Spoon filler
Il sistema di caricamento denominato spoon filler nel mondo anglosassone (traducibile in "a cucchiaio" da noi) deve il nome alla forma della barra con cui si va ad eseguire la compressione del serbatoio, che ricorda appunto quella di un cucchiaio. In questo caso la pressione viene esercitata sull'estremità allargata del cucchiaio, a cui si accede svitando un fondello di copertura posto sul fondo del corpo della penna. La barra è opportunamente incernierata al fondo del fusto, così che la pressione sul cucchiaio, spostando solidalmente la sezione interna della barra, fa sì che questa vada a premere sul sacchetto.
Hanno usato questo tipo di caricamento varie aziende, come la Columbus, che ne brevettò una versione nel 1929 (nº GB-334913), ma in generale esso introduce una inutile complessità meccanica ed un maggiore stress sui materiali della penna, senza fornire particolari benefici. E' stato adottato per lo più come tentativo di aggiramento dei brevetti sul caricamento a levetta, o come segno di distinzione rispetto agli altri meccanismi, dato che consente di evitare la fessura laterale per la leva, ma non ha mai riscosso un significativo successo.