Modifiche

nessun oggetto della modifica
Riga 34: Riga 34:  
[[Image:Waterman-52-BCHR-Open.jpg|thumb|right|Una [[Waterman 52]] ]]
 
[[Image:Waterman-52-BCHR-Open.jpg|thumb|right|Una [[Waterman 52]] ]]
   −
L'inizio del '900 è il periodo d'oro della [[Waterman]], in cui l'azienda dominava il mercato restando costantemente ai vertici delle vendite, diventando il punto di riferimento per tutti gli altri produttori di penne stilografiche, che cercavano di farsi spazio sul mercato introducendo soluzioni innovative. Serie come le [[Waterman 5x|52]] in ebanite nera, rossa o fiammata, o le [[Waterman Standard Numbering System|452]] rivestite in argento, sono dei classici e rappresentano il vertice del mondo della stilografica di quegli anni.
+
L'inizio del '900 è il periodo d'oro della [[Waterman]], in cui l'azienda dominava il mercato restando costantemente ai vertici delle vendite, diventando il punto di riferimento per tutti gli altri produttori di penne stilografiche, che cercavano di farsi spazio sul mercato introducendo soluzioni innovative. Serie come le [[Waterman 5x|52]] in ebanite nera, rossa o fiammata, o le [[Waterman 452|452]] rivestite in argento, sono dei classici e rappresentano il vertice del mondo della stilografica di quegli anni.
    
Ma dopo questo periodo d'oro iniziale la [[Waterman]] non si è più distinta (con una eccezione) per aver contribuito negli con grandi innovazioni alla storia della stilografica. Il successo della ditta infatti è sempre stato dettato dalle caratteristiche di qualità ed affidabilità delle sue penne. Per questo approccio molto conservativo, che la portava a privilegiare la tradizione piuttosto che l'innovazione, dopo gli anni '20 la [[Waterman]] vide progressivamente erodersi le sue quote di mercato, iniziando a restare indietro rispetto alle emergenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]].
 
Ma dopo questo periodo d'oro iniziale la [[Waterman]] non si è più distinta (con una eccezione) per aver contribuito negli con grandi innovazioni alla storia della stilografica. Il successo della ditta infatti è sempre stato dettato dalle caratteristiche di qualità ed affidabilità delle sue penne. Per questo approccio molto conservativo, che la portava a privilegiare la tradizione piuttosto che l'innovazione, dopo gli anni '20 la [[Waterman]] vide progressivamente erodersi le sue quote di mercato, iniziando a restare indietro rispetto alle emergenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]].