Un esempio di ebanite Mottled

Viene chiamata Mottled una particolare lavorazione dell'ebanite in cui si mescolano due diverse componenti (l'ebanite rossa e l'ordinaria ebanite nera) per ottenere un materiale colorato con un effetto di marmorizzazione. La principale ragione della realizzazione dell'ebanite Mottled (si è usata la denominazione adottata dalla Waterman, mostrata anche in figura) è infatti quella decorativa. Non è noto quando il colore sia stato introdotto per la prima volta, ma questo viene citato nel 1892 in un catalogo della Waterman,[1] cosa che ne fissa un limite superiore.

Inizialmente tutte le penne venivano realizzate in ebanite nera, al più impreziosita da eventuali cesellature, dato che questo è il materiale più semplice da ottenere. L'ebanite infatti, derivando dalla gomma, ha un colore naturale nero, e viene perciò prodotta normalmente in questo colore. Con una lavorazione alternativa si può ottenere il colore rosso, usato ad esempio dalla Parker per la sua Duofold, che però è più costoso e meno resistente.

Però l'uso di un colore in tinta unita rende l'aspetto della penna meno gradevole, per cui si passò alla realizzazione di penne in cui l'ebanite dei due colori veniva opportunamente miscelata per ottenere un effetto marmorizzato. In seguito venne anche realizzata una variante di lavorazione, quella che in italiano si suole chiamare ebanite fiammata, che consentiva di ottenere una miscelazione dei colori striata che assomiglia alle venature del legno, e per questo chiamata dai collezionisti anglosassoni Woodgrain (anche se la Waterman continuava a chiamare anche questa variante, che introdusse per le sue penne nel 1923, Mottled, come nell'estratto di pubblicità precedente). In seguito vennero realizzate miscelazioni ancora più sofisticate, come per la cosiddetta ebanite Rippled, creata dalla Waterman nel 1926.

Riferimenti esterni

  • [1] un elenco di riferimenti in una presentazione sul forum

Note

  1. reperibile nell'archivio della PCA.