Differenze tra le versioni di "Rheingold"
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Nel 1933 la linea venne ristilizzata, e prodotta in quattro diverse dimensioni, contraddistinte dai numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. La nuova serie venne dotata anche di una sezione trasparente per il controllo del livello di inchiostro. | Nel 1933 la linea venne ristilizzata, e prodotta in quattro diverse dimensioni, contraddistinte dai numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. La nuova serie venne dotata anche di una sezione trasparente per il controllo del livello di inchiostro. | ||
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Le penne di questa linea costituivano la serie di punta dell'azienda ed erano realizzate con la massima cura. | Le penne di questa linea costituivano la serie di punta dell'azienda ed erano realizzate con la massima cura. | ||
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Le penne di questa serie erano realizzate in [[celluloide]] nera o colorata. Le prime versioni erano realizzate in celluloide tornita dal pieno con il corpo in un pezzo unico. Le versioni successive vennero realizzata con il corpo diviso in due parti, in modo da avere la parte finale realizzata in celluloide trasparente che consentisse la visualizzazione del livello di inchiostro. | Le penne di questa serie erano realizzate in [[celluloide]] nera o colorata. Le prime versioni erano realizzate in celluloide tornita dal pieno con il corpo in un pezzo unico. Le versioni successive vennero realizzata con il corpo diviso in due parti, in modo da avere la parte finale realizzata in celluloide trasparente che consentisse la visualizzazione del livello di inchiostro. | ||
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Le penne di questa linea sono caratterizzate da un particolare sistema di caricamento a [[pulsante di fondo]] senza fondello. Il meccanismo infatti veniva azionato premendo sul bottone bianco che costituisce parte del fondo della penna. Questo era circondato da un collare in ebanite (nera) che in posizione normale si trova alla stessa altezza del pulsante, impedendo una pressione accidentale. Per il consentire caricamento il collare deve essere ruotato, in questo modo questo si abbassa di un paio di millimetri, consentendo la pressione sul pulsante. Questo sistema consentiva di evitare il fondello (e relativo rischio di smarrimento) tipico degli altri sistemi a pulsante di fondo. | Le penne di questa linea sono caratterizzate da un particolare sistema di caricamento a [[pulsante di fondo]] senza fondello. Il meccanismo infatti veniva azionato premendo sul bottone bianco che costituisce parte del fondo della penna. Questo era circondato da un collare in ebanite (nera) che in posizione normale si trova alla stessa altezza del pulsante, impedendo una pressione accidentale. Per il consentire caricamento il collare deve essere ruotato, in questo modo questo si abbassa di un paio di millimetri, consentendo la pressione sul pulsante. Questo sistema consentiva di evitare il fondello (e relativo rischio di smarrimento) tipico degli altri sistemi a pulsante di fondo. | ||
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Versione attuale delle 20:42, 13 lug 2022
Storia
La linea Rheingold venne introdotta dalla Soennecken come serie di punta dell'azienda nel 1930 circa.[1] Il nome (Oro del Reno) si rifà al mito dei tesori della saga dell'Anello del Nibelungo di Wagner. La prima serie venne prodotta in tre dimensioni, contraddistinte dai numeri 912, 913 e 916.
Nel 1933 la linea venne ristilizzata, e prodotta in quattro diverse dimensioni, contraddistinte dai numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. La nuova serie venne dotata anche di una sezione trasparente per il controllo del livello di inchiostro.
Nel 1937 (le nuove versioni compaiono sul catalogo 1937/1938) circa la linea venne ristilizzata di nuovo, con una nuova clip, le dimensioni vennero ridotte a due, contraddistinte dai numeri 613 e 616. Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.
Caratteristiche tecniche
Le penne di questa linea costituivano la serie di punta dell'azienda ed erano realizzate con la massima cura.
Materiali
Le penne di questa serie erano realizzate in celluloide nera o colorata. Le prime versioni erano realizzate in celluloide tornita dal pieno con il corpo in un pezzo unico. Le versioni successive vennero realizzata con il corpo diviso in due parti, in modo da avere la parte finale realizzata in celluloide trasparente che consentisse la visualizzazione del livello di inchiostro.
Sistema di riempimento
Le penne di questa linea sono caratterizzate da un particolare sistema di caricamento a pulsante di fondo senza fondello. Il meccanismo infatti veniva azionato premendo sul bottone bianco che costituisce parte del fondo della penna. Questo era circondato da un collare in ebanite (nera) che in posizione normale si trova alla stessa altezza del pulsante, impedendo una pressione accidentale. Per il consentire caricamento il collare deve essere ruotato, in questo modo questo si abbassa di un paio di millimetri, consentendo la pressione sul pulsante. Questo sistema consentiva di evitare il fondello (e relativo rischio di smarrimento) tipico degli altri sistemi a pulsante di fondo.
Versioni
Colori
Il colore più comune era il nero, ma vennero usati anche il blu, il marrone, il verde ed il rosso e nero marmorizzato.
Pennini
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
1913 | 13.7 cm |
Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1930 | l'azienda introduce le Rheingold (modelli 912, 913 e 916) |
1931 | l'azienda introduce la celluloide nella linea Rheingold |
1933 | l'azienda ristruttura la linea Rheingold (modelli 1911, 1913, 1915 e 1917) |
1935 | l'azienda introduce le prime penne con caricamento a stantuffo |
1937 | l'azienda ristruttura la linea Rheingold (modelli 613, e 616) |
1945 | l'azienda ricomincia la produzione coi modelli Soennecken 504, Soennecken 506, Soennecken 507 e Soennecken 510 |
Riferimenti esterni
- [1] Una Rheingold 1913.
Note
- ↑ almeno dal 1932, come risulta da questa pubblicità.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.