Tibaldi Infrangibile

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Una Tibaldi modello Infrangibile

Storia

All'inizio degli anni '30 (almeno il 1931, visto che viene referenziata in questa fattura una 20) con il passaggio definitivo alla celluloide la Tibaldi dette vita ad una linea di penne denominate Infrangibile, dalla principale caratteristica del nuovo materiale. I modelli iniziali erano sostanzialmente identici alle precedenti imitazioni della Duofold a parte l'assenza delle verette sul cappuccio, e la sostituzione, in un secondo tempo, della clip a pallina con una clip a goccia.

Le versioni successive, la cui data di introduzione non è nota, ma si presume originino comunque alla metà degli anni '30, assunsero forme più affusolate, passando al caricamento a pulsante di fondo, la linea venne anche diversificata in tre serie diverse di sempre maggior pregio, dotate di finiture via via più raffinate. Nello stesso periodo venne prodotta anche una versione più economica, di dimensioni più piccole, denominata Mascotte.

Queste nuove versioni, che vengono divise in tre diverse varianti di finiture di pregio crescente denominate "Serie Semplice", "Serie II" e "Serie III",<ref>questo è quanto riportato da Letizia Jacopini nel suo testo "La storia della stilografica in Italia".</reg> mantengono anche, almeno per alcune delle penne della "Serie Semplice", la numerazione adottata in precedenza.

In presenza della introduzione delle nuove linee della Lusso, la produzione della Infrangibile pare essere comunque continuata; una di queste infatti appare in alcune pubblicità fino al 1941, referenziata come "Modello 20", in contrasto con la numerazione (Modello 40, Modello 50 e Modello 60) data alla nuova serie.

Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, prendendo come riferimento la fine della guerra, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.

Caratteristiche tecniche

Le penne di questa serie non presentano nessuna particolarità significativa sul piano tecnico, ma sono di ottima realizzazione qualitativa. I sistemi di caricamento utilizzati sono sostanzialmente identici agli analoghi utilizzati dagli altri produttori. Il cappuccio è con chiusura a vite.

Materiali

Le penne di questa serie sono realizzate in celluloide. Le finiture ed il fermaglio sono in metallo laminato oro, il pennino in oro a 14 carati, con l'eccezione delle versioni autarchiche con finiture in metallo cromato e pennino in acciaio.

Sistema di riempimento

Le prime versioni (all'incirca fino al 1931) di questi modelli erano dotate di caricamento a levetta, in seguito questo venne sostituito da un caricamento a pulsante di fondo, ma non è nota una data di introduzione dello stesso e neanche se i due sistemi abbiano convissuto o meno per un certo periodo di tempo.

Versioni

Una Tibaldi modello Infrangibile

La prima versione era sostanzialmente identica come forma ai precedenti modelli Flattop, con caricamento a levetta, clip a pallina montata ad anello recante l'incisione Tibaldi in verticale, testina del cappuccio leggermente stondata e con bordo zigrinato di colore nero come la sezione pennino. Il cappuccio non presenta verette, mentre il corpo reca la dicitura Tibaldi incisa orizzontalmente sotto la levetta.

Le penne della serie Infrangibile erano prodotte in tre misure, grande, media e piccola, identificate rispettivamente dai numeri 26, 20 e 18. Questa numerazione venne adottata fin dalla prima versione e mantenuta, almeno in parte, anche per le successive evoluzioni della serie.

Nel corso degli anni '30 la serie venne completamente ristilizzata andando ad assumere linee più affusolate più in linea con le tendenze stilistiche in voga a quel tempo. Il caricamento venne convertito al pulsante di fondo e la linea infrangibile venne differenziata in tre diverse serie, dalla meno pregiata, denominata Serie Semplice, alla intermedia, denominata Serie II alla più pregiata, denominata Serie III. Per tutte queste serie venne adottata una clip a goccia in metallo laminato oro recante l'incisione Tibaldi in verticale.

La Serie Semplice presenta le rifiniture meno raffinate, due semplici verette sul cappuccio e delle estremità di forma leggermente conica. Il fondello era generalmente della stessa celluloide del corpo, anche se sono presenti modelli con fondello e testina del cappuccio in ebanite. Le penne recano le diciture -Tibaldi- e Infrangibile incise longitudinalmente su due linee sul corpo in caratteri maiuscoli.

Per alcuni di questi modelli sembra essere mantenuta la numerazione precedente, come risulta da questa pubblicità del 1936, dove vengono indicati due esemplari di questa serie come Modello 26 e Modello 20. La Serie Semplice venne prodotta anche in versione autarchica con finiture in metallo cromato e pennino in acciaio.

La Serie II presenta un cappuccio decorato con una veretta posta fra due sottili anellini, mentre per la Serie III la decorazione è costituita da una banda incisa con motivi geometrici, sempre fra due anellini sottili. In entrambi i casi è presente sul corpo la stessa incisione della Serie Semplice, ma sia la testa del cappuccio che il fondello presentano una svasatura che ne rende la linea più elaborata. Anche in questo caso ci sono versioni con testina e fondello in ebanite.

Colori

Particolare del pennino

Le prime versioni vennero realizzate con celluloide in tinta unita nei colori nero, rosso, verde, blu e giallo; in seguito vennero introdotte penne realizzate in una vastissima serie di colorazioni marmorizzate e striate.

In una pubblicità del 1936 vengono indicati per la serie di maggior pregio (denominata "Gran Lusso" i colori madreperlati blu-oro, blu-argento, nero, turchese, madreperla, malachite, acqua marina, ametista; per la serie intermedia grande (denominata Mod. 26) i colori malachite, nero, blu-oro, blu-argento, rosso; per la serie intermedia più piccola (denominata Mod. 20) colori assortiti, e per la versione da signora turchese, malachite, madreperla, ametista.

Pennini

Il pennino era in oro 14 carati e con un foro di areazione tondo. Esistono diverse varianti della stampigliatura, la cui successione temporale è ignota, la più comune comunque è quella riportante la dicitura "TIBALDI" e "1A QUALITA'" in stampatello, posta su due righe arcuate in opposizione, inframezzate dalla indicazione "14 CT" della caratura del pennino. Esiste anche una versione con pennino in acciaio, risalente probabilmente al periodo bellico ed usata solo sulla Serie Semplice marchiata Tibaldi Iridal.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
18 --
20 12.2 cm Lunghezze: 10.2 cm fusto; 5.4 cm cappuccio e 13.2 cm calzata. Diametri: 13.5 mm cappuccio.
26 --

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1931 l'azienda introduce le Infrangibile (data indicativa, si fa riferimento all'inizio degli anni '30)
1931 l'azienda sostituisce la clip a pallina con una clip a goccia (data indicativa, si fa riferimento all'inizio degli anni '30)
1931 con l'abbandono di Benelli il marchio diventa semplicemente Tibaldi
1935 l'azienda ristilizza le Infrangibile in tre versioni (data indicativa, si fa riferimento agli anni '30)
1935 morte di Giuseppe Tibaldi, la direzione passa al nipote, Giorgio Schiassi

Riferimenti esterni

  • [1] Discussione sul forum su una Infrangibile N.20
  • [2] Discussione sul forum su una Infrangibile a leva "F.S" "193"
  • [3] Discussione sul forum su una Mascotte
  • [4] Discussione sul forum su una Infrangibile ogivale

Note

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.