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− | La ''Soennecken Verlag'' venne fondata nel 1875 quando ''Friederich Soennecken'' si mise in affari aprendo un un negozio di cartoleria ad [http://en.wikipedia.org/wiki/Iserlohn Iserlohn]. ''Friederich Soennecken'' aveva già fondato nel 1868 la ''Kaufmannische Verein Iserlohn'', una associazione dedicata alla corrispondenza commerciale, ed aveva sviluppato un suo stile di calligrafia. | + | La ''Soennecken Verlag'' venne fondata nel [[1875]] quando ''Friederich Soennecken'' si mise in affari aprendo un un negozio di cartoleria ad [http://en.wikipedia.org/wiki/Iserlohn Iserlohn]. ''Friederich Soennecken'' aveva già fondato nel [[1868]] la ''Kaufmannische Verein Iserlohn'', una associazione dedicata alla corrispondenza commerciale, ed aveva sviluppato un suo stile di calligrafia. |
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− | Con l'apertura del negozio egli dette vita ad una vendita di pennini, calamai e libri di esercizi di calligrafia che ebbero un gran successo fra gli studenti universitari, tanto che nel 1876 si trasferì nella città universitaria di Bonn. Grazie al successo del suo stile la società ebbe una notevole espansione e già dal 1883 venne costruita a [http://de.wikipedia.org/wiki/Poppelsdorf Poppelsdorf], al centro di Bonn, una sede di tre piani che vedeva all'opera all'incirca una quarantina di dipendenti. In questo stesso periodo l'azienda si espanse nel mercato degli strumenti da scrittura grazie ad invenzioni come il taccuino a fogli mobili e la perforatrice. La [[Soennecken]] diventò uno dei principali produttori tedeschi nel campo della cancelleria, estendo la sua produzione anche ai mobili da ufficio. | + | Con l'apertura del negozio egli dette vita ad una vendita di pennini, calamai e libri di esercizi di calligrafia che ebbero un gran successo fra gli studenti universitari, tanto che nel [[1876]] si trasferì nella città universitaria di Bonn. Grazie al successo del suo stile la società ebbe una notevole espansione e già dal [[1883]] venne costruita a [http://de.wikipedia.org/wiki/Poppelsdorf Poppelsdorf], al centro di Bonn, una sede di tre piani che vedeva all'opera all'incirca una quarantina di dipendenti. In questo stesso periodo l'azienda si espanse nel mercato degli strumenti da scrittura grazie ad invenzioni come il taccuino a fogli mobili e la perforatrice. La [[Soennecken]] diventò uno dei principali produttori tedeschi nel campo della cancelleria, estendo la sua produzione anche ai mobili da ufficio. |
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− | L'inizio della produzione di penne stilografiche non è noto con precisione, si sa però che queste compaiono già in un catalogo del 1890, insieme ad oltre altri 150 prodotti di cancelleria. Si tratta di modelli in ebanite con [[caricamento a contagocce]], caratterizzati da una riga di blocco per il cappuccio. La penna era caratterizzata dalla incisione ''F. Soennecken 554'' e disponibile in quattro misure (numerate da 3 a 6) e con pennini in oro prodotti dall'azienda stessa. | + | L'inizio della produzione di penne stilografiche non è noto con precisione, si sa però che queste compaiono già in un catalogo del [[1890]], insieme ad oltre altri 150 prodotti di cancelleria. Si tratta di modelli in ebanite con [[caricamento a contagocce]], caratterizzati da una riga di blocco per il cappuccio. La penna era caratterizzata dalla incisione ''F. Soennecken 554'' e disponibile in quattro misure (numerate da 3 a 6) e con pennini in oro prodotti dall'azienda stessa. |
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− | La prima stilografica con caricamento [[safety]] venne realizzata nel 1905, questa adottava un accorgimento simile a quello adottato dalla [[Kaweco]] con una protuberanza sul fondo del cappuccio che consentiva, inserendo questo sul fondello della penna, di facilitare la rotazione (ed il conseguente rientro del meccanismo) tramite una corrispondente incisione. Di queste nuove penne risultano oltre 30 diversi modelli presenti in un catalogo del 1905. | + | La prima stilografica con caricamento [[safety]] venne realizzata nel [[1905]], questa adottava un accorgimento simile a quello adottato dalla [[Kaweco]] con una protuberanza sul fondo del cappuccio che consentiva, inserendo questo sul fondello della penna, di facilitare la rotazione (ed il conseguente rientro del meccanismo) tramite una corrispondente incisione. Di queste nuove penne risultano oltre 30 diversi modelli presenti in un catalogo del 1905. |
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− | Nel 1913 venne ampliata la gamma delle stilografiche, i modelli a corpo liscio vennero identificati con numeri 8, 10, 12, 14 e 16, quelli intagliati con 810, 812, 814, 816 fino ad 820, con prezzi fra 10 e 25 marchi. Vennero anche prodotti modelli con verette placcate oro, o direttamente in oro, identificati per l'apposizione di una Z al numero della penna. Vennero realizzati anche modelli in metallo prezioso, quelli in oro erano identificati dal numero 11 preposto al numero del modello, mentre quelli in argento dal numero 10. | + | Nel [[1913]] venne ampliata la gamma delle stilografiche, i modelli a corpo liscio vennero identificati con numeri 8, 10, 12, 14 e 16, quelli intagliati con 810, 812, 814, 816 fino ad 820, con prezzi fra 10 e 25 marchi. Vennero anche prodotti modelli con verette placcate oro, o direttamente in oro, identificati per l'apposizione di una Z al numero della penna. Vennero realizzati anche modelli in metallo prezioso, quelli in oro erano identificati dal numero 11 preposto al numero del modello, mentre quelli in argento dal numero 10. |
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− | Nel 1927 vennero introdotti i primi modelli con [[caricamento a levetta]], dismesso però tre anni, nel 1930, quando venne invece introdotto un particolare caricamento a [[pulsante di fondo]], caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, su cui si operava ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne [[safety]] venne mantenuta fino al 1939. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a [[pulsante di fondo]] venne dato il nome [[Rheingold]] (''Oro del Reno''), ispirato al nome del tesoro della saga dell'''Anello del Nibelungo'' di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi. | + | Nel [[1927]] vennero introdotti i primi modelli con [[caricamento a levetta]], dismesso però tre anni, nel 1[[930]], quando venne invece introdotto un particolare caricamento a [[pulsante di fondo]], caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, su cui si operava ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne [[safety]] venne mantenuta fino al [[1939]]. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a [[pulsante di fondo]] venne dato il nome [[Rheingold]] (''Oro del Reno''), ispirato al nome del tesoro della saga dell'''Anello del Nibelungo'' di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi. |
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− | Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel 1931, spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della [[Osmia]] e dalla sua produzione di [[Duofold]] in [[celluloide]] per conto della [[Parker]], anche la [[Soennecken]] iniziò ad utilizzare questo a questo materiale. Così la serie [[Rheingold]] divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in ''Pearl and Black''. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri, ed un altro modello economico marcato con il numero 406. | + | Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel [[193]]1, spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della [[Osmia]] e dalla sua produzione di [[Duofold]] in [[celluloide]] per conto della [[Parker]], anche la [[Soennecken]] iniziò ad utilizzare questo a questo materiale. Così la serie [[Rheingold]] divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in ''Pearl and Black''. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri, ed un altro modello economico marcato con il numero 406. |
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− | Nel 1933 la serie [[Rheingold]] venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche ''Seneca'', ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel 1935 venne introdotto il modello di lusso [[Präsident]], con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio, usato poi anche sulla [[Rheingold]]. | + | Nel [[1933]] la serie [[Rheingold]] venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche ''Seneca'', ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel 1935 venne introdotto il modello di lusso [[Präsident]], con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio, usato poi anche sulla [[Rheingold]]. |
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− | Quello precedente la seconda guerra mondiale è il periodo di maggio successo dell'azienda, con una produzione che spaziava dalle stilografiche ai mobili da ufficio, coprendo tutti i campi della cancelleria. Nel 1938 i modelli erano il [[Soennecken 507|507]], [[Soennecken 510|510]] e [[Soennecken 510|510S]], con un nuovo logo costituito da un'aquila appollaiata su un pennino, all'interno di un cerchio, utilizzato anche sulla [[Präsident]], nel [[:Category:Soennecken-Catalog-1937|catalogo]] del 1937/38 compaiono anche le nuove versioni della linea [[Rheingold]] coi numeri 613 e 616. Quando con la guerra divenne impossibile l'uso dell'oro per i pennini, la [[Soennecken]] ricorse al palladio, marcandoli con la sigla ''Pargo''. Nel 1940 la produzione venne ridotta a soli quattro modelli, [[Soennecken 506|506]], [[Soennecken 507|507]], [[Soennecken 510|510]] e [[Soennecken S4|S4]]. | + | Quello precedente la seconda guerra mondiale è il periodo di maggio successo dell'azienda, con una produzione che spaziava dalle stilografiche ai mobili da ufficio, coprendo tutti i campi della cancelleria. Nel [[1938]] i modelli erano il [[Soennecken 507|507]], [[Soennecken 510|510]] e [[Soennecken 510|510S]], con un nuovo logo costituito da un'aquila appollaiata su un pennino, all'interno di un cerchio, utilizzato anche sulla [[Präsident]], nel [[:Category:Soennecken-Catalog-1937|catalogo]] del [[1937]]/38 compaiono anche le nuove versioni della linea [[Rheingold]] coi numeri 613 e 616. Quando con la guerra divenne impossibile l'uso dell'oro per i pennini, la [[Soennecken]] ricorse al palladio, marcandoli con la sigla ''Pargo''. Nel [[1940]] la produzione venne ridotta a soli quattro modelli, [[Soennecken 506|506]], [[Soennecken 507|507]], [[Soennecken 510|510]] e [[Soennecken S4|S4]]. |
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− | La guerra ebbe consegenze pesantissime sulla azienda, le fabbriche di Bonn vennero completamente distrutte dai bombardamenti, ma nel 1945 la produzione venne ripresa dal figlio e dal nipote del fondatore. Vennero prodotte due modelli della linea [[Präsident]] con pennino oro bicolore e corpo nero e ripresa la produzione dei due modelli della linea [[Rheingold]] coi numeri 613 e 616, questi vennero prodotti in celluloide nera, blu, grigia, e perlata verde, anche se sono noti altri colori meno comuni. Infine venne ripresa la produzione dei modelli [[caricamento a stantuffo]], coi numeri [[Soennecken 504|504]], [[Soennecken 506|506]], [[Soennecken 507|507]] e [[Soennecken 510|510]]. Questi, oltre al classico nero, vennero prodotti anche in perla e con una celluloide a motivi intrecciato di colore blu, rosso, grigio o verde. | + | La guerra ebbe consegenze pesantissime sulla azienda, le fabbriche di Bonn vennero completamente distrutte dai bombardamenti, ma nel [[1945]] la produzione venne ripresa dal figlio e dal nipote del fondatore. Vennero prodotte due modelli della linea [[Präsident]] con pennino oro bicolore e corpo nero e ripresa la produzione dei due modelli della linea [[Rheingold]] coi numeri 613 e 616, questi vennero prodotti in celluloide nera, blu, grigia, e perlata verde, anche se sono noti altri colori meno comuni. Infine venne ripresa la produzione dei modelli [[caricamento a stantuffo]], coi numeri [[Soennecken 504|504]], [[Soennecken 506|506]], [[Soennecken 507|507]] e [[Soennecken 510|510]]. Questi, oltre al classico nero, vennero prodotti anche in perla e con una celluloide a motivi intrecciato di colore blu, rosso, grigio o verde. |
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− | Nel 1947 venne introdotta una nuova linea di penne con [[caricamento a stantuffo]] con pennino in metallo, di forma più tozza, più larghe, con una guaina più spessa ed un cappuccio appiattito. Vennero denominate, a seconda della dimensione, coi numeri [[Soennecken 110|110]], [[Soennecken 112|112]], [[Soennecken 116|116]] e [[Soennecken 120|120]]. Inizialmente vennero prodotte in colore nero, ma in seguito vennero introdotte anche versioni in celluloide a motivi intrecciati di colore blu o grigio. | + | Nel [[1947]] venne introdotta una nuova linea di penne con [[caricamento a stantuffo]] con pennino in metallo, di forma più tozza, più larghe, con una guaina più spessa ed un cappuccio appiattito. Vennero denominate, a seconda della dimensione, coi numeri [[Soennecken 110|110]], [[Soennecken 112|112]], [[Soennecken 116|116]] e [[Soennecken 120|120]]. Inizialmente vennero prodotte in colore nero, ma in seguito vennero introdotte anche versioni in celluloide a motivi intrecciati di colore blu o grigio. |
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− | Negli anni dal 1947 al 1950 vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: ''Lady'', ''Superior'' ed ''Extra'', in dimensione crescente. La linea più economica era la [[Soennecken 444|444]], prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea [[Soennecken 333|333]] prodotta in diversi colori. La linea [[Soennecken 222|222]] era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico. | + | Negli anni dal [[1947]] al [[1950]] vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: ''Lady'', ''Superior'' ed ''Extra'', in dimensione crescente. La linea più economica era la [[Soennecken 444|444]], prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea [[Soennecken 333|333]] prodotta in diversi colori. La linea [[Soennecken 222|222]] era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico. |
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| | 1875 || Nascita della ''[[Soennecken|Soennecken Verlag]]'' a Iserlohn | | | 1875 || Nascita della ''[[Soennecken|Soennecken Verlag]]'' a Iserlohn |