Differenze tra le versioni di "Rappen"
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Come per le prime versioni della [[Pelikan 100|100]] anche la [[Rappen]] venne realizzata in una combinazione di materiali, con un corpo trasparente in [[bachelite]], la giunzione, il cappuccio ed il fondello in [[ebanite]], con una progressiva introduzione della [[celluloide]]. Il pennino era in oro a 14 carati, le finiture (clip e veretta) in metallo dorato. | Come per le prime versioni della [[Pelikan 100|100]] anche la [[Rappen]] venne realizzata in una combinazione di materiali, con un corpo trasparente in [[bachelite]], la giunzione, il cappuccio ed il fondello in [[ebanite]], con una progressiva introduzione della [[celluloide]]. Il pennino era in oro a 14 carati, le finiture (clip e veretta) in metallo dorato. |
Versione delle 19:46, 15 feb 2020
Storia
La Rappen venne introdotta sul mercato da Pelikan nel 1932.[1] Il marchio Rappen (traducibile in cavallo nero) era già usato dall'azienda per indicare la sua produzione di fascia economica, ed era costituito da un cavallo nero in un ovale rosso.
La penna restò in produzione sul mercato tedesco fino al 1936, quando venne sostituita dalla Ibis, ma la produzione di penne con questo marchio, anche se talvolta con un sistema di caricamento diverso, proseguì per i prodotti relativi ad alcuni mercati esteri; in particolare ci sono menzioni di penne con questo nome in alcuni cataloghi del 1937 per l'Argentina, l'Olanda ed il Sud Africa, e se ne trova menzione anche in un catalogo L. & C. Hardtmuth del 1939.
Caratteristiche tecniche
La penna costituiva la linea economica della Pelikan e venne realizzata con un semplice caricamento a pompetta. In questo caso non vennero adottate particolari innovazioni, e la penna è, dal punto di vista tecnico, piuttosto ordinaria. La clip era montata ad anello ed il cappuccio con chiusura a vite.
Materiali
Come per le prime versioni della 100 anche la Rappen venne realizzata in una combinazione di materiali, con un corpo trasparente in bachelite, la giunzione, il cappuccio ed il fondello in ebanite, con una progressiva introduzione della celluloide. Il pennino era in oro a 14 carati, le finiture (clip e veretta) in metallo dorato.
Sistema di riempimento
La Rappen venne inizialmente prodotta con caricamento a pompetta, svitando il fondello si accede ad un gommino che consente di caricare l'inchiostro per ripetute aspirazioni. Questi modelli sono le uniche penne della produzione storica della Pelikan non dotate di caricamento a stantuffo. Con l'introduzione nel 1936 della Ibis in Germania, che andò a sostituire questo modello, vennero prodotte per il mercato estero delle versioni con caricamento a stantuffo.
Versioni
Come avvenuto per la 100 non esistono varianti di questo modello, la penna era prodotta in una unica versione ed in un solo colore, esistono però diverse evoluzioni costruttive, ed in particolare il passaggio per il corpo trasparente dalla bachelite alla celluloide. La penna è caratterizzata da forme sottili e affusolate rispetto ad una 100, con una testa del cappuccio ed un fondello molto più curvi.
La clip era in metallo dorato, con lo stesso disegno curvo con terminazione a goccia usato nella 100, il cappuccio era decorato con una semplice veretta singola. Sono presenti diverse varianti di iscrizioni, poste lateralmente sul cappuccio, ma la più comune è quella del logo di un cavallo rampante sotto il quale sono disposte, sui due lati, le due diciture Rap e pen unite da una sottolineatura.
Colori
Le prime versioni della penna, molto rare, erano realizzate con un corpo trasparente in bachelite di un particolarissimo colore blu. Il resto della penna era di colore nero. Le versioni successive vennero realizzate con il corpo trasparente in celluloide di colore rossastro.
Pennini
Nei primi modelli in bachelite venne usato un pennino in oro a 14 carati marcato semplicemente con tre righe riportanti rispettivamente il testo Garantiert, 14, Karat. Nel 1934 questa dicitura venne sostituita con le tre righe Rappen, 14, Karat. Infine nel periodo di transizione che vide la sostituzione, a partire dal 1936, da parte della Ibis, l'iscrizione venne nuovamente modificata con le tre righe Rap-Pen, 585, 14 Karat.[2]
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
Rappen | 5" ? | come è fatta |
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1932 | l'azienda introduce le Rappen |
1934 | l'azienda modifica l'iscrizione sul pennino della Rappen |
1935 | la produzione portoghese della Pelikan reca l'incisione Emegê |
1935 | l'azienda stampa la dimensione del pennino sull'alimentatore |
1936 | l'azienda dismette le Rappen sul mercato nazionale, sostituendole con le Ibis |
1936 | l'azienda stampa la dimensione del pennino sul fondello dello stantuffo |
1937 | l'azienda commercializza una Rappen con caricamento a stantuffo in Olanda e Argentina |
1937 | l'azienda modifica l'alimentatore passando dalla lamella centrale corta alle tre lamelle lunghe[3] |
1938 | l'azienda inizia l'uso generico dei pennini in palladio (marcati "Pd") |
1938 | l'azienda passa al logo con due pulcini (?) |
1939 | l'azienda introduce su tutti i modelli i pennini in cromo-nichel (marcati "CN") come sostituti di quelli in oro o palladio |
1939 | la L. & C. Hardtmuth offre una Rappen con caricamento a stantuffo |
Note
- ↑ viene talvolta riportato anche il 1931 o date successive, in realtà nello stesso testo di Dittmer e Lehaman si fa riferimento al 1931 nella prima parte e al 1932 nella cronologia del modello, si è presa come riferimento questa seconda data avendo riscontrato un ulteriore errore nella prima parte (la traduzione inglese del testo tedesco riporta il 1934...).
- ↑ secondo quanto riportato da Dittmer e Lehaman questa compare in un catalogo del 1939).
- ↑ secondo Martin Lehemann, vedi questa pagina.
Riferimenti esterni
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.