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Una Optima della ultima serie

Storia

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Una Optima della terza serie

La Optima venne introdotta sul mercato dall'Aurora nel 1938,[1] era la risposta dell'azienda alla moda delle penne con corpo semitrasparente che consentiva la visualizzazione dell'inchiostro, lanciata dalla Parker con il modello Vacumatic.

La prima serie era caratterizzata da una ampia vera grecata ed una clip diritta identica a quella montata sulla seconda serie della Novum. Non è chiaro quando venne prodotta una seconda versione con una clip triangolare con terminazione a pallina simile a quella della Internazionale e veretta più sottile.

Infine intorno al 1940 venne realizzata una terza versione dotata di una clip di forma leggermente triangolare ma con una terminazione piatta, una decorazione sul cappuccio più semplice, con solo con tre anellini sottili, ed un fondello con una decorazione metallica (nello stile dei jewel della Vacumatic).

Caratteristiche tecniche

La Optima è una penna in celluloide semitrasparente dotata di caricamento a siringa rovesciata. Da questo punto di vista tecnico questa è la principale innovazione rispetto alla produzione Aurora precedente, ma la penna resta, per questa tipologia, piuttosto ordinaria e non si segnalano particolari innovazioni o variazioni rispetto a quanto realizzato da altri produttori. Il cappuccio era con chiusura a vite.

Materiali

La Optima venne realizzata esclusivamente in celluloide. La penna era dotata di un pennino in oro a 14 carati. Le finiture erano in metallo dorato.

Sistema di riempimento

Tutte le versioni della Optima erano dotate di un sistema di caricamento a siringa rovesciata, sostanzialmente analogo a quello usato dalle altre aziende che adottavano questo sistema. La principale differenza risiede nel fatto che il fondello in questo caso non era solidalmente agganciato all'albero della siringa, ma serviva solo da copertura dello stesso.

Versioni

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Particolare del pennino

Il modello Optima venne inizialmente prodotto in una sola misura ed in due soli colori marmorizzati, utilizzando forme leggermente affusolate. La penna era dotata di una ampia vera sul cappuccio, decorata con un motivo a forma di greca, compresa fra due sottili anelli. La clip era dritta con lavorazione sagomata, identica a quelle della Novum della seconda serie. Testina e fondello erano nello stesso materiale del corpo e senza decorazioni.

Venne prodotto, non è chiaro se immediatamente o in seguito, anche una seconda versione con una veretta più sottile, sempre compresa fra due anellini. Questa seconda versione era dotata anche di a pallina con il corpo a forma di "V" allungata e la cima a forma di trapezio, molto simile a quella già vista sulla Internazionale. Anche in questo caso il fondello era nello stesso materiale del corpo e senza decorazioni.

Le versioni tarde del modello prodotte negli anni '40 presentano invece una decorazione sul cappuccio più semplice costituita da tre anellini sottili ed un fermaglio rastremato analogo a quello della terza serie della Novum. A questo si aggiungono delle decorazioni metalliche per la testa del cappuccio ed il fondello, dotati di un jewel molto simile a quello delle Vacumatic.

Colori

Il modello Optima venne prodotto inizialmente in due soli colori, verde e grigio marmorizzato. I modelli degli anni '40 vennero prodotti in celluloide venata o con motivi geometrici a strisce incrociate simili a quelli adottati sulla Ink-Vue della Waterman, nei colori nero, grigio, azzurro e verde.

Pennini

Le penne della prima serie montavano pennini di misura 5, quelle della serie prodotta successivamente negli anni '40 montavano pennini di misura 6.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
5" ? come è fatta

Template:CronoModelli |- | 1938 | Introdotto il modello Optima |- | 1940 | Versione con fermaglio rastremato, tre anelli e decorazioni metalliche alle estremità |- | 194x ? | Dismesso il modello Optima |- |}

Note

  1. la data non è del tutto sicura, si è usata quella indicata da Luca de Ponti, Letizia Jacopini indica invece il 1937.

Materiale disponibile

Riferimenti esterni

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