Visulated

Da FountainPen.
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Pubblicità per l'introduzione del Visulated

A partire dal 1936 (nei riferimenti si cita un catalogo di questo anno, e la pubblicità a fianco, del giugno di quell'anno, parla del "nuovo e sensazionale sistema") la Sheaffer, per fornire risposta alla nuova tendenza di fornire delle stilografiche che consentissero la visualizzazione del livello di inchiostro, introdusse sulle sue penne una particolare sezione dotata di una parte superiore semitrasparente, denominata appunto Visulated.

Logo usato per il sistema Visulated

In questo modo, pur mantenendo il suo classico caricamento a levetta ed un corpo in celluloide ordinaria non trasparente, l'azienda poteva fornire una risposta alla nuova tendenza, potendo affiancare il tradizionale sistema di caricamento alle nuove penne dotate del nuovo sistema a siringa rovesciata (chiamate nella stessa pubblicità "Vacuum type").

Il nome nasce come contrazione di Visible e di Insulated (come riportato nella frase: "visible to the last drop - insulated for perfect flow" presente nel logo in figura), si intendeva cioè in questo modo affermare che l'inchiostro era visibile, come per le penne dei principali concorrenti (la Vacumatic, la Nozac e la Ink-Vue) ma restava isolato dal contatto con il corpo della penna (essendo comunque mantenuto in un sacchetto di gomma).

Non è chiaro se ci sia una qualche relazione con lo stesso sistema presente anche sulla seconda versione delle Doric (il cosiddetto lever-vac) o il cosiddetto Visometer della Parker che sono sostanzialmente identici e che sembrano tutti essere realizzati sulla base dello stesso brevetto di Joseph Wallace (nº US-1907626).[1] Il sistema è funzionale solo in maniera relativa, infatti sia perché la celluloide della sezione tende ad opacizzarsi, sia per i depositi di inchiostro che tendono ad accumularsi, molto spesso la visibilità risulta essere sostanzialmente nulla o molto ridotta.

Riferimenti esterni

  • [1] Voce sul glossario di Richard Binder
  • [2] Voce correlata sul glossario di Richard Binder

Note

  1. questo almeno è quanto indicato da Richard Binder in questa voce del suo glossario.

Materiale disponibile