Differenze tra le versioni di "Faber-Castell"
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− | Benché esistano alcune produzioni indipendenti, precedenti l'acquisizione della [[Osmia]], la produzione di stilografiche di qualità della | + | Benché esistano alcune produzioni indipendenti, precedenti l'acquisizione della [[Osmia]], la produzione di stilografiche di qualità della ''Faber-Castell'' si identifica sostanzialmente con quella di quest'ultima. La produzione degli anni '60 infatti è scarsamente significativa, tanto che produzione di stilografiche cessò definitivamente nel 1975 quando la ''Faber-Castell'', nel corso di una ristrutturazione aziendale, eliminò questo settore per concentrarsi sulle sue altre attività produttive, salvo poi, con il ritorno in voga della stilografica, riprenderne la produzione in questi ultimi anni. |
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− | Le origini della | + | Le origini della ''Faber-Castell'' sono fatte risalire al [[1761]]<ref>buona parte della cronologia iniziale dell'azienda è tratta dalle informazioni storiche una volta pubblicate sul sito ufficiale, ancora raggiungibili a [https://web.archive.org/web/20070812201119/http://www.faber-castell.de:80/docs/index.asp?id=17143&domid=1010&sp=E&addlastid=&m1=10329&m2=17138&m3=17143 questo indirizzo].</ref> quando ''Kaspar Faber'' iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio ''Anton Wilhelm Faber'', che dette vita alla ''[[A. W. Faber]]'', e passò poi al figlio di questi. Il vero artefice del successo fu però il nipote ''Lothar von Faber'' che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, rimasta invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio ''[[A. W. Faber]]''. |
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− | All'inizio degli anni '60 il marchio [[Osmia]] non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente ''A. W. Faber-Castell'', dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata [[Faber-Castell 66|66]], aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati [[Faber-Castell Progress]] e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in | + | All'inizio degli anni '60 il marchio [[Osmia]] non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente ''A. W. Faber-Castell'', dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata [[Faber-Castell 66|66]], aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati [[Faber-Castell Progress]] e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciaio, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da ''Vest Tank'') un serbatoio di riserva usabile tramite una valvola. |
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− | Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità, le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel [[1975]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, la | + | Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità, le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel [[1975]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, la ''Faber-Castell'' eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura. |
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− | + | * [https://web.archive.org/web/20070812201119/http://www.faber-castell.de:80/docs/index.asp?id=17143&domid=1010&sp=E&addlastid=&m1=10329&m2=17138&m3=17143] La storia dell'azienda dal sito ufficiale (archivio) | |
− | * [http://www.faber-castell.de/docs/index.asp?id=17143&domid=1010&sp=E&addlastid=&m1=10329&m2=17138&m3=17143] La storia dell'azienda dal sito ufficiale | + | * [https://www.eberhardfaber.com/Company/heritage/history] Una storia della [[Eberhard Faber]] |
+ | * [https://fountainpendesign.wordpress.com/fountain-pen-nib-design-function/fountain-pen-nib-manufacturing-slitting-tipping/fountain-pen-nib-manufacture-faber-america/] Un articolo sulla costruzione di penne centrato sulla filiale americana della ''[[A. W. Faber]]'' e la ''[[Eberhard Faber]]'' | ||
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Versione attuale delle 14:19, 22 giu 2024
Le attività della Faber-Castell risalgono addirittura al XVIII secolo, e l'azienda è ancor oggi nota principalmente per la sua attività di produttore di matite, svolta ininterrottamente dalle sue origini. Benché la produzione di matite sia sempre stata l'attività principale dell'azienda si può inserire la Faber-Castell nell'elenco dei principali produttori tedeschi grazie alla acquisizione della Osmia avvenuta nel 1935, marchio mantenuto sulla propria produzione fino agli inizi degli anni '60, quando la crisi derivata dal successo della penna a sfera spinse la Faber-Castell a produrre modelli più economici.
Benché esistano alcune produzioni indipendenti, precedenti l'acquisizione della Osmia, la produzione di stilografiche di qualità della Faber-Castell si identifica sostanzialmente con quella di quest'ultima. La produzione degli anni '60 infatti è scarsamente significativa, tanto che produzione di stilografiche cessò definitivamente nel 1975 quando la Faber-Castell, nel corso di una ristrutturazione aziendale, eliminò questo settore per concentrarsi sulle sue altre attività produttive, salvo poi, con il ritorno in voga della stilografica, riprenderne la produzione in questi ultimi anni.
Faber-Castell |
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Pubblicità marca |
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Brevetti |
Storia
Le origini della Faber-Castell sono fatte risalire al 1761[1] quando Kaspar Faber iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm Faber, che dette vita alla A. W. Faber, e passò poi al figlio di questi. Il vero artefice del successo fu però il nipote Lothar von Faber che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, rimasta invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio A. W. Faber.
Alla metà del 1800 la futura Faber-Castell era già una grande azienda internazionale, diretta da Lothar von Faber con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigere la filiale americana della ditta, che nel 1861 fondò a Brooklin la Eberhard Faber Pencil Co. sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel 1879 fondò una sua società personale, che nel 1885 diventò una società in accomandita familiare, la Johan Faber A. G..
Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento safety e a pulsante di fondo, vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome Johan Faber, riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con caricamento a stantuffo con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio.
Il ramo principale dell'azienda restò in mano a Lothar Faber fino alla sua morte, in seguito gli subentrò la moglie e nel 1898 il conte Alexander zu Castell, cha aveva sposato sua nipote. Questi ribattezzò la società con il nome con cui è tutt'ora nota, trasformandola nella A. W. Faber-Castell. La produzione però restò concentrata sulle matite, e la prima penna, una safety in ebanite, viene fatta risalire al 1908. La penna recava la dicitura A. W. Faber-Castell e viste le similiarità tecniche del meccanismo di caricamento, è molto probabile che fosse stata prodotta dalla Kaweco su commissione.
Alla morte di Alexander Castell nel 1929 l'azienda divenne una società in accomandita familiare. Il figlio Roland realizzò fra il 1931 ed il 1932 la riunificazione fra la A. W. Faber-Castell e la Johan Faber A. G. dando vita alla Faber-Castell di oggi. Nel 1935 la Faber-Castell iniziò ad acquistare le azioni della Osmia A. G., all'epoca uno dei principali produttori tedeschi, assumendone il controllo per poter avere un forte punto di appoggio nell'industria della produzione di stilografiche.
Nonostante l'acquisizione della Osmia la Faber-Castell produsse direttamente anche qualche modello, nel 1936 produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di caricamento a stantuffo e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale.
Con l'acquisizione della Osmia le stilografiche assunsero l'iscrizione A. W. Faber-Castell Dossenheim ma continuarono anche a portare il marchio Osmia, che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal 1946, riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo caricamento a stantuffo e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo Osmia) di A. W. Faber-Castell.
Dal 1949 la Faber-Castell iniziò anche la produzione di penne a sfera, e nel 1950 introdusse direttamente anche un suo modello a forma di siluro, denominato Gentleman, nei colori nero o grigio perla e argento. La penna aveva caratteristiche rivoluzionare, una clip a forma di farfalla ed un particolare caricamento a stantuffo che conteneva parte del meccanismo nella manopola stessa, consentendo una maggiore dimensione del serbatoio, ma soprattutto era realizzata con un corpo trasparente coperto da un cilindro di plastica opaca sul quale erano praticate una serie regolare di incisioni che svolgevano allo stesso tempo il ruolo di facilitare l'impugnatura della penna e di consentire la visualizzazione del livello di inchiostro.
All'inizio degli anni '60 il marchio Osmia non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente A. W. Faber-Castell, dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata 66, aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati Faber-Castell Progress e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciaio, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da Vest Tank) un serbatoio di riserva usabile tramite una valvola.
Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità, le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel 1975, nel corso di una ristrutturazione aziendale, la Faber-Castell eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura.
Elenco modelli
La tabella seguente elenca le pagine dedicate a modelli della Faber-Castell, con una data di inizio produzione ed una di dismissione; si tenga presente comunque che in molti casi queste date, in particolare quella di dismissione, possono essere semplicemente indicative.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1761 | Kaspar Faber inizia la produzione di matite a Stein, è l'origine dell'azienda |
1839 | alla morte del padre Lothar von Faber assume la direzione della A. W. Faber |
1843 | la A. W. Faber stabilisce una sede negli Stati Uniti a New York |
1878 | Johan Faber fonda la Johan Faber A. G., che in seguito confluirà nella Faber-Castell |
1898 | Alexander Castell trasforma la precedente A. W. Faber nella A. W. Faber-Castell |
1931 | inizia la riunificazione della A. W. Faber-Castell e della Johan Faber A. G. |
1935 | la Faber-Castell inizia la acquisizione della Osmia |
1936 | l'azienda introduce un suo modello marchiato Faber-Castell |
1949 | l'azienda inizia una produzione di penne a sfera |
1950 | l'azienda introduce le Gentleman |
1951 | la Faber-Castell incorpora definitivamente la Osmia |
1955 | l'azienda introduce le Osmia_88x |
1955 | l'azienda introduce le Osmia_44x |
1975 | l'azienda cessa la produzione di stilografiche |
2010 | l'azienda acquisisce dalla Staedtler i marchi della Eberhard Faber |
Riferimenti esterni
- [1] La storia dell'azienda dal sito ufficiale (archivio)
- [2] Una storia della Eberhard Faber
- [3] Un articolo sulla costruzione di penne centrato sulla filiale americana della A. W. Faber e la Eberhard Faber
Note
- ↑ buona parte della cronologia iniziale dell'azienda è tratta dalle informazioni storiche una volta pubblicate sul sito ufficiale, ancora raggiungibili a questo indirizzo.