Asco

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Asco
Publicité de marque
Models et al.
Photos de marque
Un modèle Asco.

ASCO est né comme une sous marque de Aurora en 1929, elle est plus ou moins contemporaine de sa "soeur" Olo, avec la sortie du modèle Duplex en celluloïd. Cette nouvelle sous marque, abréviation du nom "Advertising Service Company", naquit de la stratégie de diversification de l'offre de l'entreprise mère pour couvrir le marché des objets promotionnels d'entreprise en se dédiant à la production de stylos-plume publicitaire.

En réalité, les stylos-plume ASCO eurent une diffusion bien plus ample, allant jusqu'à couvrir le marché d'entrée de gamme et le distribution part catalogue illustré.

Comme pour Olo, ASCO naquit comme marque totalement indépendante de Aurora, mais contrairement à Olo elle resta comme tel dans le temps. La commercialisation des stylos-plume ASCO fut en fait confiée à l' "Agenzia Supera" qui opérait de manière indépendante et dont le siège social était à Turin à l'adresse : Galleria Umberto I.

Sans aucun doute le choix du nom anglais, confirmé par les gravures anglaises présentent sur le corps des stylos-plume, cherchait-il à capture (comme le firent d'autres entreprises italiennes à la même période) l'intérêt du public vers un produit qui était initialement entré en Italie comme produit d'importation. En outre, le nom même rappelait les services publicitaires, qui était le segment de marché sur lequel s'axait originairement ASCO.

La produzione ASCO era comunque rivolta alla fascia più economica, nel tentativo di realizzare una penna economica in grado di raggiungere il pubblico più vasto, fornendo un oggetto di uso comune e non un bene di lusso. Questo venne garantito attraverso le vendite per corrispondenza effettuate tramite cataloghi ad edizione mensile, ed anche attraverso i cosiddetti propagandisti, in sostanza gli acquirenti stessi che venivano trasformati in agenti di vendita con incentivi in forma di penne omaggio sulla base del volume venduto.

La produzione della ASCO è molto varia e di difficile classificazione nonostante la vendita per cataloghi, dato che la pubblicazione mensile non copriva tutti i possibili modelli. In generale però questi rispecchiano i rispettivi modelli Aurora dello stesso periodo. I modelli iniziali sono sostanzialmente delle rientranti identiche alla A.R.A. 3, marchiate però con il logo ASCO (un rombo orizzontale contenente la scritta A.S.CO.) e le diciture Fountain Pen e Trade Mark riportata su due righe rispettivamente ai due lati.

A queste seguirono penne con caricamento a levetta o a pulsante di fondo, prodotte nei colori rosso, verde, blu ed nell'onnipresente nero. Queste penne sono molto simili alla Duplex, in particolare quelle con caricamento a levetta in cui quest'ultima è identica a quella presente sulla Duplex eccetto che per l'assenza di incisioni. I modelli venivano prodotti in due misure grande e media, denominate Senior e Junior per i modelli a pulsante di fondo e Businnes e Standard per le versioni a levetta.

Nella prima metà degli anni '30 venne introdotta una nuova linea di penne con caricamento a pulsante di fondo, con linee più affusolate ed testa e fondello di forma conica, prodotte sia in celluloide marmorizzata che a tinta unita. Questi modelli vennero sempre prodotti in due dimensioni, grande e media e denominati rispettivamente Modern 23 e Electa 21. A questi si affiancarono, nella seconda metà degli anni '30, modelli prodotti da tubi di celluloide in molteplici colorazioni marmorizzate, di qualità inferiore.

La produzione delle penne ASCO venne interrotta nella seconda metà degli anni '30. Nonostante si tratti di penne rivolte alla fascia più bassa del mercato, la qualità costruttiva ed i materiali restano di ottimo livello, tanto che c'è chi sostiene che la ASCO, più che una sottomarca, debba essere considerata come una linea di produzione indipendente.

Riferimenti esterni

  • nessuno, per ora

Note