KWG

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Logo KWG

La KWG è una azienda che poco nota la cui storia è strettamente legata a quella della Kaweco, essa infatti operò con questo nome solo per pochi anni, fin quando, nel 1929, ottenne l'acquisizione della più nota Kaweco, che era appena fallita. Da quel momento l'azienda passò ad utilizzare per tutta la sua produzione il marchio Kaweco e per questo motivo a partire dal 1929 essa è sostanzialmente identificabile con questo nome.

Dato il breve periodo di attività le penne a marchio KWG sono abbastanza rare visto che dopo l'acquisizione della Kaweco il marchio originale scomparve completamente dal mercato. Si trattava comunque di penne che se pure di fascia economica erano di buona qualità ed oggi per la loro scarsa disponibilità, risultano di elevato interesse collezionistico.

KWG

Storia

La KWG venne fondata il primo gennaio del 1925 da Frederik Grube, Heinrich Woringen e J. Knust a Wiesloch, una paesino vicino a Heidelberg con il nome di Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube. L'azienda, più nota per il logo che riportava le iniziali dei fondatori, KWG, iniziò una produzione di stilografiche mirando a mantenersi in una fascia di prezzo economica, ed i primi modelli avevano prezzi molto più bassi di quelli della concorrenza (intorno al 40% nei confronti di Kaweco, Soennecken e Montblanc).

 
Il logo utilizzato dalla Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube prima dell'acquisizione della Kaweco.

Le prime penne dell'azienda venivano rivendute nei centri commerciali con il marchio Arumia, ed erano presentate in varie versioni (Real, Liga, Supra e Spezial). L'azienda ottenne un buon successo vendendo nel primo anno oltre 20000 pezzi. Nel 1927 vennero introdotti nuovi modelli, in particolare era degna di nota la Arumia Original, una stilografica con caricamento a pulsante di fondo, realizzata anche in celluloide, molto simile alla Duofold, che veniva garantita per 5 anni. Nello stesso anno venne anche creata una nuova linea di stilografiche safety, la Colleg, di fascia economica, rivolta agli studenti; anche questa ebbe un grande successo, moltiplicando di sei volte la produzione rispetto all'inizio del 1926.

Nel 1928 vennero risolte le controversie con la Parker per l'uso del caricamento a pulsante di fondo, e vennero introdotti quattro nuovi modelli in celluloide della serie "U" della Arumia Original, dove, in mancanza di un marchio migliore, era stata usata la lettera "U" che probabilmente stava ad indicare la iniziale di unbreakable. Venne introdotta anche una nuova linea, la Arumia Meisterklasse più costosa. Di nuovo i modelli riscossero un buon successo ed alla fine dell'anno gli impianti funzionavano a pieno regime e riuscendo a malapena a soddisfare le richieste.

Nel 1929 la KWG' era alla ricerca di un marchio che sostituisse il poco attraente Arumia, ed iniziarono i contatti con Max Sauter, il liquidatore della Kaweco. Dopo mesi di negoziati il 31 settembre del 1929, la KWG acquistò il marchio e cambiò nome in Kaweco Badische Füllhalterfabrik, Woringen & Grube.

Da quel momento in poi il marchio KWG' venne completamente abbandonato, i modelli Arumia con caricamento a pulsante di fondo della serie "U" vennero ripresentati a marchio Kaweco come Kaweco Meisterklasse, negli stessi colori. La linea Colleg venne mantenuta come Colleg-Extra e divenne una vera e propria linea di prodotti più economici, rivolta all'uso scolastico. L'azienda proseguì le sue attività come Kaweco.

Cronologia

Anno Avvenimento
1925 l'azienda viene fondata da Frederik Grube, Heinrich Woringen, J. Knust a Wiesloch
1926 l'azienda introduce le Aurumia
1927 l'azienda introduce le Aurumia Original
1927 l'azienda introduce le Colleg
1928 l'azienda introduce le Aurumia Original
1928 l'azienda introduce le Aurumia Meisterklasse
1929 la Kaweco originale fallisce, il marchio viene acquisito dalla KWG e nasce la Kaweco Badische Füllhalterfabrik

Riferimenti esterni

  • [1] Storia dell'azienda
  • [2] Storia dettagliata dell'azienda, non più disponibile (materiale venduto su CD)
  • [3] Articolo sulla storia della Kaweco, prima parte
  • [4] Articolo sulla storia della Kaweco, seconda parte
  • [5] Discussione con alcune informazioni sulla produzione di pennini in Germania

Note