Asterope

Da FountainPen.
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Storia

Pubblicità degli anni '30

La Asterope è probabilmente la più caratteristica ed innovativa penna mai prodotta dalla Aurora, e costituisce un esempio unico anche nel panorama internazionale, andando a costituire, insieme alla Pullman della Météore uno degli esempi di precursori della ormai arcinota Capless della Pilot. Benché sia stata introdotta due anni dopo la Pullman, nel 1934, l'idea originaria della penna origina alla metà degli anni '20, quando Isaia Levi registrò una serie di brevetti per una penna senza cappuccio, il primo nel 1924 (numero sconosciuto), seguito da ulteriori versioni modificate nel 1925 (nº DE-466010, assegnato nel 1926) e nel 1927 (nº US-1737463, assegnato nel 1929). Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia. I brevetti interessati sono: n° AT-114699, n° CA-287009, n° CH-132052, n° DE-430661, n° DE-466010, n° DE-511708, n° DE-616460, n° FR-35030E, n° FR-38723E, n° FR-610369, n° GB-245448, n° GB-288176, n° GB-303699, n° GB-351734, n° US-1594740, n° US-1737463 e n° US-1775068.

La penna venne ampiamente pubblicizzata per la sua peculiare caratteristica di poter essere aperta e chiusa con una mano sola, non avendo più la necessità di togliere un cappuccio. Da questo punto di vista la penna di dimostra facile da usare e molto funzionale, non altrettanto però avviene per il suo caricamento, che risulta invece parecchio complesso.

Caratteristiche tecniche

Estratto del brevetto nº US-1737463

L'Asterope è sul piano tecnico un modello assolutamente rivoluzionario per l'epoca, la penna infatti non è dotata di cappuccio, essa è invece composta da cilindro esterno, che costituisce il corpo della penna, con la parte esterna in celluloide e l'interno in alluminio ed una estremità chiusa da uno sportellino a molla, mentre la parte scrivente è realizzata con un cilindro di alluminio su cui è montata la sezione ed il pennino.

Il corpo interno può scorrere lungo il corpo esterno grazie all'azione esercitata su un pulsante ancorato su di esso. Questo può essere spostato lungo un binario di scorrimento praticato sul corpo esterno, la cui parte terminale è realizzata a forma di "Y". Portando il pulsante sulla estremità sinistra della "Y" si apre lo sportellino facendo fuoriuscire il pennino, mentre riportandolo indietro si chiude la penna.

Materiali

L'Asterope è realizzata con il corpo esterno in celluloide mentre il corpo interno, che costituisce la penna vera e propria è realizzato in alluminio. Le finiture e la clip sono in metallo dorato. Il pennino è in oro 14k.

Sistema di riempimento

Il punto debole della Asterope consiste proprio nel suo sistema di caricamento: questo non è altro che il sistema a levetta di fondo già usato per la Novum e l'Internazionale, ma questo è posto sul fondo del corpo interno, che deve essere estratto dalla penna per essere caricato. Per far questo è necessario spostare il pulsante di apertura della penna sulla estremità destra della "Y", in questo modo il cilindro interno di sgancia e può essere estratto per il riempimento.

Versioni

Una Asterope

L'Asterope venne realizzata per un breve periodo di tempo ed è uno dei modelli più rari della Aurora, la penna è dotata di un fermaglio con cima punta di cravatta e linee arcuate, sostanzialmente identico a quello della Superna, esso però era montato sull'estremo superiore della penna, realizzato in metallo dorato, da cui fuoriusciva anche il pennino quando la penna veniva aperta.

La parte inferiore della penna era caratterizzata da un fondo piatto leggermente affusolato, diviso dal corpo principale su cui si trova il binario di scorrimento da una fascetta di metallo dorato. Anche il pulsante di scorrimento, tondo e con superficie lievemente conica, era realizzato in metallo dorato.

Colori

La penna venne prodotta nei colori nero, verde marmorizzato, nero-oro, azzurro marmorizzato, grigio marmorizzato.

Pennini

La Asterope monta un pennino d'oro 14 Kt, di misura 5.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
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Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1934 l'azienda introduce le Asterope
1937 Isaia Levi fonda la Sapem, Società anonima penne e matite, e gli conferisce la Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora
1945 gli stabilimenti della Aurora vengono distrutti da un bombardamento

Riferimenti esterni

  • [1] Una discussione su FPN

Note


Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.