Differenze tra le versioni di "Esterbrook J"
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− | Il modello ''J'' venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Esterbrook]] nel [[Production started::1941]],<ref>assumiamo come fonte principale della ricostruzione storica quanto riportato da Brian P. Anderson nella suo [http://www.esterbrook.net sito] dedicato alla [[Esterbrook]], Richard Binder indica nella pagina dedicata al modello il [[1943]] come data di introduzione, ma con riferimento alle versioni con caricamento [[twist filler]], che Anderson qualifica come le ultime varianti delle versioni della J precedenti il modello ''Transitional'', per la data del [[1941]] invece Anderson fa riferimento ad un catalogo.</ref> con la prima apparizione della prima versione del modello (chiamata anche ''[[Visumaster]]'') dotata di una finestra di visualizzazione dell'inchiostro trasparente. | + | Il modello ''J'' venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Esterbrook]] nel [[Production started::1941]],<ref>assumiamo come fonte principale della ricostruzione storica quanto riportato da Brian P. Anderson nella suo [http://www.esterbrook.net sito] dedicato alla [[Esterbrook]], Richard Binder indica nella pagina dedicata al modello il [[1943]] come data di introduzione, ma con riferimento alle versioni con caricamento [[twist filler]], che Anderson qualifica come le ultime varianti delle versioni della J precedenti il modello ''Transitional'', per la data del [[1941]] invece Anderson fa riferimento ad un catalogo.</ref> con la prima apparizione della prima versione del modello (chiamata anche ''[[Visumaster]]'') dotata di una finestra di visualizzazione dell'inchiostro trasparente. La prima versione ebbe alcune varianti, le cui tempistiche di introduzione non sono note, nel [[1943]] venne introdotta la versione con caricamento a torsione,<ref>che Richard Binder riporta essere piuttosto un [[caricamento a stantuffo]].</ref> da cui deriva la versione di transizione, la cui introduzione viene indicata all'incirca nel [[1944]]. |
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Versione delle 23:18, 2 mar 2021
Storia
Il modello J venne introdotto sul mercato dalla Esterbrook nel 1941,[1] con la prima apparizione della prima versione del modello (chiamata anche Visumaster) dotata di una finestra di visualizzazione dell'inchiostro trasparente. La prima versione ebbe alcune varianti, le cui tempistiche di introduzione non sono note, nel 1943 venne introdotta la versione con caricamento a torsione,[2] da cui deriva la versione di transizione, la cui introduzione viene indicata all'incirca nel 1944.
La versione più comune e più nota della J (quella che in genere viene indicata quando si parla di questo modello) è comunque quella classica a due jewel che venne introdotta all'incirca nel 1948 in due dimensioni (J grande e SJ piccola) a queste seguirono (non è nota una tempistica precisa) le versioni LJ (più sottile) e le piccole CH (tascabile o da borsetta) ed H (senza clip). Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1959, come indicativo della fine degli anni '50, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.
Caratteristiche tecniche
Si tratta di penne relativamente ordinarie sul piano tecnico, per quanto riguarda il caricamento ed i materiali ma di ottima qualità costruttiva nonostante la loro economicità. Quello che le distingue è il gruppo pennini (alimentatore più pennino) innestabile a vite nella sezione, e pertanto facilmente intercambiabile, del quale venivano prodotte un gran numero di varianti. Benché non sia stata la prima penna dotata di questa caratteristica (già presente nelle Personal Point) è su questa caratteristica che l'azienda usò come caratteristica per la promozione del modello. La clip metallica è agganciata a vite sul cappuccio tenuta sul posto da un gioello, il cappuccio è con classica chiusura a vite.
Materiali
I materiali usati per la costruzione di corpo e cappuccio della penna erano la celluloide per le varianti colorate (ottenuti da fogli di celluloidi di bei colori) o la plastica stampata ad iniezione per le varianti monocolore (fra cui spiccano le belle tinte pastello). Clip, levetta, verette e particolari metallici erano realizzati in acciaio inossidabile di ottima qualità che resta lucido senza necessità di essere cromato. I pennini erano i classici pennini intercambiabili in acciaio della ditta.
Sistema di riempimento
A parte l'ultima variante delle prime versioni Visumaster, che era dotata di caricamento a torsione (twist filler) le J sono tutte dotate di caricamento a levetta. La prima versione del modello, quella chiamata appunto Visumaster, era inoltre dotata di una sezione con finestra trasparente che consentiva di visualizzare il livello dell'inchiostro, in maniera analoga al Visulated della Sheaffer o al Visometer della Parker (o agli analoghi sistemi usati anche da altri produttori).
Versioni
La versione di transizione introdotta nel 1944 (riportata nell'immagine a fianco) mantiene le forme precedenti e presenta un solo jewel sul cappuccio, dotato di tre ... ed un fusto a terminazione piatta.
La versione classica introdotta nel 1948 (riportata nell'immagine a fianco) ...
Colori
Le prime versioni vennero prodotte da lastre di celluloide colorata ...
Pennini
La caratteristica distintiva di questo
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
Transitional | 12,3 cm cm | Lunghezze: 5,6 cm cm cappuccio e 15,4 cm cm calzata. Diametri: 12,0 mm mm fusto; 13,4 mm mm cappuccio e 9,1 mm mm sezione. Peso: 14 g; 9 g fusto e 5 g cappuccio. |
Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1941 | l'azienda introduce le Esterbrook J nella variante detta Visumaster |
1948 | l'azienda ristilizza le J con due inserti su entrambe le estremità |
Riferimenti esterni
- [1] Prima pagina dedicata al modello su esterbrook.net (versioni iniziali)
- [2] Seconda pagina dedicata al modello su esterbrook.net (versioni di transizione)
- [3] Terza pagina dedicata al modello su esterbrook.net (versioni a due jewel)
- [4] Quarta pagina dedicata al modello su esterbrook.net (versioni nei colori pastello)
- [5] Profilo della penna sul sito di R. Binder
- [6] Pagina su Penspotters
Note
- ↑ assumiamo come fonte principale della ricostruzione storica quanto riportato da Brian P. Anderson nella suo sito dedicato alla Esterbrook, Richard Binder indica nella pagina dedicata al modello il 1943 come data di introduzione, ma con riferimento alle versioni con caricamento twist filler, che Anderson qualifica come le ultime varianti delle versioni della J precedenti il modello Transitional, per la data del 1941 invece Anderson fa riferimento ad un catalogo.
- ↑ che Richard Binder riporta essere piuttosto un caricamento a stantuffo.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.