Differenze tra le versioni di "Nicrodor"
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| − | ''Nicrodor'' è un altro nome di fantasia utilizzato dalla [[Stilus]] per marchiare i propri pennini in acciaio. Venne usato infatti dalla [[Stilus]] anche il marchio [[Osmiria]], che risulta esser stato registrato per primo (nel [[1939]]). Il marchio ({{Marchio|65617}}) infatti venne registrato nel [[1942]], sempre in corrispondenza al periodo (la seconda guerra mondiale) in cui praticamente tutte principali marche italiane iniziarono a produrre penne in versione ''autarchica'' con pennini in leghe di acciaio cui venivano attribuiti nomi di fantasia più o meno altisonanti, come il ''[[Platiridio]]'' della [[Aurora]] o il ''[[Permanio]]'' della [[Omas]] o lo ''[[Zanio]]'' dell'[[Ancora]]. Non è chiaro se esista una qualche relazione con l'omonimo marchio registrato nel [[1937]] (Reg. Gen. 55576) da Amedeo Pancrazi, sempre a Torino. | + | ''Nicrodor'' è un altro nome di fantasia utilizzato dalla [[Stilus]] per marchiare i propri pennini in acciaio. Venne usato infatti dalla [[Stilus]] anche il marchio [[Osmiria]], che risulta esser stato registrato per primo (nel [[1939]]). Il marchio ({{Marchio|65617}}) infatti venne registrato nel [[1942]], sempre in corrispondenza al periodo (la seconda guerra mondiale) in cui praticamente tutte principali marche italiane iniziarono a produrre penne in versione ''autarchica'' con pennini in leghe di acciaio cui venivano attribuiti nomi di fantasia più o meno altisonanti, come il ''[[Platiridio]]'' della [[Aurora]] o il ''[[Permanio]]'' della [[Omas]] o lo ''[[Zanio]]'' dell'[[Ancora]]. Non è chiaro se esista una qualche relazione con l'omonimo marchio registrato nel [[1937]] (Reg. Gen. N. 55576) da Amedeo Pancrazi, sempre a Torino. |
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Versione delle 23:11, 7 mag 2024
Nicrodor è un altro nome di fantasia utilizzato dalla Stilus per marchiare i propri pennini in acciaio. Venne usato infatti dalla Stilus anche il marchio Osmiria, che risulta esser stato registrato per primo (nel 1939). Il marchio (Reg. Gen. N. 65617) infatti venne registrato nel 1942, sempre in corrispondenza al periodo (la seconda guerra mondiale) in cui praticamente tutte principali marche italiane iniziarono a produrre penne in versione autarchica con pennini in leghe di acciaio cui venivano attribuiti nomi di fantasia più o meno altisonanti, come il Platiridio della Aurora o il Permanio della Omas o lo Zanio dell'Ancora. Non è chiaro se esista una qualche relazione con l'omonimo marchio registrato nel 1937 (Reg. Gen. N. 55576) da Amedeo Pancrazi, sempre a Torino.