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In quel periodo la [[KWG]] era alla ricerca di un marchio che sostituisse il poco attraente [[Arumia]], ed iniziarono i contatti con Max Sauter, il liquidatore della [[Kaweco]]. Dopo mesi di negoziati il 31 settembre [[1929]], la [[KWG]] acquistò il marchio e cambiò nome in ''Kaweco Badische Füllhalterfabrik, Woringen & Grube'', venne anche introdotto per l'occasione (su suggerimento dello stesso Sauter) anche il nuovo logo della [[Kaweco]], fusione dei loghi delle due azienda. L'accordo prevedeva la cessione del marchio, gli stock di merce e i contratti di vendita, ma non gli edifici, che restarono a disposizione dei debitori; anche riguardo gli impianti produttivi vennero acquisiti pochi macchinari, essendo la gran parte di questi, dedicati alla produzione di penne rientranti, diventati obsoleti.
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In quel periodo la [[KWG]] era alla ricerca di un marchio che sostituisse il poco attraente [[Aurumia]], ed iniziarono i contatti con Max Sauter, il liquidatore della [[Kaweco]]. Dopo mesi di negoziati il 31 settembre [[1929]], la [[KWG]] acquistò il marchio e cambiò nome in ''Kaweco Badische Füllhalterfabrik, Woringen & Grube'', venne anche introdotto per l'occasione (su suggerimento dello stesso Sauter) anche il nuovo logo della [[Kaweco]], fusione dei loghi delle due azienda. L'accordo prevedeva la cessione del marchio, gli stock di merce e i contratti di vendita, ma non gli edifici, che restarono a disposizione dei debitori; anche riguardo gli impianti produttivi vennero acquisiti pochi macchinari, essendo la gran parte di questi, dedicati alla produzione di penne rientranti, diventati obsoleti.
Versione attuale delle 17:45, 4 mag 2023
In quel periodo la KWG era alla ricerca di un marchio che sostituisse il poco attraente Aurumia, ed iniziarono i contatti con Max Sauter, il liquidatore della Kaweco. Dopo mesi di negoziati il 31 settembre 1929, la KWG acquistò il marchio e cambiò nome in Kaweco Badische Füllhalterfabrik, Woringen & Grube, venne anche introdotto per l'occasione (su suggerimento dello stesso Sauter) anche il nuovo logo della Kaweco, fusione dei loghi delle due azienda. L'accordo prevedeva la cessione del marchio, gli stock di merce e i contratti di vendita, ma non gli edifici, che restarono a disposizione dei debitori; anche riguardo gli impianti produttivi vennero acquisiti pochi macchinari, essendo la gran parte di questi, dedicati alla produzione di penne rientranti, diventati obsoleti.