Differenze tra le versioni di "Parker Vacumatic"
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− | Si fa risalire l'inizio della storia del modello [[Vacumatic]] nel 1932, quando [[Parker]] effettuò dei test di vendita su alcuni mercati della versione preliminare di questo modello, denominata ''[[Golden Arrow]]''. Questi ebbero dei risultati positivi e l'anno successivo la penna, rinominata [[ | + | Si fa risalire l'inizio della storia del modello [[Vacumatic]] nel [[Production started::1932]], quando [[Produced by::Parker]] effettuò dei test di vendita su alcuni mercati della versione preliminare di questo modello, denominata ''[[Golden Arrow]]''. Questi ebbero dei risultati positivi e l'anno successivo la penna, rinominata ''[[Vacuum Filler]]'' per evitare problemi di marchi registrati con un'omonima penna inglese, venne lanciata in grande stile sul mercato. Successivamente, nel [[1933]], il nome fu ulteriormente cambiato nel definitivo [[Vacumatic]] così come il suo sistema di caricamento. |
− | Pare che nel primo anno di produzione sia stata commercializzata anche una versione in celluloide semitrasparente a righe verticali anziché orizzontali, come i comuni modelli anellati. La prima generazione delle [[Vacumatic]] venne prodotta dal 1933 al 1936, in celluloide anellata, con cappuccio con tre sottili verette. Il meccanismo era di tipo ''lockdown'', accessibile svitando il fondello della penna, ed il corpo realizzato in un colore unico (compreso il gruppo pennino). La penna venne prodotta in diverse misure, la più grande è denominata ''Oversize''. | + | Pare che nel primo anno di produzione sia stata commercializzata anche una versione in [[celluloide]] semitrasparente a righe verticali anziché orizzontali, come i comuni modelli anellati. La prima generazione delle [[Vacumatic]] venne prodotta dal [[1933]] al [[1936]], in celluloide anellata, con cappuccio con tre sottili verette. Il meccanismo era di tipo ''[[lockdown]]'', accessibile svitando il fondello della penna, ed il corpo realizzato in un colore unico (compreso il gruppo pennino). La penna venne prodotta in diverse misure, la più grande è denominata ''Oversize''. |
− | Altre caratteristiche di questo periodo iniziale, che possono aiutare a datare una penna, è l'assenza del [[Parker | + | Altre caratteristiche di questo periodo iniziale, che possono aiutare a datare una penna, è l'assenza del [[Codice di datazione Parker|codice di datazione]] nel [[1934]], ed l'uso della stampigliatura ''"USA Parker"'' sul pennino (anteriore al [[1937]]). |
− | Solo nel 1936 venne prodotto il modello ''Senior'', delle stesse dimensioni di una ''Maxima'' e con caricamento ''lockdown'', ma con una peculiare (rispetto agli altri modelli) decorazione a tre verette sul cappuccio, in cui quella centrale presenta delle dimensioni leggermente più larghe rispetto alle altre due. | + | Solo nel [[1936]] venne prodotto il modello ''Senior'', delle stesse dimensioni di una ''Maxima'' e con caricamento ''[[lockdown]]'', ma con una peculiare (rispetto agli altri modelli) decorazione a tre verette sul cappuccio, in cui quella centrale presenta delle dimensioni leggermente più larghe rispetto alle altre due. |
Negli anni 1938-39 venne prodotto anche un modello corto, denominato ''Stubby''. | Negli anni 1938-39 venne prodotto anche un modello corto, denominato ''Stubby''. | ||
− | Nel 1938 venne reintrodotta la garanzia a vita rimossa nel 1933, pare che di questa epoca siano le versioni di [[Vacumatic]] che portano, al posto del classico e successivo ''Blue Diamond'' un logo a forma di stella sulla clip. Trattasi si suppone di un logo provvisorio destinato a indicare la garanzia a vita che verrà sostituito dopo tempo brevissimo, rendendo piuttosto rare le versioni dotate di tali caratteristiche. | + | Nel [[1938]] venne reintrodotta la garanzia a vita rimossa nel 1933, pare che di questa epoca siano le versioni di [[Vacumatic]] che portano, al posto del classico e successivo ''[[Blue Diamond]]'' un logo a forma di stella sulla clip. Trattasi si suppone di un logo provvisorio destinato a indicare la garanzia a vita che verrà sostituito dopo tempo brevissimo, rendendo piuttosto rare le versioni dotate di tali caratteristiche. |
− | Fra il 1939 ed il 1940, e per lo più in quest'ultimo anno in cui avvenne la dismissione del colore ''Burgundy'', vennero prodotte in questo colore delle versioni piuttosto rare denominate dai collezionisti ''Overmax'', si tratta in sostanza di penne identiche alla versione ''Oversize'' della prima generazione di [[Vacumatic]], ma dotate al posto dei tre anelli di una sola banda con la decorazione a barre oblique contrapposte, identica a quella della ''Maxima'' (da cui il nome). | + | Fra il [[1939]] ed il [[1940]], e per lo più in quest'ultimo anno in cui avvenne la dismissione del colore ''Burgundy'', vennero prodotte in questo colore delle versioni piuttosto rare denominate dai collezionisti ''Overmax'', si tratta in sostanza di penne identiche alla versione ''Oversize'' della prima generazione di [[Vacumatic]], ma dotate al posto dei tre anelli di una sola banda con la decorazione a barre oblique contrapposte, identica a quella della ''Maxima'' (da cui il nome). |
Altra variante particolare è la cosiddetta ''Anti-Overmax'', che presenta le caratteristiche inverse rispetto a detto modello, vale a dire una forma identica a quella di una ''Maxima'', ma la decorazione a tre anelli sottili delle ''Oversize'' della prima generazione. | Altra variante particolare è la cosiddetta ''Anti-Overmax'', che presenta le caratteristiche inverse rispetto a detto modello, vale a dire una forma identica a quella di una ''Maxima'', ma la decorazione a tre anelli sottili delle ''Oversize'' della prima generazione. | ||
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+ | La produzione della [[Vacumatic]] venne interrotta all'incirca nel [[Production ended::1948]]. | ||
== Caratteristiche tecniche == | == Caratteristiche tecniche == | ||
− | La caratteristica distintiva della [[Vacumatic]] è l'introduzione dell'omonimo sistema di caricamento, promosso dalla [[Parker]] per la sua caratteristica di non essere legato ad un sacchetto di gomma e consentire una superiore capacità di inchiostro.<ref>in realtà il diaframma è in gomma e soffre degli stessi problemi di deterioramento di un sacchetto di gomma.</ref> La seconda caratteristica di rilievo, conseguenza del nuovo sistema di caricamento, è la realizzazione del corpo della penna in celluloide parzialmente trasparente, in modo che divenisse possibile verificare il livello dell'inchiostro. Oltre a questo le varie versioni sono dotate di una clip con un [[washer clip|montaggio ad anello]] particolare realizzato grazie all'uso dei cosiddetti [[ | + | La caratteristica distintiva della [[Vacumatic]] è l'introduzione dell'omonimo [[caricamento Vacumatic|sistema di caricamento]] (brevetto {{Cite patent|US|1980508}}), promosso dalla [[Parker]] per la sua caratteristica di non essere legato ad un sacchetto di gomma e consentire una superiore capacità di inchiostro.<ref>in realtà il [[diaphragm|diaframma]] è in gomma e soffre degli stessi problemi di deterioramento di un sacchetto di gomma.</ref> La seconda caratteristica di rilievo, conseguenza del nuovo sistema di caricamento, è la realizzazione del corpo della penna in celluloide parzialmente trasparente, in modo che divenisse possibile verificare il livello dell'inchiostro. Oltre a questo le varie versioni sono dotate di una clip con un [[washer clip|montaggio ad anello]] particolare realizzato grazie all'uso dei cosiddetti [[jewel]], che oltre a costituire un elemento decorativo servivano a fissare la clip sulla punta del cappuccio. Il cappuccio è con chiusura a vite. |
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− | A parte il particolare modello ''Imperial'', dotata di un cappuccio in metallo, forse per rispondere al successo della [[Crest]] della [[Sheaffer]], tutte le [[Vacumatic]] vennero realizzate in [[celluloide]]. Caratteristica specifica del materiale però era, rispetto alle altre penne in celluloide della stessa epoca, di essere realizzato in colori semitrasparenti, per poter sfruttare le caratteristiche del nuovo sistema di caricamento, e consentire la visualizzazione del livello di inchiostro. | + | A parte il particolare modello ''[[Imperial Vacumatic|Imperial]]'', dotata di un cappuccio in metallo, forse per rispondere al successo della [[Crest]] della [[Sheaffer]], tutte le [[Vacumatic]] vennero realizzate in [[celluloide]]. Caratteristica specifica del materiale però era, rispetto alle altre penne in celluloide della stessa epoca, di essere realizzato in colori semitrasparenti, per poter sfruttare le caratteristiche del nuovo sistema di caricamento, e consentire la visualizzazione del livello di inchiostro. |
===Sistemi di riempimento=== | ===Sistemi di riempimento=== | ||
− | La [[Vacumatic]] si identifica totalmente con il suo stesso sistema di riempimento, di cui porta il nome. Non esistono pertanto diversi versioni caratterizzate da diversi sistemi di riempimento. Esistono però diverse versioni del sistema di caricamento, che pur mantenendo gli stessi principi di funzionamento ed un meccanismo sostanzialmente identico, si differenziano per la diversa realizzazione del pulsante di caricamento e del fondello per l'accesso allo stesso. | + | La [[Vacumatic]] si identifica totalmente con il suo stesso sistema di riempimento, di cui porta il nome. Non esistono pertanto diversi versioni caratterizzate da diversi sistemi di riempimento. Esistono però diverse versioni del sistema di caricamento, che pur mantenendo gli stessi principi di funzionamento ed un meccanismo sostanzialmente identico, si differenziano per la diversa realizzazione del pulsante di caricamento e del fondello per l'accesso allo stesso. |
+ | * ''[[Lockdown]]'': è cosi definita la prima versione del sistema di [[caricamento Vacumatic]], è costituita da un'albero in alluminio che opera il diaframma, l'albero viene bloccato in posizione ritratta per mezzo di una rotazione dello stesso. Il fondello è corto, e presenta un anello di ottone tenuto in posizione da un gioiello in plastica. | ||
+ | * ''[[Speedline]]'': la seconda versione del [[caricamento Vacumatic]] è molto simile alla [[Lockdown]], con la differenza che non esiste più una posizione di riposo, e l'albero (sempre in alluminio) rimane in posizione estesa. Il fondello è di conseguenza più lungo, ma mantiene lo stesso aspetto di quello precedente, con un gioiello a tenere in posizione l'anello decorativo. | ||
+ | * ''[[Wartime]]'':<ref>sostanzialmente è una variante del caricamento ''[[Speedline]]'', identica nella meccanica, ma costruita diversamente, l'azienda l'ha sempre chiamata ''[[Speedline]]''.</ref> è così chiamato il terzo tipo di caricamento, introdotto nel [[1942]], quando gli Stati Uniti entrarono nella Seconda Guerra Mondiale; la scarsità di metalli come alluminio e ottone portarono ad un radicale cambiamento di tutto il sistema di caricamento. L'albero non fu più prodotto in alluminio, ma in celluloide, così come il gruppo filettato su cui si avvita il fondello; quest'ultimo perse l'anello di ottone ed il gioiello, per diventare arrotondato ed interamente in [[celluloide]]. Successivamente, con la fine della Guerra, per il gruppo filettato e l'anello di ritenuta si ritornò all'alluminio, lasciando invariate le altre caratteristiche. Questa è anche la versione utilizzata sulle [[Parker 51]]. | ||
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+ | Le versioni della penna sono numerosissime, come le varianti realizzate dalla [[Parker]] nel corso della produzione della stessa. La prima serie venne prodotta fino all'incirca al 1934. | ||
− | + | Nella cosiddetta seconda serie, alcune varianti, in particolare per quel che riguarda il tipo di lavorazione e colore della [[celluloide]] impiegata nelle costruzione della penna, sono alquanto rare ed hanno caratteristiche proprie, tanto che talvolta vengono identificate con nome specifico, pur trattandosi a tutti gli effetti, dal punto di costruttivo, di [[Vacumatic]] analoghe alle altre: | |
− | Le versioni | + | * '''[[Golden Web]]''': si tratta di una celluloide marrone decorata a quadratini, che venne prodotta per un tempo molto breve, introdotta nel 1936 e ritirata l'anno successivo. Venne realizzata in due varianti, ''Junior'' e ''Slender Junior'' o ''Juniorette''. |
+ | * '''[[Shadow Wave]]''': dal 1938 al 1940 circa<ref>il modello, pur sparendo da cataloghi e pubblicità, pare essere stato prodotto, per quanto risulta dal codice di datazione reperito su alcuni esemplari, almeno fino al 1942.</ref> vennero prodotti dei modelli in diversi colori di celluloide striata identificati con questo nome, nella variante ''Junior'' e ''Senior''. | ||
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+ | Le versioni più piccole sono denominate ''Debutante'' e realizzate sempre in celluloide anellata e con il ''[[jewel]]'' soltanto sul cappuccio. Le versioni di dimensione immediatamente superiore vengono denominate ''Junior'' e sono invece realizzate in celluloide marmorizzata semitrasparente e con due ''[[jewel]]'' su cappuccio e fondello. | ||
La seconda serie è caratterizzata dall'uso di una banda decorata sul cappuccio. La decorazione più comune è quella con linee oblique in direzioni contrapposte, ma esistono anche versioni con una più rara decorazione a cerchi concentrici, denominata ''stacked coin'' o ''jewelers band''. | La seconda serie è caratterizzata dall'uso di una banda decorata sul cappuccio. La decorazione più comune è quella con linee oblique in direzioni contrapposte, ma esistono anche versioni con una più rara decorazione a cerchi concentrici, denominata ''stacked coin'' o ''jewelers band''. | ||
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La ''Slender Maxima'' è una variante della ''Senior Maxima'' caratterizzata dalla stessa banda decorata di maggiore larghezza, e dal pennino di grandi dimensione, da non confondere con le versioni ''Major'' allungate, che non hanno il pennino grande e la veretta allargata. | La ''Slender Maxima'' è una variante della ''Senior Maxima'' caratterizzata dalla stessa banda decorata di maggiore larghezza, e dal pennino di grandi dimensione, da non confondere con le versioni ''Major'' allungate, che non hanno il pennino grande e la veretta allargata. | ||
− | + | I prezzi citati in varie pubblicità delle penne sono: nel 1934 la ''Oversize'' a 10$, 7,50$ la versione ordinaria e 5$ per le versioni piccole in celluloide marmorizzata; nel 1940 ''Maxima'' al prezzo di 10$, ''Major'' e ''Debutante'' a prezzo di 8,75$, ''Junior'' al prezzo di 7,50$, le [[Duofold Vacumatic]] a 5$; imprecisata degli anni '30, ''Junior'' o ''Juniorette'' al prezzo di 5$, ''Standard'' o ''Slander standard'' al prezzo di 7,50$, ''Major'' al prezzo di 8,75$ e ''Maxima'' o ''Senior Maxima'' al prezzo di 10$. | |
− | + | ==Colori== | |
I colori iniziali, che prevedono solo la celluloide anellata semitrasparente sono: ''black'', ''burgundy'', ''golden'', ''emerald'', ''blue'' (nomi da rivedere). | I colori iniziali, che prevedono solo la celluloide anellata semitrasparente sono: ''black'', ''burgundy'', ''golden'', ''emerald'', ''blue'' (nomi da rivedere). | ||
− | + | ==Pennini== | |
− | + | [[File:Parker-Vacumatic-Nib-Bicolor.jpg|thumb|Pennino bicolore]] | |
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− | + | Ad oggi sono stati catalogati 5 tipi diversi di pennini montati sulle [[Vacumatic]]. La prima versione reca l'incisione ''"Parker Vacuum Filler"'' ed è stata utilizzata solo nel 1932 e nel 1933, prima del cambio di nome in Vacumatic. Successivamente comparve la scritta ''"Parker Vacumatic Made in U.S.A."'', utilizzata dal 1933 al 1934. | |
− | + | I pennini successivi erano caratterizzati da una particolare incisione decorativa che riportava il motivo della freccia già presente nella forma della clip. Inizialmente realizzati in oro a 14 carati, a partire dal 1936 vennero realizzati, imitando quanto fatto dalla [[Sheaffer]] con i suoi ''[[Feathertouch]]'', in versione bicolore solo per i modelli più importanti. Le versioni di fascia media e di fascia bassa montavano un pennino identico come forma e incisioni a quello bicolore, ma in questo caso di un solo colore. Questa versione fu poi utilizzata su tutti i modelli a partire dal 1942. I pennini con l'incisione della freccia recano due diverse scritte: U.S.A. Parker sino al 1935-1936, e Parker U.S.A. dal 1936 in poi. Infine esistono i pennini prodotti in Canada, con due incisioni diverse: ''"Parker Vacumatic Reg TM Made in Canada"'' e ''"Parker Canada"''. | |
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+ | {{CronoModello|Vacumatic{{!}}{{!}}Blue Diamond{{!}}{{!}}Golden Web{{!}}{{!}}Shadow Wave}} | ||
== Riferimenti esterni == | == Riferimenti esterni == | ||
− | + | * [https://parkerpens.net/vacumatic.html] La pagina del modello su ParkerPens.net | |
− | * http://www.vacumania.com/website/generationsessay.htm | + | * [http://www.richardspens.com/ref/profiles/vac.htm] Il profilo del modello sul sito di Richard Binder |
− | * http://www. | + | * [http://www.vintagepens.com/Parker_Vacumatics.shtml] Pagina del modello sul sito di David Nishimura |
− | * http://www.richardspens.com/ref/ | + | * [https://web.archive.org/web/20211206213554/http://www.vacumania.com/website/generationsessay.htm] Un "saggio" sul modello dal sito Vacumania |
− | * http://www.richardspens.com/ref/ | + | * [http://www.penhero.com/PenGallery/Parker/ParkerVacumaticGoldenWeb.htm] Pagina sulla versione [[Golden Web]] sul sito di Jim Mamoulides |
− | * | + | * [http://www.richardspens.com/ref/anatomy/vac.htm] Anatomia della penna sul sito di Richard Binder |
− | * | + | * [http://www.richardspens.com/ref/repair/vac.htm] Articolo sulla riparazione sul sito di Richard Binder |
− | * http://www. | + | * [https://www.vintagepens.com/FAQhistory/vacumatic_nomenclature.shtml] Nomenclatura dei modelli di David Nishimura |
− | * http://www. | + | * [https://web.archive.org/web/20140109230222/http://vacumatic.info/] Vecchia pagina con qualche informazione, poi confluita su Parkerpens |
− | * | + | * [https://web.archive.org/web/20110817043406/http://www.pentrace.net/article092701119.html] Pagina sul colori su PenTrace |
− | + | * [https://web.archive.org/web/20101005145206/http://www.stylophilesonline.com/03-05/03vint.htm] Articolo su una versione molto rara | |
− | * http://www. | + | * [https://web.archive.org/web/20160319052929/http://www.rickconner.net/penoply/park.03.html] Pagina su Penoply |
+ | * [https://web.archive.org/web/20170809053635/http://www.rickconner.net/penspotters/parker.vacumatic.html] Pagina su Penspotters | ||
+ | == Note == | ||
+ | <references/> | ||
+ | == Materiale disponibile == | ||
+ | {{GenerateMaterialGallery|Parker|Vacumatic}} | ||
[[Category:Modelli]] | [[Category:Modelli]] | ||
+ | [[Category:Parker]] |
Versione attuale delle 23:06, 27 mar 2024
Storia
Si fa risalire l'inizio della storia del modello Vacumatic nel 1932, quando Parker effettuò dei test di vendita su alcuni mercati della versione preliminare di questo modello, denominata Golden Arrow. Questi ebbero dei risultati positivi e l'anno successivo la penna, rinominata Vacuum Filler per evitare problemi di marchi registrati con un'omonima penna inglese, venne lanciata in grande stile sul mercato. Successivamente, nel 1933, il nome fu ulteriormente cambiato nel definitivo Vacumatic così come il suo sistema di caricamento.
Pare che nel primo anno di produzione sia stata commercializzata anche una versione in celluloide semitrasparente a righe verticali anziché orizzontali, come i comuni modelli anellati. La prima generazione delle Vacumatic venne prodotta dal 1933 al 1936, in celluloide anellata, con cappuccio con tre sottili verette. Il meccanismo era di tipo lockdown, accessibile svitando il fondello della penna, ed il corpo realizzato in un colore unico (compreso il gruppo pennino). La penna venne prodotta in diverse misure, la più grande è denominata Oversize.
Altre caratteristiche di questo periodo iniziale, che possono aiutare a datare una penna, è l'assenza del codice di datazione nel 1934, ed l'uso della stampigliatura "USA Parker" sul pennino (anteriore al 1937).
Solo nel 1936 venne prodotto il modello Senior, delle stesse dimensioni di una Maxima e con caricamento lockdown, ma con una peculiare (rispetto agli altri modelli) decorazione a tre verette sul cappuccio, in cui quella centrale presenta delle dimensioni leggermente più larghe rispetto alle altre due.
Negli anni 1938-39 venne prodotto anche un modello corto, denominato Stubby.
Nel 1938 venne reintrodotta la garanzia a vita rimossa nel 1933, pare che di questa epoca siano le versioni di Vacumatic che portano, al posto del classico e successivo Blue Diamond un logo a forma di stella sulla clip. Trattasi si suppone di un logo provvisorio destinato a indicare la garanzia a vita che verrà sostituito dopo tempo brevissimo, rendendo piuttosto rare le versioni dotate di tali caratteristiche.
Fra il 1939 ed il 1940, e per lo più in quest'ultimo anno in cui avvenne la dismissione del colore Burgundy, vennero prodotte in questo colore delle versioni piuttosto rare denominate dai collezionisti Overmax, si tratta in sostanza di penne identiche alla versione Oversize della prima generazione di Vacumatic, ma dotate al posto dei tre anelli di una sola banda con la decorazione a barre oblique contrapposte, identica a quella della Maxima (da cui il nome).
Altra variante particolare è la cosiddetta Anti-Overmax, che presenta le caratteristiche inverse rispetto a detto modello, vale a dire una forma identica a quella di una Maxima, ma la decorazione a tre anelli sottili delle Oversize della prima generazione.
La produzione della Vacumatic venne interrotta all'incirca nel 1948.
Caratteristiche tecniche
La caratteristica distintiva della Vacumatic è l'introduzione dell'omonimo sistema di caricamento (brevetto nº US-1980508), promosso dalla Parker per la sua caratteristica di non essere legato ad un sacchetto di gomma e consentire una superiore capacità di inchiostro.[1] La seconda caratteristica di rilievo, conseguenza del nuovo sistema di caricamento, è la realizzazione del corpo della penna in celluloide parzialmente trasparente, in modo che divenisse possibile verificare il livello dell'inchiostro. Oltre a questo le varie versioni sono dotate di una clip con un montaggio ad anello particolare realizzato grazie all'uso dei cosiddetti jewel, che oltre a costituire un elemento decorativo servivano a fissare la clip sulla punta del cappuccio. Il cappuccio è con chiusura a vite.
Materiali
A parte il particolare modello Imperial, dotata di un cappuccio in metallo, forse per rispondere al successo della Crest della Sheaffer, tutte le Vacumatic vennero realizzate in celluloide. Caratteristica specifica del materiale però era, rispetto alle altre penne in celluloide della stessa epoca, di essere realizzato in colori semitrasparenti, per poter sfruttare le caratteristiche del nuovo sistema di caricamento, e consentire la visualizzazione del livello di inchiostro.
Sistemi di riempimento
La Vacumatic si identifica totalmente con il suo stesso sistema di riempimento, di cui porta il nome. Non esistono pertanto diversi versioni caratterizzate da diversi sistemi di riempimento. Esistono però diverse versioni del sistema di caricamento, che pur mantenendo gli stessi principi di funzionamento ed un meccanismo sostanzialmente identico, si differenziano per la diversa realizzazione del pulsante di caricamento e del fondello per l'accesso allo stesso.
- Lockdown: è cosi definita la prima versione del sistema di caricamento Vacumatic, è costituita da un'albero in alluminio che opera il diaframma, l'albero viene bloccato in posizione ritratta per mezzo di una rotazione dello stesso. Il fondello è corto, e presenta un anello di ottone tenuto in posizione da un gioiello in plastica.
- Speedline: la seconda versione del caricamento Vacumatic è molto simile alla Lockdown, con la differenza che non esiste più una posizione di riposo, e l'albero (sempre in alluminio) rimane in posizione estesa. Il fondello è di conseguenza più lungo, ma mantiene lo stesso aspetto di quello precedente, con un gioiello a tenere in posizione l'anello decorativo.
- Wartime:[2] è così chiamato il terzo tipo di caricamento, introdotto nel 1942, quando gli Stati Uniti entrarono nella Seconda Guerra Mondiale; la scarsità di metalli come alluminio e ottone portarono ad un radicale cambiamento di tutto il sistema di caricamento. L'albero non fu più prodotto in alluminio, ma in celluloide, così come il gruppo filettato su cui si avvita il fondello; quest'ultimo perse l'anello di ottone ed il gioiello, per diventare arrotondato ed interamente in celluloide. Successivamente, con la fine della Guerra, per il gruppo filettato e l'anello di ritenuta si ritornò all'alluminio, lasciando invariate le altre caratteristiche. Questa è anche la versione utilizzata sulle Parker 51.
Versioni
Le versioni della penna sono numerosissime, come le varianti realizzate dalla Parker nel corso della produzione della stessa. La prima serie venne prodotta fino all'incirca al 1934.
Nella cosiddetta seconda serie, alcune varianti, in particolare per quel che riguarda il tipo di lavorazione e colore della celluloide impiegata nelle costruzione della penna, sono alquanto rare ed hanno caratteristiche proprie, tanto che talvolta vengono identificate con nome specifico, pur trattandosi a tutti gli effetti, dal punto di costruttivo, di Vacumatic analoghe alle altre:
- Golden Web: si tratta di una celluloide marrone decorata a quadratini, che venne prodotta per un tempo molto breve, introdotta nel 1936 e ritirata l'anno successivo. Venne realizzata in due varianti, Junior e Slender Junior o Juniorette.
- Shadow Wave: dal 1938 al 1940 circa[3] vennero prodotti dei modelli in diversi colori di celluloide striata identificati con questo nome, nella variante Junior e Senior.
Le versioni più piccole sono denominate Debutante e realizzate sempre in celluloide anellata e con il jewel soltanto sul cappuccio. Le versioni di dimensione immediatamente superiore vengono denominate Junior e sono invece realizzate in celluloide marmorizzata semitrasparente e con due jewel su cappuccio e fondello.
La seconda serie è caratterizzata dall'uso di una banda decorata sul cappuccio. La decorazione più comune è quella con linee oblique in direzioni contrapposte, ma esistono anche versioni con una più rara decorazione a cerchi concentrici, denominata stacked coin o jewelers band.
La Slender Maxima è una variante della Senior Maxima caratterizzata dalla stessa banda decorata di maggiore larghezza, e dal pennino di grandi dimensione, da non confondere con le versioni Major allungate, che non hanno il pennino grande e la veretta allargata.
I prezzi citati in varie pubblicità delle penne sono: nel 1934 la Oversize a 10$, 7,50$ la versione ordinaria e 5$ per le versioni piccole in celluloide marmorizzata; nel 1940 Maxima al prezzo di 10$, Major e Debutante a prezzo di 8,75$, Junior al prezzo di 7,50$, le Duofold Vacumatic a 5$; imprecisata degli anni '30, Junior o Juniorette al prezzo di 5$, Standard o Slander standard al prezzo di 7,50$, Major al prezzo di 8,75$ e Maxima o Senior Maxima al prezzo di 10$.
Colori
I colori iniziali, che prevedono solo la celluloide anellata semitrasparente sono: black, burgundy, golden, emerald, blue (nomi da rivedere).
Pennini
Ad oggi sono stati catalogati 5 tipi diversi di pennini montati sulle Vacumatic. La prima versione reca l'incisione "Parker Vacuum Filler" ed è stata utilizzata solo nel 1932 e nel 1933, prima del cambio di nome in Vacumatic. Successivamente comparve la scritta "Parker Vacumatic Made in U.S.A.", utilizzata dal 1933 al 1934. I pennini successivi erano caratterizzati da una particolare incisione decorativa che riportava il motivo della freccia già presente nella forma della clip. Inizialmente realizzati in oro a 14 carati, a partire dal 1936 vennero realizzati, imitando quanto fatto dalla Sheaffer con i suoi Feathertouch, in versione bicolore solo per i modelli più importanti. Le versioni di fascia media e di fascia bassa montavano un pennino identico come forma e incisioni a quello bicolore, ma in questo caso di un solo colore. Questa versione fu poi utilizzata su tutti i modelli a partire dal 1942. I pennini con l'incisione della freccia recano due diverse scritte: U.S.A. Parker sino al 1935-1936, e Parker U.S.A. dal 1936 in poi. Infine esistono i pennini prodotti in Canada, con due incisioni diverse: "Parker Vacumatic Reg TM Made in Canada" e "Parker Canada".
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
Stubby | 11.1 cm | |
Senior | 14.6 cm | |
Shadow Wave Junior | -- | |
Shadow Wave Senior | 12.4 cm |
Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1932 | l'azienda immette sul mercato campioni della Golden Arrow, precursore della Vacumatic |
1933 | l'azienda introduce le Vacumatic |
1936 | l'azienda produce solo per questo anno la versione Senior della Vacumatic |
1936 | l'azienda introduce le Golden Web |
1937 | l'azienda introduce le versioni Speedline della Vacumatic |
1937 | l'azienda dismette le Golden Web |
1938 | l'azienda introduce le versioni Shadow Wave della Vacumatic |
1939 | l'azienda introduce il Blue Diamond come indice di garanzia a vita |
1940 | l'azienda dismette il colore Burgundy della Vacumatic |
1941 | l'azienda introduce la Vacumatic Maxima con fondello tondo |
1942 | l'azienda dismette le Shadow Wave la versione Shadow Wave della Vacumatic |
1942 | l'azienda introduce le versioni War time della Vacumatic |
1948 | l'azienda dismette le Vacumatic |
Riferimenti esterni
- [1] La pagina del modello su ParkerPens.net
- [2] Il profilo del modello sul sito di Richard Binder
- [3] Pagina del modello sul sito di David Nishimura
- [4] Un "saggio" sul modello dal sito Vacumania
- [5] Pagina sulla versione Golden Web sul sito di Jim Mamoulides
- [6] Anatomia della penna sul sito di Richard Binder
- [7] Articolo sulla riparazione sul sito di Richard Binder
- [8] Nomenclatura dei modelli di David Nishimura
- [9] Vecchia pagina con qualche informazione, poi confluita su Parkerpens
- [10] Pagina sul colori su PenTrace
- [11] Articolo su una versione molto rara
- [12] Pagina su Penoply
- [13] Pagina su Penspotters
Note
- ↑ in realtà il diaframma è in gomma e soffre degli stessi problemi di deterioramento di un sacchetto di gomma.
- ↑ sostanzialmente è una variante del caricamento Speedline, identica nella meccanica, ma costruita diversamente, l'azienda l'ha sempre chiamata Speedline.
- ↑ il modello, pur sparendo da cataloghi e pubblicità, pare essere stato prodotto, per quanto risulta dal codice di datazione reperito su alcuni esemplari, almeno fino al 1942.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.