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Il colore naturale dell'ebanite infatti è il nero, gli unici altri colori ottenibili con relativa facilità sono l'arancio, grazie all'uso di cinabro, o il rosso scuro (con l'uso di ematite).<ref>per maggiori dettagli tecnici si può fare riferimento a questo [https://web.archive.org/web/20120106092952/http://www.kamakurapens.com/Archive/TheRHRPen.html articolo].</ref> Questo ha dato luogo a diverse lavorazioni, dalla classica [[RHR|ebanite rossa]], alle varie combinazioni fra ebanite rossa e nera ([[Mottled]], [[Rippled]], ecc.) fino alla produzione, portata avanti sostanzialmente dalla sola [[Waterman]]<ref>anche se sono noti [[Tibaldi Flattop|modelli]] [[Tibaldi]] in ebanite colorata.</ref> nella sua ostinazione a non abbandonare questo materiale, di colori come il verde, l'azzurro, il giallo ed il rosa. Ma alla fine nessuno di questi colori poteva competere con la brillantezza offerta dai nuovi materiali, ed in particolare dalla [[celluloide]], e l'ebanite è stata progressivamente abbandonata come materiale usato per il corpo della penna, restando impiegata però fino ai nostri giorni nella produzione degli [[alimentatori]].<ref>anche se oggi questo avviene solo per le penne di maggior pregio, dato che questo materiale non può essere lavorato a stampo.</ref>
Il colore naturale dell'ebanite infatti è il nero, gli unici altri colori ottenibili con relativa facilità sono l'arancio, grazie all'uso di cinabro, o il rosso scuro (con l'uso di ematite).<ref>per maggiori dettagli tecnici si può fare riferimento a questo [https://web.archive.org/web/20120106092952/http://www.kamakurapens.com/Archive/TheRHRPen.html articolo].</ref> Questo ha dato luogo a diverse lavorazioni, dalla classica [[RHR|ebanite rossa]], alle varie combinazioni fra ebanite rossa e nera ([[Mottled]], [[Rippled]], ecc.) fino alla produzione, portata avanti sostanzialmente dalla sola [[Waterman]]<ref>anche se sono noti [[Tibaldi Flattop|modelli]] [[Tibaldi]] in ebanite colorata.</ref> nella sua ostinazione a non abbandonare questo materiale, di colori come il verde, l'azzurro, il giallo ed il rosa. Ma alla fine nessuno di questi colori poteva competere con la brillantezza offerta dai nuovi materiali, ed in particolare dalla [[celluloide]], e l'ebanite è stata progressivamente abbandonata come materiale usato per il corpo della penna, restando impiegata però fino ai nostri giorni nella produzione degli [[alimentatori]].<ref>anche se oggi questo avviene solo per le penne di maggior pregio, dato che questo materiale non può essere lavorato a stampo.</ref>
* [http://www.bouncing-balls.com/chemistry_tech_conservation/ageing.htm] Sulla degradazione della gomma vulcanizzata
* [http://www.bouncing-balls.com/chemistry_tech_conservation/ageing.htm] Sulla degradazione della gomma vulcanizzata
Versione attuale delle 15:23, 4 apr 2023
Il colore naturale dell'ebanite infatti è il nero, gli unici altri colori ottenibili con relativa facilità sono l'arancio, grazie all'uso di cinabro, o il rosso scuro (con l'uso di ematite).[1] Questo ha dato luogo a diverse lavorazioni, dalla classica ebanite rossa, alle varie combinazioni fra ebanite rossa e nera (Mottled, Rippled, ecc.) fino alla produzione, portata avanti sostanzialmente dalla sola Waterman[2] nella sua ostinazione a non abbandonare questo materiale, di colori come il verde, l'azzurro, il giallo ed il rosa. Ma alla fine nessuno di questi colori poteva competere con la brillantezza offerta dai nuovi materiali, ed in particolare dalla celluloide, e l'ebanite è stata progressivamente abbandonata come materiale usato per il corpo della penna, restando impiegata però fino ai nostri giorni nella produzione degli alimentatori.[3]