Restauro di una Conway Stewart 388

Da FountainPen.
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La Conway Stewart 388 è una penna in celluloide dotata di caricamento a levetta. Molte delle penne di questo tipo si trovano con il sacchetto interno pietrificato ed è necessario procedere alla sostituzione. Tale operazione non presenta particolari difficoltà o l'uso di particolari strumenti, tuttavia nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari anche in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web.

Fig. 1 - Conway Stewart 388 prima del restauro

Operazioni preliminari

Prima di procedere con la sostituzione del sacchetto, conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina "consigli generali per il ripristino di stilografiche". Nel caso in questione bisogna tuttavia prestare attenzione all'inserto nero sulla sommità del cappuccio, essendo questo fatto di ebanite una prolungata immersione può provocare l'alterazione del materiale con un conseguente viraggio del colore verso un marrone chiaro.

L'inserto è semplicemente avvitato all'interno del cappuccio ed ha anche la funzione di tenere in posizione la clip che utilizza il "montaggio ad anello". Per rimuoverlo conviene lavare ripetutamente con acqua solo l'interno del cappuccio, in modo da sciogliere eventuali residui di inchiostro. Successivamente, con l'aiuto di un asciugacapelli o di altri strumenti, si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 2), in modo che il cappuccio si dilati leggermente facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario ruotare il cappuccio nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore.

Fig. 2 - Zona da riscaldare per rimuovere l'inserto di ebanite dal cappuccio.

Una volta smontato l'inserto di ebanite e la clip (fig. 3), si può immergere il cappuccio e la penna in acqua per facilitare le successive operazioni.

Fig. 3 - Tappo smontato nelle sue tre parti: cappuccio, clip ed inserto.

Sostituzione del sacchetto

Rimozione del vecchio sacchetto

La rimozione della sezione dal fusto è un'operazione molto semplice, in quanto essa è semplicemente accoppiata al fusto per attrito/frizione. Non ci sono parti filettate. Per la rimozione è sufficiente riscaldare leggermente il fusto nella zona vicino alla sezione (fig. 4). Questa azione di riscaldamento favorisce sia la dilatazione del materiale, sia l'ammorbidimento dell'eventuale collante sottostante. Dopodiché è sufficiente tirare compiendo contemporaneamente lievi movimenti rotatori in entrambi i sensi in modo da aiutare la rimozione. E' bene limitare l'ampiezza dei movimenti di torsione, che potrebbero danneggiare la penna.

Fig. 4 - Zona da riscaldare per rimuovere la sezione.

Una volta rimossa la sezione, si può procedere ad asportare i residui di gomma dall'interno della penna con l'aiuto di una sgorbia. I residui di gomma sul collo della sezione (fig. 5) si rimuovono facilmente dopo riscaldamento. Infatti il sacchetto veniva fissato alla sezione con della gommalacca, che si ammorbidisce con il calore se non completamente cristallizzata. Una volta ammorbidita la gommalacca si possono rimuovere facilmente i residui con una sgorbia o un cacciavite da orologiaio.

Fig. 5 - Zona da riscaldare per rimuovere i residui di gomma dalla sezione.

Preparazione del nuovo sacchetto

Una volta rimossi tutti i residui di gomma dal collo della sezione, se necessario si può procedere alla rimozione del pennino e dell'alimentatore dalla sezione con l'utilizzo di un blocco di estrazione (knockout block) o attrezzo similare. Questi dovranno poi essere rimontati prima di attaccare il sacchetto, per farlo basta reinserirli nella sezione; bisogna fare attenzione al verso di inserimento, infatti pennino ed alimentatore nel tempo hanno formato una sede all'interno della sezione, visibile con l'aiuto di una luce che illumini l'interno della sezione; ci si può aiutare riscaldando leggermente la sezione prima di inserire pennino ed alimentatore.

Prima di inserire il nuovo sacchetto (ink sac), conviene ripulire il collo della sezione (fig. 6) dai residui di gommalacca con mezzi meccanici. L'alcool solubilizza la gommalacca ma è anche un solvente della celluloide, per cui è bene tenerlo lontano dalle penne di questo materiale. Si può invece utilizzare un foglio di carta abrasiva oppure una lima da modellismo con mano leggera oppure un taglierino o un coltello e rimuovere piano piano tutti i residui.

Fig. 6 - Sezione con indicazione dell'alloggiamento del sacchetto per l'inchiostro.

Si prenda ora un sacchetto di misura 16, che dovrà essere tagliato alla giusta lunghezza per evitare piegature all'interno del fusto. Per fare ciò basta prendere il sacchetto con due dita ed inserirlo completamente nel fusto e prendendo nota del punto in cui il sacchetto fuoriesce dal fusto (ad esempio con due dita). Dopodiché si deve prendere la sezione e porla di fianco al sacchetto, con lo scalino tra l'impugnatura vera e propria e l'imboccatura della sezione (quella che poi andrà a esercitare una pressione sull'interno del fusto). Il sacchetto andrà tagliato al secondo scalino, quello tra l'alloggiamento del sacchetto e l'imboccatura.

Fig. 7 - Procedura per il taglio a misura di un sacchetto per l'inchiostro.
 
Fig. 7 - Procedura per il taglio a misura di un sacchetto per l'inchiostro.
Fig. 7 - Procedura per il taglio a misura di un sacchetto per l'inchiostro.

Conviene a questo punto tagliarlo in modo che sia un paio di millimetri più lungo e provare a montarlo a secco nella penna. Tagliarlo più lungo serve a trovare la giusta misura, quella che permette al sacchetto di sfiorare appena (oppure di non toccare appena) il fondo del fusto. Il procedimento è descritto in fig. 7.

Fig. 8 - Divaricatore per sacchetti di gomma.

Una volta tagliato il sacchetto, si può procedere ad incollarlo alla sezione; innanzitutto si divarica l'imboccatura del sacchetto, utilizzando un apposito divaricatore per i sacchetti di gomma, oppure come in fig. 8, una pinza a becchi curvi (una pinza a becchi diritti non è adatta allo scopo). Dopodiché si spalma un velo di gommalacca sul collo della sezione (fig. 9), quindi si fa scivolare il sacchetto in sede e, mantenendo il sacchetto fermo sulla sezione si rimuove il divaricatore.

Fig. 9 - Applicazione della gommalacca.

E' bene a questo punto muovere il sacchetto in modo che copra completamente l'alloggiamento e quindi rimuovere eventuali eccessi di gommalacca con un poco di carta. A questo punto è opportuno controllare che il sacchetto sia in asse con la sezione. Aiutatevi ruotando la sezione sul proprio asse maggiore e osservate il tragitto del fondo del sacchetto. Se disegna un largo cerchio invece di ruotare (idealmente, quasi mai in pratica !!) su un punto, la gommalacca ancora fluida vi permetterà di posizionare meglio il sacchetto.

Prima di eseguire qualsiasi altra operazione è bene dare alla gommalacca il tempo di indurirsi, quindi conviene lasciare stare la sezione con il sacchetto montato a riposare per almeno un'ora.

Pulitura della levetta di pressione

La compressione del sacchetto che contiene l'inchiostro è effettuata mediante una barra di pressione (pressure bar), la quale è attaccata alla levetta tramite un meccanismo ad incastro; siccome con gli anni questa barra può arrugginire è bene approfittare dell'occasione e controllarla, pulendola da eventuali incrostazioni. Per rimuovere la barra, qualora questa non sia caduta da sola durante la rimozione del sacchetto, è sufficiente sfilarla, mantenendo la levetta in posizione aperta (a 90° con il fusto); può essere utile aiutarsi nella rimozione della barra con un paio di pinzette. Prendete nota dell'orientamento della barra di pressione durante la rimozione, vi tornerà utile più avanti nel reinserimento per posizionarla correttamente rispetto alla levetta.

Una volta ripulita, la si può rimettere in posizione effettuando l'operazione inversa. In questo caso tuttavia è meglio posizionare la levetta in posizione solo leggermente aperta mantenendo la penna ruotata in modo da avere la levetta verso il basso. La barra di pressione verrà fatta scorrere sulla levetta finché quest'ultima non andrà in posizione.

Fig. 10 - Barra di pressione.
 
Fig. 10 - Barra di pressione.
Fig. 10 - Barra di pressione.

Inserimento del gruppo scrittura/sacchetto

Una volta che la gommalacca si è asciugata, si può procedere all'inserimento del gruppo scrittura, con l'annesso sacchetto, nel fusto. Prima dell'inserimento è bene cospargere il sacchetto con il talco (fig. 11), un lubrificante secco che permetterà alla gomma di scorrere all'interno del fusto. Non usare lubrificanti di altro tipo, anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il sacchetto. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo, bisogna solo fare attenzione a non impiegare i vari talchi profumati usati ad esempio nei prodotti per bambini, i profumi o altri additivi usati per questi prodotti potrebbero aggredire la gomma; meglio pertanto utilizzare talco puro.

Fig. 11 - Sacchetto cosparso di talco.

Far quindi scorrere il sacchetto all'interno del fusto, ed inserire la sezione nel fusto (adeguatamente riscaldato per aumentarne leggermente il diametro) aiutandosi con piccoli movimenti rotatori. Evitare movimenti ampi, in quanto il sacchetto potrebbe bloccarsi sulla barra di pressione, e rompersi a seguito della torsione applicata dalla rotazione della sezione.

Una volta inserito il sacchetto provare la funzionalità del tutto aprendo la levetta (mai oltre i 90° con il fusto) e rilasciandola per verificare che ritorni correttamente in sede; si può quindi procedere a caricare e scaricare acqua per effettuare una verifica finale.

Operazioni conclusive

Dopo aver pulito delicatamente le verette e raddrizzata (se necessario) la clip, si può rimontare il cappuccio semplicemente inserendo l'inserto nell'anello della clip e quindi riavvitando l'inserto nel cappuccio (fig. 3). Si può quindi procedere con una pulita generale della penna.

La penna è ora tornata come nuova, pronta per scrivere.