber A. G.'' dando vita alla [[Faber-Castell]] di oggi. Nel 1935 la [[Faber-Castell]] iniziò ad acquistare le azioni della ''Osmia A. G.'', all'epoca uno dei principali produttori tedeschi, assumendone il controllo per poter avere un forte punto di appoggio nell'industria della produzione di stilografiche.
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Nello stesso periodo continuò la produzione a marchio [[Osmia]], con penne [[rientranti]] in ebanite rosso/nera, penne a levetta e matite meccaniche, per le quali restava anche il logo originale sul cappuccio. Intorno al [[1930]] la [[Parker]] si ritirò dato che le vendite della [[Duofold]] non avevano avuto un grande successo a causa del prezzo troppo elevato per il mercato tedesco e del pennino troppo rigido. L'azienda venne posta in liquidazione e nel 1932 il marchio e gli assetti proprietari venno rilevati dalla ''"Osmia Füllhalter-Fabrik G. m. b. H."'',<ref>come si può ricavare da quanto riportato in [[:File:1932-Papierhandler-Osmia-Liquidation.jpg|questa notizia]].</ref> sotto la direzione dei fratelli Böhler. Venne lanciata una nuova linea, la [[Osmia Supra]], simile alle [[Duofold]], con un caricamento a [[pulsante di fondo]] perfezionato, ed il logo in ottone smaltato sulla cima del cappuccio.  
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La [[Osmia]] era stata fondata da Hermann Böhler nel 1919, con il nome di ''Böhler und Cie'', a Dossenheim, nei dintorni di Heidelberg. Böhler, come molti suoi altri colleghi che fecero una scelta simile, uscì dalla [[Kaweco]] per creare una azienda propria insieme al fratello Georg, sfruttando le competenze ottenute nella sua attività alla [[Kaweco]] negli anni in cui questa aveva acquisito la [[Morton]], per realizzare in proprio una produzione di pennini in oro.  
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Nel [[1932]], dovendo affrontare le difficoltà finanziarie per la restituzione degli investimenti alla [[Parker]] la fabbrica di pennini venne venduta alla [[Degussa]]. Nel [[1933]] venne modificata la forma delle penne per seguire lo stile ''[[streamlined]]'' assunto anche dalle [[Duofold]] di quell'epoca. Vennero lanciati anche altri modelli: la linea [[Luxus]], con forma a siluro e [[caricamento a stantuffo]], la [[Osmia Progress]], con un caricamento a membrana simile a quello della [[Vacumatic]]. Nonostante i guai finanziari dovuti alla fine della collaborazione con la [[Parker]], la [[Osmia]] ottenne comunque un buon successo.
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La produzione iniziale della [[Osmia]] era costituita principalmente da matite meccaniche e stilografiche in ebanite con caricamento [[safety]]. Il marchio della [[Osmia]] è costituito da un rombo collocato all'interno di un cerchio. E' stato riportato<ref>[http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c45f3e9adbdca24ea62226e4eabdbc10&showtopic=15065 Un messaggio di FPN] con il riassunto di una intervista a Gregor Miltner, impiegato nell'azienda dalla nascita, ed anche presidente negli ultimi anni.</ref> che la prima versione del marchio era costituita da una croce greca convessa; data la somiglianza con il proprio marchio la [[Montblanc]] intentò causa richiedendo un risarcimento elevatissimo e la distruzione completa di tutta la produzione. La cosa avrebbe distrutto l'azienda, ma la causa si risolse con un accordo e Böhler dovette modificare il simbolo trasformando la croce in un rombo.  
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Dal [[1935]] l'azienda venne progressivamente acquisita dalla [[Faber-Castell]], anche se la vendita definitiva di tutti gli assetti proprietari venne effettuata solo nel [[1951]]. Le stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono comunque a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Nel [[1938]] Hermann Böhler si dimise dalla [[Osmia]] per fondare a Dossenheim [[Böhler|un'altra società intitolata a suo nome]] che produceva stilografiche e matite automatiche.  
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Il nome dell'azienda, [[Osmia]], derivava dalla particolare lega metallica, denominata ''Osmiumalloy'' per la quale i fratelli Böhler avevano ottenuto l'uso di un brevetto dalla ditta ''Heraeus'' di Hanau,<ref>[http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c45f3e9adbdca24ea62226e4eabdbc10&showtopic=20363 Un messaggio di FPN] con maggiori dettagli riguardo l'argomento dei pennini [[Osmia]].</ref> che veniva usata al posto dell'iridio per le punte dei pennino. La lega, pur essendo molto più costosa, era di una qualità nettamente superiore all'iridio naturale allora disponibile in Germania (che conteneva parecchie impurità che ne favorivano l'usura), e consentì all'azienda di fornire una garanzia a vita sulle use penne.
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La gran parte della produzione delle stilografiche commercializzate dalla [[Faber-Castell]] avvenne comunque a marchio [[Osmia]]: nel [[1935]] vennero introdotti vari modelli con diversi sistemi di caricamento. Con [[caricamento a stantuffo]] vennero prodotte la [[Osmia Supra Luxus|Supra Luxus]] in celluloide nera cesellata e nelle misure 42, 44 e 46, la [[Osmia Supra|Supra]] nei colori nero o blu o argento o oro, con una sezione trasparente a strisce incrociate nere e nelle misure 72, 74, 76, 78A, la [[Osmia Brilliant|Osmia]] simile alla [[Osmia Supra|Supra]] ma soltanto nera e nelle misure 62, 64, 66 e la [[Osmia Brilliant]], nera, nelle misure 54, 55, 56.  
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La [[Osmia]] ebbe un grosso successo iniziale, diventando in breve il secondo produttore di penne del paese, tanto che venne creata appositamente una fabbirca di pennini. Verso la fine degli anni '20 però le vendite avevano subito un rallentamento, ed i margini erano scarsi, per cui l'azienda si ritrovò in difficoltà finanziarie. E' in questo periodo che la [[Parker]], che stava cercando di espandersi in Europa, iniziò ad interessarsi alla [[Osmia]] che acquisì (o con la quale assunse una compartecipazione, le fonti non sono chiare) nel 1928. In questo periodo l'azienda produsse le [[Duofold]] per il mercato europeo, riconoscibile per la dicitura ''Parker - Osmia A. G. Heidelberg''.
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[[File:Osmia-Supra-Progress-194-Posted.jpg|thumb|left|Una [[Supra Progress]] 194 nera]]
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Con caricamento a membrana vennero realizzate la [[Supra Progress]] con colori a tinta unita (nero, verde, rosso, grigio, blu, argento e oro) e nelle misure 192, 193, 194, 196, e la [[Osmia Progress]] nelle misure 92, 93, 94, 96. Infine con caricamento a [[pulsante di fondo]] venne prodotta la [[Osmia Brilliant]] nei coloro nero, oro, rosso e verde e nelle misure 232, 126, 127 e 128.
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[[Image:Osmia-Instruction.jpg|thumb|left|Foglietto di istruzioni di una Osmia]]
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Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal [[1946]], riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo [[caricamento a stantuffo]] e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo [[Osmia]]) di ''A. W. Faber-Castell''.
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Nello stesso periodo continuò la produzione a marchio [[Osmia]], con penne [[safety]] in ebanite rosso/nera, penne a levevetta e matite meccaniche, per le quali restava anche il logo originale sul cappuccio. Intorno al 1930 la [[Parker]] si ritirò, dato che le vendite della [[Duofold]] non avevano avuto un grande successo a causa del prezzo troppo elevato per il mercato tedesco, e del pennino troppo rigido. L'attività proseguì (o venne ceduta) alla ''Osmia Gmbh'', di nuovo sotto la direzione dei fratelli Böhler. Venne lanciata una nuova linea, la [[Osmia Supra]], simile alle [[Duofold]], con un caricamento a [[pulsante di fondo]] perfezionato, ed il logo in ottone smaltato sulla cima del cappuccio.  
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Negli anni '50 la [[Osmia]] introdusse una serie di nuovi modelli, come la [[Osmia Supra|Supra 880]], in tre misure (2, 3 e 4) di colore nero con vera sul cappuccio e indicatore del livello di inchiostro, la [[Osmia Supra|Supra 666]] in quattro misure (1, 2, 3 e 4), di colori nero, grigio perla e rosso perla, con vere sul cappuccio e pennini in oro e acciaio, la [[Osmia 74D]] in plastica nera intagliata, progettata per eseguire copie carbone e la [[Osmia 52]], per il mercato studentesco.
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Nel 1932, dovendo affrontare le difficoltà finanziarie per la restituzione degli investimenti alla [[Parker]] la fabbrica di pennini venne venduta alla [[Degussa]]. Nel 1933 venne modificata la forma delle penne per seguire lo stile ''[[streamlined]]'' assunto anche dalle [[Duofold]] di quell'epoca. Vennero lanciati anche altri modelli: la linea [[Luxus]], con forma a siluro e [[caricamento a stantuffo]], la [[Osmia Progress]], con un caricamento a membrana simile a quello della [[Vacumatic]]. Nonostante i guai finanziari dovuti alla fine della collaborazione con la [[Parker]] la [[Osmia]] ottenne comunque un buon successo.
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A partire dal [[1955]] vennero introdotti due modelli più affusolati, i più prestigiosi, che miravano a competere con le [[Montblanc]] [[Montblanc 14x|146]] e [[Montblanc 14x|149]], erano il [[Osmia 446 e 448|446]] ed il [[Osmia 446 e 448|448]], con tre vere ed il marchio inciso sul cappuccio, pennino oro bicolore e fermaglio diritto. A queste seguivano i modelli di fascia media [[Osmia 88x|882]], [[Osmia 88x|883]] e [[Osmia 88x|884]], in colore nero o verde rigato, una vera larga sul cappuccio e clip a becco.  
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Dal 1935 l'azienda venne progressivamente acquisita dalla [[Faber-Castell]], anche se la vendita definitiva di tutti gli assetti proprietari venne effettuata solo nel 1951. Le stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono comunque a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Nel 1938 Hermann Böhler si dimise dalla [[Osmia]] per fondare a Dossenheim un'altra società che produceva stilografiche e matite automatiche.  
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All'inizio degli anni '60 il marchio [[Osmia]] non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente ''A. W. Faber-Castell'', dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata [[Faber-Castell 66|66]], aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati [[Faber-Castell Progress]] e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciao, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da ''Vest Tank'') un serbatoio di riserva usabile tramite una valvola.  
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Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la [[Faber-Castell]] produsse direttamente anche qualche modello, nel 1936 produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale.  
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Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità,  le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel [[1975]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, la [[Faber-Castell]] eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura.
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[[Image:Osmia-Instruction2.jpg|thumb|Foglietto di istruzioni di una Osmia Faber-Castell]]
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All'inizio degli anni '60 la [[Faber-Castell]] cessò di utilizzare il marchio [[Osmia]], passando ad una produzione marcata soltanto a suo nome, con modelli di scarso interesse e destinati principalmente al mercato scolastico, con una drastica riduzione delle vendite, accentuata ancor più dall'aver cancellato dal mercato un marchio prestigioso.
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La gran parte della produzione delle stilografiche commercializzate dalla [[Faber-Castell]] avvenne però a marchio [[Osmia]]: nel 1935 vennero introdotti vari modelli con diversi sistemi di caricamento. Con [[caricamento a stantuffo]] vennero prodotte la [[Supra|Supra Luxus]] in celluloide nera cesellata e nelle misure 42, 44 e 46, la [[Supra]] nei colori nero o blu o argento o oro, con una sezione trasparente a strisce incrociate nere e nelle misure 72, 74, 76, 78a, la [[Osmia Brilliant|Osmia]] simile alla [[Supra]] ma soltanto nera e nelle misure 62, 64, 66 e la [[Osmia Brilliant]], nera, nelle misure 54, 55, 56.
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{{CronoMarca|Osmia}}
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Con caricamento a membrana vennero realizzate la [[Supra Progress]] con colori a tinta unita (nero, verde, rosso, grigio, blu, argento e oro) e nelle misure 192, 193, 194, 196, e la [[Progress]] nelle musure 92, 93, 94, 96. Infine con caricamento a [[pulsante di fondo]] venne prodotta la [[Brilliant]] nei coloro nero, oro, rosso e verde e nelle misure 232, 126, 127 e 128.
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==Riferimenti esterni== <!--T:32-->
 
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* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c45f3e9adbdca24ea62226e4eabdbc10&showtopic=14741] Un articolo di FPN sulla storia del fiduciario europeo di [[Parker]] nelle relazioni con [[Osmia]]
Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonstante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal 1946, riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo [[caricamento a stantuffo]] e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo [[Osmia]]) di ''A. W. Faber-Castell''.
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* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php/topic/288564-osmia-882-supra-question/] Una interessante discussione con vari dati storici
 
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==Note==  
Dal 1949 la [[Faber-Castell]] iniziò anche la produzione di penne a sfera, e nel 1950 introdusse direttamente anche un suo modello a forma di siluro, denominato [[Gentleman]], nei colori nero o grigio perla e argento. La penna aveva caratteristiche rivoluzionare, una clip a forma di farfalla ed un particolare [[caricamento a stantuffo]] che conteneva parte del meccanismo nella manopola stessa, consentendo una maggiore dimensione del serbatoio, ma soprattutto era realizzata con un corpo trasparente coperto da un cilindro di plastica opaca sul quale erano praticate una serie regolare di incisioni che svolgevano allo stesso tempo il ruolo di facilitare l'impugnatura della penna e di consentire la visualizzazione del livello di inchiostro.
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Negli anni '50 la [[Osmia]] introdusse una serie di nuovi modelli, come la [[Supra 880]], in tre misure (2, 3 e 4) di colore nero con vera sul cappuccio e indicatore del livello di inchiostro, la [[Supra 666]] in quattro misure (1, 2, 3 e 4), di colori nero, grigio perla e rosso perla, con vere sul cappuccio e pennini in oro e acciaio, la [[Osmia 744]] in plastica nera intagliata, progettata per eseguire copie carbone e la [[Osmia 52]], per il mercato studentesco.
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A partire dal 1955 vennero introdotti due modelli più affusolati, i più prestigiosi, che miravano a competere con le [[Montblanc]] [[Montblanc - Serie 14x|146]] e [[Montblanc - Serie 14x|149]], erano il [[Osmia 446 e 448|446]] ed il [[Osmia 446 e 448|448]], con tre vere ed il marchio inciso sul cappuccio, pennino oro bicolore e fermaglio diritto. A queste seguivano i modelli di fascia media [[Osmia 88x|882]], [[Osmia 88x|883]] e [[Osmia 88x|884]], in colore nero o verde rigato, una vera larga sul cappuccio e clip a becco.
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All'inizio degli anni '60 il marchio [[Osmia]] non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente ''A. W. Faber-Castell'', dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata [[Faber-Castell 66|66]], aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati [[Faber-Castell Progress]] e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciao, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da ''Vest Tank'') un serbatoio di riserva usabile tramite una volvola.
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Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità,  le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel 1975, nel corso di una ristrutturazione aziendale, la [[Faber-Castell]] eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura.
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{{CronoMarche}}
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| 1761 || Nascita della [[Faber-Castell]]
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| 1878 || Nascita della ''Johan Faber A. G.''
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| 1898 || ''Alexander Castell'' trasforma la ''A. W. Faber'' nella ''A. W. [[Faber-Castell]]''
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| 1919 || Nascita della [[Osmia]] come ''Böhler und Cie''
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| 1928 || La [[Parker]] acquisisce la [[Osmia]] per la produzione in Europa
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| 1930 || La [[Parker]] rivende la [[Osmia]] che diventa la ''Osmia Gmbh''.
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| 1931/32 || Riunificate la ''A. W. Faber-Castell'' e la ''Johan Faber A. G.''
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| 1935 || La [[Faber-Castell]] acquisisce la [[Osmia]]
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| 1935 || La [[Osmia]] introduce i modelli [[Supra|Supra Luxus]], [[Supra]], [[Osmia Brilliant|Osmia]], [[Osmia Brilliant]] [[caricamento a stantuffo|a stantuffo]]
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| 1935 || La [[Osmia]] introduce i modelli [[Supra Progress]] e [[Progress]] a membrana e [[Brilliant]] a [[pulsante di fondo]]
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| 1950 || La [[Faber-Castell]] introduce il modello [[Gentleman]]
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| 1951 || La [[Faber-Castell]] incorpora ufficialmente la [[Osmia]]
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| 1975 || La [[Faber-Castell]] cessa la produzione di stilografiche
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{{LegendaModelli}}
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| [[Supra]] || 1935 ||
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==Note==
   
<references/>
 
<references/>
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==Riferimenti esterni==
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{{CategorizeBrand|Germania}}
* [http://www.faber-castell.de/docs/index.asp?id=17143&domid=1010&sp=E&addlastid=&m1=10329&m2=17138&m3=17143] La storia della [[Faber-Castell]], dal sito ufficiale
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* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=c45f3e9adbdca24ea62226e4eabdbc10&showtopic=14741] Un articolo di FPN sulla storia del fiduciario europeo di [[Parker]] nelle relazioni con [[Osmia]]