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| Alla metà degli anni '20 anche l'[[Aurora]] passò alla produzione di penne in celluloide, e nel 1925 venne alla luce la serie [[Duplex]],<ref>si trovano riferimenti a questa serie, sbagliati, come la [[Internazionale]]</ref> una penna con caricamento a levetta, proposta in quattro misure, chiara imitazione della [[Duofold]] con la testa del cappuccio in ebanite nera ed una clip a pallina. A differenza della [[Duofold]] però la clip venne realizzata, nei modelli di punta, in metallo lavorato con una raffinata incisione a sbalzo, cosa che ancor oggi rende la [[Duplex]] un vero gioiello dello stile italiano. | | Alla metà degli anni '20 anche l'[[Aurora]] passò alla produzione di penne in celluloide, e nel 1925 venne alla luce la serie [[Duplex]],<ref>si trovano riferimenti a questa serie, sbagliati, come la [[Internazionale]]</ref> una penna con caricamento a levetta, proposta in quattro misure, chiara imitazione della [[Duofold]] con la testa del cappuccio in ebanite nera ed una clip a pallina. A differenza della [[Duofold]] però la clip venne realizzata, nei modelli di punta, in metallo lavorato con una raffinata incisione a sbalzo, cosa che ancor oggi rende la [[Duplex]] un vero gioiello dello stile italiano. |
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− | Nel 1929 l'azienda venne ristrutturata sul piano industriale, in questa occasione vennero create due nuove sottomarche: la ''Olo'' su cui venne concentrata la produzione delle penne economiche di fascia bassa e la ''Asco'' dedicata alla produzione di penne per le aziende da utilizzare come oggetti regalo o di promozione pubblicitarie. | + | Nel 1929 l'azienda si ristrutturò sul piano industriale, in quella occasione vennero create due nuove sottomarche: la ''Olo'' su cui venne concentrata la produzione delle penne economiche di fascia bassa e la ''Asco'' dedicata alla produzione di penne per le aziende da utilizzare come oggetti regalo o di promozione pubblicitarie. |
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| Con il successo internazionale dello stile ''[[streamlined]]'' anche l'[[Aurora]] dette vita ad una ristilizzazione dei propri modelli che vedesse il progressivo abbandono delle forme piatte. Nel 1930 venne a tale scopo prodotta la [[Superba]], un modello con [[caricamento a levetta]], chiaramente derivato dalla [[Duplex]], ma caratterizzato da forme affusolate molto originali. La penna venne prodotta solo nei colori rosso, nero, e perla screziato, e restò in produzione per un tempo molto breve, cosa che la rende molto rara ed estremamente ricercata. | | Con il successo internazionale dello stile ''[[streamlined]]'' anche l'[[Aurora]] dette vita ad una ristilizzazione dei propri modelli che vedesse il progressivo abbandono delle forme piatte. Nel 1930 venne a tale scopo prodotta la [[Superba]], un modello con [[caricamento a levetta]], chiaramente derivato dalla [[Duplex]], ma caratterizzato da forme affusolate molto originali. La penna venne prodotta solo nei colori rosso, nero, e perla screziato, e restò in produzione per un tempo molto breve, cosa che la rende molto rara ed estremamente ricercata. |
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− | Nel 1930, un anno prima della [[Doric]],<ref>l'anno di inizio non è del tutto sicuro, Lambrou e altri riportano questa data, Jacopini il 1933 circa.</ref> venne creato il modello [[Novum]], rivoluzionario per l'epoca, prodotto in forma sia cilindrica che faccettata, ed in una gran varietà di colori. La penna era era dotata di un particolare caricamento a ''[[levetta di fondo]]'', e di uno speciale fermaglio di sicurezza, presente sui i modelli di maggiori dimensioni, che all'inserimento della penna nel taschino faceva scattare un gancetto che ancorava la clip al tessuto esterno della tasca per impedirne l'uscita accidentale, e che doveva essere sbloccato tirando in avanti la punta del fermaglio. | + | Nel 1930, un anno prima della [[Doric]],<ref>l'anno di inizio non è del tutto sicuro, Lambrou e altri riportano questa data, Jacopini il 1933 circa.</ref> venne creato il modello [[Novum]], rivoluzionario per l'epoca, prodotto in forma sia cilindrica che faccettata, ed in una gran varietà di colori. La penna era era dotata di un particolare caricamento a ''[[levetta di fondo]]'', e di uno speciale fermaglio di sicurezza, presente sui i modelli di maggiori dimensioni, che all'inserimento della penna nel taschino faceva scattare un gancetto che ancorava la clip al tessuto esterno della tasca per impedirne l'uscita accidentale, e che doveva essere sbloccato tirando in avanti la punta del fermaglio. Con diverse variazioni la penna restò sul mercato fino agli inizi degli anni '40. |
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| [[Image:Penne-Aurora-1920.jpg|thumb|Pubblicità [[Aurora]] degli anni '20.]] | | [[Image:Penne-Aurora-1920.jpg|thumb|Pubblicità [[Aurora]] degli anni '20.]] |