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| == Storia == | | == Storia == |
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− | Nel 1902 ''Seth Sears Crocker'' fondò a Boston la ''Crocker Pen Company'', in | + | Nel 1902 ''Seth Sears Crocker'' fondò a Boston la ''Crocker Pen Company'', in quegli anni le aziende venivano quasi sempre fondate in seguito alla realizzazione di una qualche innovazione tecnica, che nel caso della [[Crocker]] era un nuovo sistema di riempimento denominato ''[[blow filler]]'' in quanto basato sulla compressione del serbatoio di gomma da effettuarsi soffiando con forza nel corpo della penna da un apposito forellino praticato sul fondo. |
− | quegli anni le aziende venivano quasi sempre fondate in seguito alla | |
− | realizzazione di una qualche innovazione tecnica, che nel caso della | |
− | [[Crocker]] era un nuovo sistema di riempimento denominato | |
− | ''[[blow filler]]'' in quanto basato sulla compressione del serbatoio di | |
− | gomma da effettuarsi soffiando con forza nel corpo della penna da un apposito | |
− | forellino praticato sul fondo. | |
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− | Le penne prodotte dalla [[Crocker]] erano di buona qualità, ed il | + | Le penne prodotte dalla [[Crocker]] erano di buona qualità, ed il sistema di caricamento funzionava, anche se era piuttosto scomodo, per questo ben presto venne sostituito dal cosiddetto ''[[hatchet filler]]'', un caricamento realizzato tramite una leva agganciata al fondello della penna, costruito in questa maniera per poter aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. ''Seth Crocker'' lasciò gli affari nel 1920, e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, ''Seth Chilton Crocker'', che spostò la sede dell'azienda da Boston a New York. |
− | sistema di caricamento funzionava, anche se era piuttosto scomodo, per questo ben | |
− | presto venne sostituito dal cosiddetto ''[[hatchet filler]]'', un caricamento realizzato | |
− | tramite una leva agganciata al fondello della penna, costruito in questa | |
− | maniera per poter aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. ''Seth Crocker'' lasciò | |
− | gli affari nel 1920, e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, | |
− | ''Seth Chilton Crocker'', che spostò la sede dell'azienda da Boston a New York. | |
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− | Nel 1923 ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne | + | Nel 1923 ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen Company''. L'anno successivo lanciò sul mercato il primo modello della nuova ditta, basato su un ingegnoso [[caricamento#caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]], evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che in sostanza è un precursore del ''touchdown'' che la [[Sheaffer]] introdurrà sul mercato solo più di 20 anni dopo. |
− | stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen | |
− | Company''. L'anno successivo lanciò sul mercato il primo modello della nuova | |
− | ditta, basato su un ingegnoso | |
− | [[caricamento#caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]], | |
− | evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che | |
− | in sostanza è un precursore del ''touchdown'' che la [[Sheaffer]] introdurrà | |
− | sul mercato solo più di 20 anni dopo. | |
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− | Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della | + | Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della [[Chilton]] è basato sulla compressione effettuata tramite lo scorrimento del fusto esterno della penna su un cilindro metallico interno che racchiude il sacchetto di inchiostro della penna. Il fusto è fornito di un foro sul fondo da tenere chiuso con un dito in fase di compressione, una volta aperto si consente l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento. |
− | [[Chilton]] è basato sulla compressione effettuata tramite lo scorrimento del | |
− | fusto esterno della penna su un cilindro metallico interno che racchiude il | |
− | sacchetto di inchiostro della penna. Il fusto è fornito di un foro sul fondo | |
− | da tenere chiuso con un dito in fase di compressione, una volta aperto si | |
− | consente l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento. | |
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| Il sistema era semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare sacchetti di gomma di dimensioni nettamente superiori rispetto a quelli dei concorrenti, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the ink''. A causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, resa necessaria dalla particolare struttura del sistema di caricamento, la forma delle penne era poco proporzionata per la corrispondente maggior lunghezza del cappuccio. | | Il sistema era semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare sacchetti di gomma di dimensioni nettamente superiori rispetto a quelli dei concorrenti, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the ink''. A causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, resa necessaria dalla particolare struttura del sistema di caricamento, la forma delle penne era poco proporzionata per la corrispondente maggior lunghezza del cappuccio. |
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| Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o fiammata, ma già a partire dal 1926 vennero introdotti dei nuovi modelli costruiti in celluloide, nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. | | Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o fiammata, ma già a partire dal 1926 vennero introdotti dei nuovi modelli costruiti in celluloide, nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. |
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− | Alla fine degli anni '20 (il momento esatto del trasferimento è incerto, | + | Alla fine degli anni '20 (il momento esatto del trasferimento è incerto, taluni lo indicano nel 1926, altri nel 1929) la [[Chilton]] trasferì gli impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i resti della [[Chilton|Crocker]]. In questo periodo vennero prodotti nuovi modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato per la compressione, ma un contro-cappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad essere più proporzionate. |
− | taluni lo indicano nel 1926, altri nel 1929) la [[Chilton]] trasferì gli | |
− | impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i | |
− | resti della [[Chilton|Crocker]]. In questo periodo vennero prodotti nuovi | |
− | modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del | |
− | sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato | |
− | per la compressione, ma un contro-cappuccio metallico azionato tramite il | |
− | fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad | |
− | essere più proporzionate. | |
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| All'inizio degli anni '30 vennero anche adottate, seguendo lo stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], delle forme affusolate. I modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni diverse vengono comunemente chiamati ''Long Island''. | | All'inizio degli anni '30 vennero anche adottate, seguendo lo stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], delle forme affusolate. I modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni diverse vengono comunemente chiamati ''Long Island''. |
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