Differenze tra le versioni di "Translations:Aurora/34/it"
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Versione delle 23:33, 11 set 2014
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1919 | l'azienda viene fondata da Isaia Levi a Torino come Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora |
1922 | l'azienda introduce le A.R.A. presenti nel primo catalogo, nella sola misura 4 |
1922 | l'azienda pubblica il primo catalogo con i modelli del tempo: R.A., A.R.A., F.A. e F.A.S. |
1922 | Ettore Ripamonti diventa rappresentante esclusivo Aurora e pubblica il primo catalogo[1] |
1923 | l'azienda introduce le ulteriori misure 3, 35 e 5 per il modello A.R.A. |
1924 | l'azienda introduce l'uso di ebanite rossa e fiammata |
1925 | l'azienda introduce una versione ufficiale delle clip per le sue penne |
1926 | l'azienda introduce una versione della R.A.2 per il Touring Club Italiano |
1927 | l'azienda introduce l'uso della celluloide (incerto[2]) |
1927 | l'azienda introduce le Aurora Duplex |
1928 | l'azienda ristruttura il modello Duplex e la clip passa al montaggio ad anello |
1929 | ristrutturazione dell'azienda, nascono le sottomarche Aurora Olo e Asco |
1930 | l'azienda introduce la versione di lusso della Duplex con tre anellini, anello decorativo in cima al cappuccio e clip intarsiata (data incerta) |
1930 | l'Aurora conclude l'accordo con la Edacoto per Le Duo Moderne |
1930 | l'azienda introduce le Internazionale |
1930 | l'azienda introduce le Superba |
1930 | l'azienda introduce le Aurora 42 una variante della Duplex con caricamento a levetta di fondo (data incerta) |
1931 | l'azienda introduce le Olo Lusso (data indicativa, sta per l'inizio degli anni '30) |
1933 | l'azienda introduce le Novum [3] |
1934 | in Italia (R.D. 305 del 1934-02-05) tutti i pennini d'oro devono essere marcati a norma di legge con il numero di millesimi in una losanga |
1934 | l'azienda introduce le Asterope |
1935 | l'azienda introduce le Olo Gamma (data indicativa, sta per la metà degli anni '30) |
1935 | l'azienda introduce le Olo F (data indicativa, sta per la metà degli anni '30) |
1935 | l'azienda introduce le Aurora ML (data incerta[4]) |
1936 | l'azienda introduce le Etiopia |
1936 | l'azienda ristruttura la linea Novum (data incerta[5]) |
1937 | l'azienda introduce le Superna |
1937 | Isaia Levi fonda la Sapem, Società anonima penne e matite, e gli conferisce la Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora |
1937 | l'azienda introduce le Topolino |
1937 | l'azienda introduce le Etiopia colorate (data incerta, successiva a quella di introduzione) |
1938 | l'azienda introduce le Optima |
1938 | l'azienda dismette le Etiopia (data incerta) |
1939 | l'azienda introduce la seconda versione della Optima, con clip triangolare |
1939 | l'azienda introduce le Biancaneve |
1939 | l'azienda introduce i pennini in Platiridio |
1939 | l'azienda introduce le Selene (data indicata da Luca de Ponti, la Jacopini indica il 1940) |
1940 | l'azienda introduce la seconda versione della Selene |
1940 | l'azienda ristruttura nuovamente la linea Novum (data incerta[6]) |
1940 | l'azienda introduce la terza versione della Optima, con fermaglio rastremato, tre anelli e decorazioni metalliche alle estremità |
1945 | gli stabilimenti della Aurora vengono distrutti da un bombardamento |
1946 | l'azienda introduce le Aurora 88 progettate da Marcello Nizzoli |
1948 | la Sapem cambia nome in Aurora S.p.A. |
1953 | l'azienda introduce le Aurora 88K |
1954 | l'azienda introduce le Duo-Cart |
1955 | l'azienda introduce la variante Junior della Duo-Cart |
1956 | l'azienda introduce le Aurora 888 |
1956 | l'azienda dismette le Aurora 88 |
1957 | l'azienda introduce le Aurora 888 |
1957 | l'azienda introduce le Aurora Firma |
1958 | l'azienda introduce le Aurora 88P |
1959 | l'azienda esegue il restiling della Aurora 888 in Aurora 888P |
1959 | l'azienda introduce le Auretta |
1960 | l'azienda introduce le 2cart ristilizzazione della Duo-Cart[7] |
1963 | l'azienda introduce le Aurora 98 progettate da Albe Steiner |
1970 | l'azienda introduce le Hastil progettate da Marco Zanuso |
- ↑ la cronologia Aurora, laddove non riportato altrimenti, prende come riferimento il libro La storia della Aurora dal 1919 ai giorni nostri di Luca de Ponti.
- ↑ Luca de Ponti parla della fine del 1927, Letizia Jacopini del 1929 circa, un volantino dell'esposizione di Torino del 1928 con modelli in celluloide porta ad assumere come corretta la prima data.
- ↑ secondo De Ponti e Iacopini, Lastruccio e Lambrou (poco credibili) indicano il 1930.
- ↑ L. Jacopini in La storia della stilografica in Italia parla del 1938 c.a, ma G. Fichera fa notare che la pubblicità parla di Regno d'Italia il che riporta il tutto ad un periodo antecedente il 1936.
- ↑ la data è quella indicata da Luca De Ponti, Letizia Jacopini parla della metà degli anni '30.
- ↑ indicata da Letizia Jacopini.
- ↑ secondo quanto indicato in questa pagina.