Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno. | Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno. |