Differenze tra le versioni di "Columbus 65"

Da FountainPen.
Jump to navigation Jump to search
m (Sostituzione testo - " |open=" con " |body=")
 
(28 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
==Storia==
+
=Storia=
  
 +
Il primo modello numerato ''"65"'' venne introdotto sul mercato dalla  [[Produced by::Columbus]] nella seconda metà degli anni '30, e costituisce una versione più economica rispetto ai modelli dotati di [[caricamento a cucchiaio]]. Esistono comunque altre varianti di penne contraddistinte da questo numero, con [[caricamento a levetta]] e con [[caricamento a stantuffo]].<ref>sul testo di Letizia Jacopini "La storia della stilografica in Italia", al capitolo dedicato all'azienda, vengono illustrati un modello a levetta e uno a stantuffo.</ref> Il numero pertanto contraddistingue la produzione di modelli assai diversi fra loro, per i quali non sono disponibili che pochissime informazioni (per lo più relative al reperimento dello stesso su esemplari di penne).
  
 +
A complicare la classificazione si aggiunge il fatto lo stesso numero venne utilizzato per un [[Columbus 65 stantuffo|modello]] a [[pennino carenato]] e [[caricamento a stantuffo]] in resina plastica, imitazione della [[Parker 51]], prodotto nel dopoguerra col passaggio all'uso del nuovo materiale, e che essendo completamente diverso viene illustrato a parte nella pagina che raccoglie le informazioni relative alle [[Columbus Anni '50|Columbus degli anni '50]].
  
==Caratteristiche tecniche==
+
Non sono note date precise né per l'introduzione di questo modello, né per la sua dismissione, si assumerà pertanto, in maniera arbitraria il [[Production started::1935]] come data di inizio produzione ed il [[Production ended::1945]] (intendendo per questo la fine della guerra) come data di terminazione.
  
Le penne di questa serie non presentavano nessuna caratteristica tecnica particolare, se non l'utilizzo del più semplice caricamento a [[pulsante di fondo]] rispetto al [[spoon filler|caricamento a cucchiaio]] usato nei modelli di punta. Il cappuccio era con innesto a vite.
+
=Caratteristiche tecniche=
  
===Materiali===
+
Le penne di questa serie non presentavano nessuna caratteristica tecnica particolare, se non l'utilizzo del più semplice caricamento a [[pulsante di fondo]] rispetto al [[spoon filler|caricamento a cucchiaio]] usato nei modelli di punta. Sono note varianti con [[caricamento a levetta]] e con [[caricamento a stantuffo]]. Il cappuccio era con chiusura a vite.
  
Le penne di questa serie vennero realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato in oro, il pennino era in oro a 14 carati.
+
==Materiali==
  
===Sistema di riempimento===
+
Le penne di questa serie vennero realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato in oro, il pennino era in oro a 14 carati.
  
Le penne di questa serie erano equipaggiate con il caricamento a [[pulsante di fondo]]. 
+
==Sistema di riempimento==
  
==Versioni==
+
Le penne di questa serie risalenti a prima della guerra erano equipaggiate con il caricamento a [[pulsante di fondo]], sono comunque note delle versioni, marcate sempre ''Columbus 65'', con [[caricamento a levetta]] e con [[caricamento a stantuffo]]. Non sono note particolarità tecniche di questi caricamenti.
  
 +
=Versioni=
  
===Dimensioni===
+
Le varianti documentate in questa pagina sono quelle prodotte nel dopoguerra (la  ''Columbus 65'' a pennino carenato è documentata nella pagina [[Columbus Anni '50]]), caratterizzate da forme affusolate con terminazioni tronco coniche secondo le tendenze stilistiche del periodo.
  
{{DimModelli}}
+
Da finire
|-
 
| 65
 
| 1x.x cm
 
| 1x mm il cappuccio, 11mm il corpo
 
|-
 
|}
 
  
===Colori===
+
==Colori==
  
 
Le penne di questa serie vennero realizzate in una grande varietà di celluloidi diverse, ma non è noto un preciso elenco di colori.
 
Le penne di questa serie vennero realizzate in una grande varietà di celluloidi diverse, ma non è noto un preciso elenco di colori.
  
 
+
==Pennini==
===Pennini===
 
  
 
Le penne di questa serie utilizzavano i pennini di produzione italiana, per i dettagli sulle iscrizioni e la numerazione si consulti la [[Pennini Columbus|pagina riassuntiva]] sui pennini [[Columbus]].
 
Le penne di questa serie utilizzavano i pennini di produzione italiana, per i dettagli sulle iscrizioni e la numerazione si consulti la [[Pennini Columbus|pagina riassuntiva]] sui pennini [[Columbus]].
  
{{CronoModelli}}
+
{{DimModelli}}
|-
+
{{RigaDimModelli
| 1937~<ref>circa, data indicativa per fare riferimento alla seconda metà degli anni '30</ref>
+
|Versione = 65
| Introdotta la linea [[Columbus 65]].
+
|Lunghezza =
|-
+
|body=
|}
+
|cap=
 +
|posted=
 +
|d_section=
 +
|d_cap=
 +
|d_body=
 +
|weight=
 +
|w_body=
 +
|w_cap=
 +
}}
 +
{{TabEnd}}
  
== Materiale disponibile ==
+
{{RiepilogoModello}}
 +
{{CronoModelloRange}}
  
* Nessuno per ora.
+
== Riferimenti esterni ==
 
+
* nessuno per ora
<gallery>
 
</gallery>
 
  
 
==Note==
 
==Note==
 
<references/>
 
<references/>
  
== Riferimenti esterni ==
+
== Materiale disponibile ==
 +
{{GenerateMaterialGallery|Columbus|Columbus 65}}
  
* nessuno per ora
+
[[Category:Modelli]]
 +
[[Category:Columbus]]

Versione attuale delle 20:40, 13 lug 2022

Storia

Il primo modello numerato "65" venne introdotto sul mercato dalla Columbus nella seconda metà degli anni '30, e costituisce una versione più economica rispetto ai modelli dotati di caricamento a cucchiaio. Esistono comunque altre varianti di penne contraddistinte da questo numero, con caricamento a levetta e con caricamento a stantuffo.[1] Il numero pertanto contraddistingue la produzione di modelli assai diversi fra loro, per i quali non sono disponibili che pochissime informazioni (per lo più relative al reperimento dello stesso su esemplari di penne).

A complicare la classificazione si aggiunge il fatto lo stesso numero venne utilizzato per un modello a pennino carenato e caricamento a stantuffo in resina plastica, imitazione della Parker 51, prodotto nel dopoguerra col passaggio all'uso del nuovo materiale, e che essendo completamente diverso viene illustrato a parte nella pagina che raccoglie le informazioni relative alle Columbus degli anni '50.

Non sono note date precise né per l'introduzione di questo modello, né per la sua dismissione, si assumerà pertanto, in maniera arbitraria il 1935 come data di inizio produzione ed il 1945 (intendendo per questo la fine della guerra) come data di terminazione.

Caratteristiche tecniche

Le penne di questa serie non presentavano nessuna caratteristica tecnica particolare, se non l'utilizzo del più semplice caricamento a pulsante di fondo rispetto al caricamento a cucchiaio usato nei modelli di punta. Sono note varianti con caricamento a levetta e con caricamento a stantuffo. Il cappuccio era con chiusura a vite.

Materiali

Le penne di questa serie vennero realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato in oro, il pennino era in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie risalenti a prima della guerra erano equipaggiate con il caricamento a pulsante di fondo, sono comunque note delle versioni, marcate sempre Columbus 65, con caricamento a levetta e con caricamento a stantuffo. Non sono note particolarità tecniche di questi caricamenti.

Versioni

Le varianti documentate in questa pagina sono quelle prodotte nel dopoguerra (la Columbus 65 a pennino carenato è documentata nella pagina Columbus Anni '50), caratterizzate da forme affusolate con terminazioni tronco coniche secondo le tendenze stilistiche del periodo.

Da finire

Colori

Le penne di questa serie vennero realizzate in una grande varietà di celluloidi diverse, ma non è noto un preciso elenco di colori.

Pennini

Le penne di questa serie utilizzavano i pennini di produzione italiana, per i dettagli sulle iscrizioni e la numerazione si consulti la pagina riassuntiva sui pennini Columbus.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
65 --

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1935 l'azienda introduce le Columbus 3x (data indicativa, sta per la metà degli anni '30)
1935 l'azienda sposta le attività in Via Lamarmora a Milano
1935 l'azienda introduce la clip a freccia (data approssimata)
1935 l'azienda introduce le Columbus Extra Faccettata
1936 l'azienda introduce le Columbus 55
1937 l'azienda introduce le Columbus 112 (data indicativa, sta per la seconda metà degli anni '30)
1937 l'azienda introduce sulle Columbus Extra una veretta più corta con decorazioni a scacchiera
1937 l'azienda introduce una versione delle Columbus Extra con veretta liscia e fermaglio a freccia
1938 l'azienda introduce le Columbus 10x
1938 l'azienda introduce il caricamento a stantuffo
1940 l'azienda introduce le Columbus 25 (alcuni riportano la seconda metà degli anni '30)
1941 l'azienda introduce le Columbus 29
1942 la fabbrica Columbus viene distrutta da un bombardamento, la produzione viene spostata a Lesa

Riferimenti esterni

  • nessuno per ora

Note

  1. sul testo di Letizia Jacopini "La storia della stilografica in Italia", al capitolo dedicato all'azienda, vengono illustrati un modello a levetta e uno a stantuffo.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.