Modifiche

Nessun cambiamento nella dimensione ,  11 anni fa
nessun oggetto della modifica
Riga 96: Riga 96:  
La zona in cui operare è quella evidenziata dalle frecce delle fig.13. Se il sacco non è mai stato sostituito, è probabile che il pezzo si presenti come in figura, mentre se è già stato sostituito, è probabile che nelle zone indicate (od anche nel resto della circonferenza del pezzo) siano state effettuate delle deformazioni del metallo per aggraffarlo sulla parte plastica.
 
La zona in cui operare è quella evidenziata dalle frecce delle fig.13. Se il sacco non è mai stato sostituito, è probabile che il pezzo si presenti come in figura, mentre se è già stato sostituito, è probabile che nelle zone indicate (od anche nel resto della circonferenza del pezzo) siano state effettuate delle deformazioni del metallo per aggraffarlo sulla parte plastica.
 
A questo punto non ci rimane che scostare appena il metallo dalla plastica. Iniziamo con inserire la lama di un piccolo cacciavite a taglio o analogo (cutter, lamierino, etc.) lungo il perimetro di accoppiamento indicato dalle frecce rosse in fig. 13 in modo da permettere alla boccola di uscire dalla sede. Fate le operazioni con molta calma perché la zona non è agevole da trattare, ma soprattutto perché con cacciaviti molto piccoli e/o cutter è '''molto facile farsi male'''.
 
A questo punto non ci rimane che scostare appena il metallo dalla plastica. Iniziamo con inserire la lama di un piccolo cacciavite a taglio o analogo (cutter, lamierino, etc.) lungo il perimetro di accoppiamento indicato dalle frecce rosse in fig. 13 in modo da permettere alla boccola di uscire dalla sede. Fate le operazioni con molta calma perché la zona non è agevole da trattare, ma soprattutto perché con cacciaviti molto piccoli e/o cutter è '''molto facile farsi male'''.
Prendetevi tutto il tempo che vi serve e non abbiate fretta. Quando non ci sono più ostruzioni dovute al metallo deformato, possiamo passare a i due metodi per l'estrazione della bocccola.
+
Prendetevi tutto il tempo che vi serve e non abbiate fretta. Quando non ci sono più ostruzioni dovute al metallo deformato, possiamo passare a i due metodi per l'estrazione della boccola.
    
===Primo metodo===
 
===Primo metodo===
Riga 108: Riga 108:  
[[File:Sheaffer-Snorkel-Inserimento-Vite.jpg|250px|center|thumb|Fig. 15 - inserimento della vite nella sezione dello snorkel]]
 
[[File:Sheaffer-Snorkel-Inserimento-Vite.jpg|250px|center|thumb|Fig. 15 - inserimento della vite nella sezione dello snorkel]]
   −
Cercate di trovare un buon equilibrio tra quanto avvitare la vite e la tenuta restituita dall'accoppiamento. Questo vuol dire che se avvitate la vite quasi fino al fondo, sicuramente la stessa offrirà una buona tenuta allo strappo in fase di estrazione (vedi fig. 15), ma rovinerà tutta la sede del tubetto dello snorkel e probabilmente questo non terrà più quando dovrete reinserirlo. Per contro, se la avvitate troppo poco, quando farete lo sforzo in direzione della freccia (vedi fig. 15 e 16), tirando la testa della vite, per esempio, con una pinza rischierate che il filetto della vite possa strappare la plastica senza che la sezione che tiene il tubetto dello snorkel si muova. Ecco perché all'inizio Vi è stato detto che potrebbe essere poi necessario sostituire il particolare. Come in tutte le cose "la verità stà in mezzo!", e cioè avvitate un poco e provate ad estrarre, se vi accorgete che sta cedendo la plastica senza che il pezzo si muova, avvitate ancora per un giro e riprovate.
+
Cercate di trovare un buon equilibrio tra quanto avvitare la vite e la tenuta restituita dall'accoppiamento. Questo vuol dire che se avvitate la vite quasi fino al fondo, sicuramente la stessa offrirà una buona tenuta allo strappo in fase di estrazione (vedi fig. 15), ma rovinerà tutta la sede del tubetto dello snorkel e probabilmente questo non terrà più quando dovrete reinserirlo. Per contro, se la avvitate troppo poco, quando farete lo sforzo in direzione della freccia (vedi fig. 15 e 16), tirando la testa della vite, per esempio, con una pinza rischierete che il filetto della vite possa strappare la plastica senza che la sezione che tiene il tubetto dello snorkel si muova. Ecco perché all'inizio Vi è stato detto che potrebbe essere poi necessario sostituire il particolare. Come in tutte le cose "la verità stà in mezzo!", e cioè avvitate un poco e provate ad estrarre, se vi accorgete che sta cedendo la plastica senza che il pezzo si muova, avvitate ancora per un giro e riprovate.
    
[[File:Sheaffer-Snorkel-Estrazione-Sezione.jpg|250px|center|thumb|Fig. 16 - estrazione della sezione dello snorkel]]
 
[[File:Sheaffer-Snorkel-Estrazione-Sezione.jpg|250px|center|thumb|Fig. 16 - estrazione della sezione dello snorkel]]
Riga 114: Riga 114:  
===Secondo metodo===  
 
===Secondo metodo===  
 
Il secondo metodo è un poco più laborioso, ma tutela maggiormente l'integrità dei pezzi. Se fatto bene e con pochi accorgimenti, il vostro supporto plastico dello snorkel (e del sacchetto) non subirà danni.
 
Il secondo metodo è un poco più laborioso, ma tutela maggiormente l'integrità dei pezzi. Se fatto bene e con pochi accorgimenti, il vostro supporto plastico dello snorkel (e del sacchetto) non subirà danni.
Partendo dal presupposto che dobbiamo cambiare il sacco, questo vuol dire che lo stesso è inutilizzabile (rotto o cristallizzato);
+
Partendo dal presupposto che dobbiamo cambiare il sacco, questo vuol dire che lo stesso è inutilizzabile (rotto o cristallizzato); e quindi che gli ulteriori danneggiamenti che ora andremo a fare non peggioreranno le cose.
e quindi che gli ulteriori danneggiamenti che ora andremo a fare non peggioreranno le cose.
+
Inserite nel foro di areazione posteriore della protezione metallica del sacco un tubetto come in fig. 17.
Inserite nel foro di areazione posteriore della protezione metallica del sacco un tubetto come in fig. 17.
      
[[File:Sheaffer-Snorkel-Tubetto-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 17 - Utilizzo del tubetto per l'estrazione]]
 
[[File:Sheaffer-Snorkel-Tubetto-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 17 - Utilizzo del tubetto per l'estrazione]]
    
Per i motivi che abbiamo detto sopra, non preoccupatevi se dovete sfondare il sacco. In questo caso è stato usato un tubetto in ottone di diametro esterno pari a 3 mm, e diametro interno di 1,8 mm. Nella fig.17 il tubetto è rappresentato in colore verde.
 
Per i motivi che abbiamo detto sopra, non preoccupatevi se dovete sfondare il sacco. In questo caso è stato usato un tubetto in ottone di diametro esterno pari a 3 mm, e diametro interno di 1,8 mm. Nella fig.17 il tubetto è rappresentato in colore verde.
Il fatto di usare un tubetto ci consente di poter spingere sulla parte plastica senza andare a danneggiare il canale per l'inchiostro (di colore rosso) presente all'interno del tubetto dello snorkel, in quanto la parte sporgente deve finire nella parte cava del tubetto verde. Fatto questo, scaldate leggermente con un phon la sezione di accoppiamento tra il nottolino plastico che trattiene il tubetto dello snorkel e la parte metallica che la contiene. Spingete e la parte plastica uscirà come in fig. 18
+
Il fatto di usare un tubetto ci consente di poter spingere sulla parte plastica senza andare a danneggiare il canale per l'inchiostro (di colore rosso) presente all'interno del tubetto dello snorkel, in quanto la parte sporgente deve finire nella parte cava del tubetto verde. Fatto questo, scaldate leggermente con un phon la sezione di accoppiamento tra il nottolino plastico che trattiene il tubetto dello snorkel e la parte metallica che la contiene. Spingete e la parte plastica uscirà come in fig. 18.
    
[[File:Sheaffer-Snorkel-Gruppo-Alimentazione-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 18 - gruppo snorkel smontato]]
 
[[File:Sheaffer-Snorkel-Gruppo-Alimentazione-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 18 - gruppo snorkel smontato]]
Riga 149: Riga 148:     
Nella stessa figura si può vedere come il sacco sia stato passato abbondantemente nel talco. Il talco, nell'industria della gomma, e considerato un lubrificante naturale,e quindi adatto al nostro scopo di lubrificare il sacchetto per facilitarne l'inserzione nel tubetto metallico di protezione. Naturalmente, prima di inserirlo definitivamente dentro alla sua sede dovremo ricordarci di mettere un poco di sigillante sui fianchi della boccola plastica (vedi fig. 21 - indicazione sigillante - colore rosso), per garantire che l'aria non si disperda attraverso questo accoppiamento.  
 
Nella stessa figura si può vedere come il sacco sia stato passato abbondantemente nel talco. Il talco, nell'industria della gomma, e considerato un lubrificante naturale,e quindi adatto al nostro scopo di lubrificare il sacchetto per facilitarne l'inserzione nel tubetto metallico di protezione. Naturalmente, prima di inserirlo definitivamente dentro alla sua sede dovremo ricordarci di mettere un poco di sigillante sui fianchi della boccola plastica (vedi fig. 21 - indicazione sigillante - colore rosso), per garantire che l'aria non si disperda attraverso questo accoppiamento.  
NON é NECESSARIO.IL VUOTO SI FORMA LO STESSO.  
+
NON é NECESSARIO. IL VUOTO SI FORMA LO STESSO.  
 
Dopodiché potremo inserire tutto il gruppo all'interno del tubetto di protezione metallico facendo attenzione a far combaciare i 4 settori presenti sulla plastica con i 4 settori presenti sulla parte metallica come da fig. 21 (frecce di colore blu).
 
Dopodiché potremo inserire tutto il gruppo all'interno del tubetto di protezione metallico facendo attenzione a far combaciare i 4 settori presenti sulla plastica con i 4 settori presenti sulla parte metallica come da fig. 21 (frecce di colore blu).