Montegrappa celluloide
Storia
La data di introduzione della celluloide nella produzione della Montegrappa non è nota con certezza, ma viene fatta risalire al periodo fra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30, prenderemo come data indicativa il 1930.
Le informazioni relative ai modelli di questo periodo sono praticamente nulle,[1] non sono noti nomi specifici, ma diversi modelli recano un codice numerico di tre cifre sul fondello, di cui non si conosce né il significato né la composizione.
In questo stesso periodo si sviluppa anche la diversificazione fra il marchio Elmo, riservato alla produzione più economica, ed il marchio Montegrappa usato invece per i modelli di maggior pregio. Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.
Caratteristiche tecniche
I primi modelli in celluloide non presentano nessuna caratteristica tecnica particolare, il caricamento era, almeno inizialmente, quello a pulsante di fondo ed il cappuccio con chiusura a vite. La clip, che venne realizzata in diverse varietà a seconda dei modelli era montata ad incastro sul controcappuccio.
Materiali
Questi modelli vennero realizzati in celluloide tornita dal pieno, con le finiture (anelli e verette) ed il fermaglio realizzati in metallo laminato oro. Il pennino era in oro a 14 carati. L'alimentatore era in ebanite.
Sistema di riempimento
I primi modelli in celluloide della Montegrappa vennero realizzati con caricamento a pulsante di fondo. A questi si affiancarono in seguito modelli con caricamento a levetta.
Versioni
N° | Tipo |
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182 | Clip a rotellina, verde marmorizzato |
168 | Clip a diamante, marrone variegato |
Questi modelli vennero realizzati in tre diverse misure e con due diverse finiture, con clip a rotellina e tre anelli sul cappuccio, o con clip con punta a diamante (ed iscrizione Montegrappa in verticale) con veretta centrale posta fra due anelli sottili. Esistono poi modelli da signora, con anellino sulla testa del cappuccio.
La forma era quella classica affusolata a sezione tonda, con le estremità leggermente coniche, in voga in quel periodo. I modelli più importanti erano identificato da un numero pari compreso fra il 160 ed il 190, assegnato seconda del colore della celluloide e delle finiture utilizzate. Non è disponibile un elenco delle corrispondenze che consenta un identificazione chiara.
Esistono inoltre altre versioni caratterizzate da numerazione diversa, note per aver ritrovato la stessa su esemplari di penne. Purtroppo le informazioni al riguardo sono praticamente nulle, ci si è limitati a raccogliere un elenco dei numeri e dei modelli noti.
Colori
Questi modelli vennero realizzati in una ampia varietà di celluloide marmorizzata o variegata di diversi colori. Sono presenti il verde ed il marrone, ma non è noto un elenco di colori.
Pennini
I pennini erano realizzati in oro a 14 carati, marcati con la dicitura Montegrappa 14 kt incisa ad arco. Le misure disponibili variavano fra la 2 e la 8 a seconda del modello su cui venivano montati.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
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Riferimenti esterni
- nessuno per ora
Note
- ↑ si sono riportate le poche indicazioni trovate sul testo di Letizia Jacopini.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.