Tabo Trasparente
Storia
Il modello Tabo Trasparente la cui produzione inizia all'incirca alla fine degli anni '30 (indicativamente nel 1939, anche se le pubblicità finora ritrovate fanno riferimento come data più antica al 1941), è stata probabilmente il modello di maggior successo prodotto dalla Tabo, tanto che venne ampiamente pubblicizzata su molte riviste a livello nazionale. E' restata in produzione fino al periodo bellico pur subendo alcune modifiche, in particolare nella forma della clip e nelle decorazioni sul cappuccio.
Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.
Caratteristiche tecniche
La principale caratteristica tecnica di queste penne è il caricamento a depressione, chiara imitazione di quello della Vacumatic. Le penne erano inoltre realizzate con il corpo trasparente per consentire la visualizzazione del livello di inchiostro. Il cappuccio era con chiusura a vite.
Materiali
Le penne di questa serie vennero realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato in oro, ed il pennino in oro a 14 carati, oppure con finiture in metallo bianco e pennino in acciaio all'iridio (una probabile versione autarchica).
Sistema di riempimento
Questi modelli erano caratterizzati da un originale sistema di riempimento a depressione basato sugli stessi concetti di quello della Vacumatic. In questo caso però non era necessario rimuovere il fondello della penna per accedere al pulsante di pressione per il pompaggio, ma questo era eseguito attraverso il fondello stesso, che è agganciato ad un alberino avvitato sul fondo della penna. Svitando il fondello si estende l'albero stesso e poi il fondello può essere utilizzato per effettuare l'operazione di pompaggio.
Versioni
Le penne di questa serie vennero prodotte in tre diverse misure. Ci sono inoltre delle varianti che presentano diverse versioni del fermaglio, uno è quello classico a freccia della Tabo Mentis, il solo mantenuto anche nel periodo successivo. A questo si aggiunge un fermaglio sagomato piatto, adottato nelle prime versioni ed uno ricurvo con terminazione triangolare recante a rilievo la sagoma di una freccia, adottato in un secondo tempo. Ci sono poi anche varianti delle verette, con banda fra due anellini, anello singolo spesso circa un millimetro e mezzo e tre anellini sottili.
Ai modelli con il fermaglio a freccia e sagomato, erano poi associate sia delle decorazioni sul cappuccio con tre verette sottili, o con una vera grecata fra due anellini. In questo caso il corpo ed il cappuccio erano leggermente affusolati e con terminazione conica sia per il fondello che per la punta del cappuccio. La clip era inserita nel cappuccio ad incastro, che era realizzato in un pezzo singolo. Benché si ritenessero i più antichi la presenza anche in pubblicità più recenti pone in dubbio la cronologia dei cambiamenti di stile.
Seguendo la tendenza stilistica della Vacumatic vennero anche prodotte (ma sono considerate successive) versioni caratterizzate da decorazioni metalliche sulla cima del cappuccio e sul fondello, dotati di tasselli conici del tutto analoghi a quelli presenti sul famoso modello della Parker. In questo caso la clip era montata a vite sulla sommità del cappucci grazie al tassello stesso. Questi modelli presentano solo la decorazione a tre verette sottili sul cappuccio.
Negli anni '40 venne mantenuta solo la versione con fermaglio a freccia, tre verette sottili e cappuccio e fondello con tassello e decorazione metallica. Su tutti modelli era riportata sul corpo l'incisione del marchio Tabo in carattere minuscolo di dimensioni più ampie, sovrastante la dicitura TRASPARENTE in carattere maiuscolo più sottile. A fianco del marchio, rispettivamente a destra e a sinistra, venivano riportati di dati del brevetto del sistema di caricamento con le diciture brevetto e n. 375925 riportate in caratteri maiuscoli (sempre di piccola dimensione).
Le versioni più tarde di questo modello vennero realizzate usando una sola veretta sul cappuccio, sempre con la clip a freccia e la decorazione con tasselli e anelli metallici della testa del cappuccio e del fondello. Di questa versione sono stati reperiti esemplari dotati anche della clip sagomata presente nelle prime versioni della penna, le cui origini non sono note.
Colori
Le penne di questa serie vennero realizzate in diverse varietà di celluloide semitrasparente con bellissime colorazioni anellate, ma sono presenti anche versioni nere con spirali ed una grande varietà di altre colorazioni marmorizzata o a losanghe. Non è noto un preciso elenco di colori.
Pennini
Le penne di questa serie erano dotate di pennino oro a 14 carati, recanti la incisione Tabo in caratteri maiuscoli sopra la scritta Osmiridio il tutto posto sopra un rombo contenente il valore della caratura espresso in millesimi. Le versioni dotate di pennino in acciaio bianco riportano sempre la incisione Tabo sovrastante però in questo caso la scritta Iridium, in questo caso manca il rombo della caratura ed è soltanto presente un numero indicante la misura del pennino.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
grande | -- | |
media | -- | |
piccola | -- |
Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
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1939 | l'azienda introduce le Tabo Trasparente (data indicativa, sta per la fine degli anni '30) |
1939 | la Stiassi e Tantini diventa la S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini), inizia l'uso del marchio Tabo |
1940 | la S.I.S.A., detentore del archio Tabo, diventa la F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) (data approssimata[1]) |
Riferimenti esterni
- [1] Discussione sul modello sul forum
Note
- ↑ si suppone l'anno seguente la fondazione della S.I.S.A.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.