Differenze tra le versioni di "Vacumatic filler/en"

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Fra i vari sistemi di caricamenti basati sull'uso di uno sfiatatoio il ''Vacumatic'' è senz'altro uno dei più complessi, ma in realtà non è che una rielaborazione del meccanismo del precedente ''[[bulb filler]]'' in cui invece di usare una pompetta la compressione dell'aria nel corpo della penna viene fatta attraverso il movimento di una membrana di gomma, il ''[[diaphragm|diaframma]]'' appunto.  In questo caso il movimento viene effettuato attraverso la pressione su un pulsante a molla posto sul fondello della penna, che agisce sul meccanismo che sposta la membrana. Ripetendo più volte la pressione si ottiene lo stesso risultato di pompaggio di una normale pompetta di gomma.
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Among the various filling systems based on the use of a breather tube, the ''Vacumatic'' is certainly one of the most complex, but in reality it is only a reworking of the mechanism of the previous ''[[bulb filler]]'' in which instead of using a pump the compression of the air in the body of the pen is done through the movement of a rubber membrane, the ''[[diaphragm]]'' precisely.  In this case the movement is made by pressing a spring button on the bottom of the pen, which acts on the mechanism that moves the membrane. Repeating the pressure several times results in the same pumping result as a normal rubber pump.
  
 
Questo meccanismo comporta il vantaggio di poter disporre di un fondello più corto, che rende l'aspetto della penna più gradevole, questo era ancor più evidente nelle prime versioni del sistema, denominate "''[[lockdown]]''", in cui il pulsante, realizzato con un cilindretto di metallo con una scanalatura laterale, poteva essere mantenuto in posizione ''premuta'' grazie alla presenza di una terminazione ad "L" della scanalatura stessa, che ne consentiva l'aggancio al meccanismo tramite una rotazione, così poi da consentire la chiusura del fondello stesso (a vite).
 
Questo meccanismo comporta il vantaggio di poter disporre di un fondello più corto, che rende l'aspetto della penna più gradevole, questo era ancor più evidente nelle prime versioni del sistema, denominate "''[[lockdown]]''", in cui il pulsante, realizzato con un cilindretto di metallo con una scanalatura laterale, poteva essere mantenuto in posizione ''premuta'' grazie alla presenza di una terminazione ad "L" della scanalatura stessa, che ne consentiva l'aggancio al meccanismo tramite una rotazione, così poi da consentire la chiusura del fondello stesso (a vite).

Versione delle 23:25, 8 set 2019

Filling systems

Introduced by Parker in 1933 with the launch of the Vacumatic model, it was advertised as the first rubber sacless filling system. In fact this is absolutely not true (a classic example of misleading advertising) both because at the time there were already several versions of rubber sacless filling systems, such as the plunger filler of Onoto and the piston filler of Pelikan, or because in reality the filling always relies on a flexible rubber element, the diaphragm, even if this does not perform the functions of a tank.

Among the various filling systems based on the use of a breather tube, the Vacumatic is certainly one of the most complex, but in reality it is only a reworking of the mechanism of the previous bulb filler in which instead of using a pump the compression of the air in the body of the pen is done through the movement of a rubber membrane, the diaphragm precisely. In this case the movement is made by pressing a spring button on the bottom of the pen, which acts on the mechanism that moves the membrane. Repeating the pressure several times results in the same pumping result as a normal rubber pump.

Questo meccanismo comporta il vantaggio di poter disporre di un fondello più corto, che rende l'aspetto della penna più gradevole, questo era ancor più evidente nelle prime versioni del sistema, denominate "lockdown", in cui il pulsante, realizzato con un cilindretto di metallo con una scanalatura laterale, poteva essere mantenuto in posizione premuta grazie alla presenza di una terminazione ad "L" della scanalatura stessa, che ne consentiva l'aggancio al meccanismo tramite una rotazione, così poi da consentire la chiusura del fondello stesso (a vite).

Del sistema venne prodotta, a partire dal 1937, una seconda versione denominata "speedline", in cui la realizzazione era semplificata eliminando il sistema di bloccaggio. Questo comportava un fondello più lungo, ma venne pubblicizzato per la possibilità di effettuare il riempimento con una sola mano (in realtà per svitare il fondello se ne usano comunque due). Dal 1942 circa il sistema venne ulteriormente revisionato (con la versione chiamata "wartime" dai collezionisti) usando un pulsante in celluloide anziché in alluminio.

Brevetti correlati

  • Brevetto n° US-1596811, del 1926-08-17, richiesto il 1925-05-23, di Albert Craig, Wahl Eversharp. Sistema di caricamento.
  • Brevetto n° US-1966369, del 1934-07-10, richiesto il 1934-02-13, di Steven G. Yates, David Kahn, Wearever. Sistema di caricamento.
  • Brevetto n° US-1989990, del 1935-02-05, richiesto il 1933-08-24, di Charles R. Keeran, Wahl Eversharp. Sistema di caricamento.
  • Brevetto n° US-1990441, del 1935-02-05, richiesto il 1933-04-17, di Albert H. Stenersen, Wahl Eversharp. Sistema di caricamento.
  • Brevetto n° DE-682506, del 1939-10-16, richiesto il 1937-02-12, Osmia. Sistema di caricamento.