Una Parker T-1

Storia

 
Pubblicità di una Parker T-1

Il modello T-1 venne introdotto dalla Parker nell'aprile del 1970,[1] ampiamente pubblicizzato come "The Space Pen" per via dell'uso del titanio, materiale usato per i voli nello spazio, cercando di mettersi sull'onda del successo delle esplorazioni spaziali culminate con l'atterraggio sulla luna.

Nonostante le molteplici innovazioni della penna, ed un design unico ed affascinante, l'uso di un materiale raro ma estremamente difficile da lavorare come il titanio portò costi di lavorazione altissimi, rendendo insostenibile mantenere il modello in produzione, tanto che questa venne terminata nel 1971, dopo aver consegnato solo 104000 esemplari. Data la sua rarità la penna è di grande interesse collezionistico.

Caratteristiche tecniche

La Parker T1 è una penna molto innovativa per diverse caratteristiche tecniche, ma quella che probabilmente la distingue di più, e che la rende anche una grande innovazione sul piano stilistico, è quella della realizzazione del pennino in un unico pezzo, come estensione diretta della sezione. A questa si unisce il peculiare utilizzo di una vite posta sotto l'alimentatore, da usare come regolatore di flusso per aumentare o diminuire il tratto della penna, ed una chiusura del cappuccio ad incastro su due palline a molla, ed una clip montata ad anello con una testina caratterizzata da un jewel in plastica trasparente rossa.

Materiali

La T1 era una penna estremamente innovativa soprattutto riguardo i materiali, essendo stata realizzata quasi integralmente (fusto, cappuccio e pure il pennino, estensione della sezione) in titanio, materiale scelto per la sua provenienza aerospaziale. Ma se la scelta era importante dal punto di vista promozionale, si dimostrò sbagliata dal punto di vista produttivo, sia per le difficoltà di lavorazione dello stesso che la resero antieconomica, sia per la fragilità della saldatura delle punte di iridio, che per la scarsa compatibilità dei materiali tendono a staccarsi anche con urti relativamente leggeri.

Sistema di riempimento

La penna era dotata dell'ormai ben collaudato e diffuso sistema di caricamento a cartuccia già adottato per le altre penne di fascia alta del tempo come la Parker 75, ed usa le ordinarie cartucce della Parker. La penna era fornita anche di converter a barretta laterale.

Versioni

Colori

Pennini

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
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Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Riferimenti esterni

  • [1] Pagina sul sito di David Nishimura
  • [2] Pagina su ParkerPen.net
  • [3] Pagina sulla Parker 50 su ParkerPen.net con riferimenti anche alla T1

Note

  1. le date sono quelle riportate in questa pagina che abbiamo preso come fonte principale delle informazioni riguardanti questo modello.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.