Parker VP

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Una Parker VP

Storia

Una Parker VP

Il modello VP, venne introdotto sul mercato dalla Parker nel 1962 circa,[1] posizionandosi, con un costo di $10, in posizione intermedia nella fascia di prezzo della produzione Parker, sopra la fascia economica delle Parker 45 ma sotto la fascia più alta delle Parker 51 e 61.

La penna era il frutto di diversi anni di ricerche volte a creare una penna che si adattasse al meglio alle posizioni di scrittura più diverse, e fu la prima ad adottare la possibilità di ruotare la posizione del pennino secondo la proprie esigenze, soluzione poi riutilizzata anche sulla successiva Parker 75, tanto da derivare il suo nome dalla sigla VP, che sta appunto per Very Personal.

Era inoltre molto innovativo anche il particolare simil-converter derivato dal caricamento aerometric che ne consentiva un caricamento pulito direttamente dalla boccetta. Purtroppo fu proprio questo, per la sua fragilità, a determinare l'insuccesso della penna, che rimase in produzione per un tempo relativamente breve, venendo dismessa all'incirca nel 1964 con il lancio della Parker 75. E fu proprio l'esperienza accumulata con la VP che portò al grandissimo successo di quest'ultima. Dato il breve periodo di produzione e la fragilità del caricamento, trovare un esemplare in buone condizioni di questa penna non è facile, e complice anche l'essere quella che ha fatto da precursore per la Parker 75, l'interesse collezionistico della stessa è piuttosto alto.

Caratteristiche tecniche

La VP presenta una notevole serie di innovazioni tecniche molto interessanti, a partire da una sofisticata costruzione modulare (brevetto nº US-3087464) per il gruppo pennino, la sezione ed il sistema di alimentazione. In particolare è notevole il sistema che permette di ruotare la posizione del pennino per adattarlo al meglio ad una posizione di scrittura comoda rispetto alla presa tutto sommato obbligata derivante dalla sezione con svasature triangolari, che ne rendono l'impugnatura estremamente comoda e stabile. La chiusura era a frizione su un anello metallico fra sezione e fusto, la clip integrata nella testina che si avvita sul cappuccio.

Materiali

La penna venne realizzata in materiale plastico per fusto e sezione, con un cappuccio in metallo in due versioni, laminato oro a dodici carati (reca la titolazione "1/10 12 K G.F." sul bordo inferiore, al lato opposto della clip) o in acciaio satinato (quello che l'azienda chiamava lustraloy). La clip e la testina erano comunque in metallo dorato, mentre le estremità della penna sono terminate da dei jewel in plastica perlata traslucente. Il pennino era in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Il sistema di caricamento è una delle peculiarità della VP, si tratto in sostanza di un simil converter evoluzione del caricamento aerometric della 51, dotato di una parte terminale lunga e sottile che circonda il tubo di areazione, che può essere estratto e reinserito nel corpo della penna come se fosse una cartuccia, cosa che consente di effettuare il caricamento immergendone direttamente la punta in una boccetta di inchiostro. Il sistema, senz'altro ingegnoso, risultò però il punto debole della penna, è infatti molto fragile e si rompeva con estrema facilità, ed oggi trovarlo intatto è piuttosto difficile, e la cosa rende ancora più rara questa penna.

Versioni

Una pubblicità del 1962

La VP venne disegnata da Don Doman, che aveva iniziato a dirigere il reparto design della Parker nel 1953, con il probabile coinvolgimento di Kenneth Parker, che pur non essendo più presidente era rimasto in azienda. La penna venne realizzata in una sola misura, quattro colori, e due varianti stilistiche dovute al cappuccio, realizzato in due versioni, una versione in acciaio satinato (il lustraloy), ed una versione in metallo completamente laminata in oro.

Entrambe le versioni riportano una stampigliatura delle lettere "VP" sul bordo del cappuccio piuttosto rilevante (le lettere sono alte circa 2 mm), posta sotto la clip; ai suoi lati (sia a destra che a sinistra) viene riportato (più piccolo) il nome "Parker" in stampatello. Nella parte posteriore del cappuccio, opposto alla clip, è presente il logo dell'ovale trafitto da una freccia, che sovrasta sopra la dicitura "Made in USA" anch'essa in stampatello.

Per entrambe le varianti del cappuccio la clip e la testina restano realizzate in metallo dorato, esattamente come l'anello metallico usato per la chiusura a frizione del cappuccio posto fra sezione e fusto. Le forme della penna sono leggermente affusolate, ma più dritte rispetto alla Parker 51 e all'estremità del fusto e sulla testina del cappuccio è posto un jewel di plastica perlacea traslucente grigia di forma tronco-conica.

La sezione della penna ne costituisce uno degli elementi più interessanti; per fornire una comoda presa sono presenti tre svasature in posizione triangolare, le stesse che si ritroveranno sulla successiva Parker 75. La parte frontale della sezione invece presenta una scala che consente di registrare la posizione del pennino una volta ruotato, con la posizione centrale indicata dalla classica freccia.

Colori

A parte le due varianti di cappuccio, quella in metallo dorato ("1/10 12 K G.F.") e quella in acciaio satinato (Lustraloy) la penna venne realizzata, probabilmente anche per il breve periodo di produzione, in soli quattro colori, tutti in tinta unita, ed identici per fusto e sezione: Black, Red, Blue e Gray. Il più comune dei colori è il Black, seguito dal Red, gli altri due sono più rari.

Pennini

Dimensione
61 Needle Point
62 Accountant
63 Extra Fine
64 Stenograph
65 Fine
66 Medium
67 Broad
70 Stub Thin Music
71 Medium Stub
73 Broad Stub
75 Medium Oblique italic
79 Reverse Medium Oblique Italic
82 Fine Arabic
83 Medium Arabic
88 Extra Broad Executive

Per tenere fede alla sua qualifica di penna Very Personal la Parker VP venne prodotta con ben 15 diverse varianti di pennino, illustrate nella tabella a fianco, ognuna identificata da un codice numerico stampigliato sulla parte bassa dello stesso.

Il pennino è aperto, ma con costruzione alata con delle alette che si innestano nell'alimentatore e di una forma particolare: tondo alle estremità laterali e posteriore ma con la parte centrale anteriore, da poco prima del foro di areazione fino alle punte, piatta.

Il foro di areazione è tondo, e sovrasta la stampigliatura "Parker" in stampatello, sotto la quale è presente, in caratteri molto più piccoli e su una riga singola, la titolatura "14K MADE IN USA". Il numero che identifica la misura della punta, con caratteri della stessa dimensione, è posto da solo su una terza riga.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
VP G.F. --
VP Lustraloy --

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1962 l'azienda introduce le Parker VP
1964 l'azienda dismette le Parker VP

Riferimenti esterni

  • [1] Pagina su ParkerPen.net
  • [2] Profilo sul sito di Richard Binder
  • [3] Pagina sul sito dismesso PenSpotters

Note

  1. abbiamo usato come riferimento per le data sia il profilo dedicato alla penna sul sito di Richard Binder, che la pagina su ParkerPens.net.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.