| Il 23 dicembre 1912, a 35 anni, nella parrocchia di San Giovanni in Roma, sposò Amelia Ricci dalla quale ebbe tre figli: Lucio che sposatosi si trasferì a Terni; Paolo, ultimo dei tre, che si trasferì a Livorno; Maria Luisa che il 3 giugno 1934 sposò in Assisi il dottor Vincenzo Giannelli, eleggendo domicilio a Roma. In occasione del matrimonio della figlia, Nicola D’Urso preparò la partecipazione di nozze su carta pergamena, bianche la prima e la quarta, sulla seconda in un cartiglio si leggo i versi tratti da L’Acerba di Cecco D’Ascoli: ''"Tant'ha di ben ciascun / quant'ha d'amore / Tant'ha di ben ciascun / quant'ha di speme / Quant'intelletto ha l'uom / tant'ha di bene"'', sotto il quale, a mo' di pendaglio, un medaglione intarsiato; sulla terza, tra un’altra cornice intarsiata, la partecipazione di nozze, mentre centrate, in alto e in basso, le iniziali degli sposi. | | Il 23 dicembre 1912, a 35 anni, nella parrocchia di San Giovanni in Roma, sposò Amelia Ricci dalla quale ebbe tre figli: Lucio che sposatosi si trasferì a Terni; Paolo, ultimo dei tre, che si trasferì a Livorno; Maria Luisa che il 3 giugno 1934 sposò in Assisi il dottor Vincenzo Giannelli, eleggendo domicilio a Roma. In occasione del matrimonio della figlia, Nicola D’Urso preparò la partecipazione di nozze su carta pergamena, bianche la prima e la quarta, sulla seconda in un cartiglio si leggo i versi tratti da L’Acerba di Cecco D’Ascoli: ''"Tant'ha di ben ciascun / quant'ha d'amore / Tant'ha di ben ciascun / quant'ha di speme / Quant'intelletto ha l'uom / tant'ha di bene"'', sotto il quale, a mo' di pendaglio, un medaglione intarsiato; sulla terza, tra un’altra cornice intarsiata, la partecipazione di nozze, mentre centrate, in alto e in basso, le iniziali degli sposi. |