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Anche quando non erano note tracce precise di questo passaggio, c'era già la prova definitiva della coincidenza delle due aziende dal ritrovamento della registrazione del marchio The King Superior (Reg. Gen. N. 38982) nel 1928 da parte della Soc. Anonima Fabbrica Pennini King ed il successivo rinnovo nel 1946, con riferimento esplicito alla registrazione precedente, a nome della Soc. An. Fabbrica Italiana Stilografiche. Con le ricerche di Enrico de Muro presso la camera di commercio di Torino è stata reperita una comunicazione del cambio di nome in SAFIS, deliberata dall'assemblea degli azionisti il 6 luglio 1934.[1]
A lungo una delle ipotesi fatte sulle origini del marchio The King era stata quella di considerarlo come una produzione su commissione da parte della Omas per la somiglianza di alcune produzioni, attribuite all'azienda bolognese e per il fatto che sul testo "Stilografiche Omas dal 1925 ad oggi" pubblicato dal "Club Internazionale della Stilografica A. Simoni" il marchio viene citato come facente parte delle produzioni su commissione effettuate dalla Omas, ma questa conclusione non è suffragata da nessuna prova documentale.
La produzione iniziale a marchio The King era composta da rientranti in ebanite nera marchiate The King Superior di ottima qualità, si tratta di penne realizzate secondo lo stile della Waterman 42 ma con bellissime clip istoriate. Dello stesso periodo è inoltre la produzione di penne rivestite che recano l'incisione del marchio sul bordo del cappuccio, come quello illustrato nella immagine a lato. Questa produzione iniziale presenta caratteri originali e non è riconducibile alla produzione della Omas. E' inoltre presente una produzione di modelli con caricamento a levetta.
Un legame con la Omas è certamente testimoniato dalla penna del dottore marchiata The King mostrata nella figura a fianco. E' possibile dunque che alcuni modelli, come quello illustrato, venissero prodotti su commissione o semplicemente rimarchiati ma non si può concludere questo in generale. Se esistono pertanto (come vedremo anche più avanti) tracce evidenti che legano la The King alla Omas resta comunque del tutto inattendibile, visto che la fondazione dell'azienda è successiva, l'ipotesi opposta per cui sarebbe stata la The King/SAFIS a produrre le penne per la Omas.
La produzione successiva vede modelli in stile flat top che come buona parte della produzione italiana dell'epoca risultano essere chiare imitazioni della Duofold della Parker. Questi modelli vengono marchiati ancora come The King Superior e prodotti in due misure e cinque colori. A differenza della Duofold le penne sono equipaggiate con un originale sistema di caricamento a torsione[2] cui si accede svitando il fondello. In questo periodo il modello di punta è la The King Diamond, caratterizzata da un cappuccio con la testina svasata e decorato con una vera grecata.
Questo brevetto costituisce un secondo punto che testimonia la presenza, almeno in questi primi anni, di legame forte con la Omas. L'immagine del meccanismo di caricamento brevettato usato da queste penne, che si trova sul catalogo The King ritrovato negli archivi Omas e su questa pubblicità, è infatti identica a quella di un brevetto di Armando Simoni (nº US-1784078) che nella versione francese risulta essere stato ottenuto in Italia nel 1929. Una ulteriore indicazione che in qualche modo sia stata la Omas a fornire tecnologia alla The King nei primi anni di vita di questa azienda.
Nel 1934 circa la The King Società Anonima Torino cambiò nome in Società Anonima Fabbrica Italiana Stilografiche, a causa delle politiche di italianizzazione forzata dei nomi portate avanti dal regime fascista, che rendevano poco appetibile l'uso di una denominazione inglese. In realtà non è noto quando effettivamente le prime penne Radius siano comparse sul mercato, e al momento l'unica data certa è quella della registrazione del marchio (Reg. Gen. N. 50489) avvenuta appunto nel 1934 da parte della nuova società, che per questo prendiamo come data di inizio della stessa.
La produzione iniziale a marchio Radius si articolava su due linee la Superior per le penne di fascia alta e di maggior pregio, e la Extra per le penne di seconda fascia commercializzate a prezzi inferiori. La linea Superior restò in produzione, con diverse variazioni tecniche e stilistiche, compresa la realizzazione di una versione Trasparente fino a tutti gli anni '50, mentre la linea Extra venne dismessa alla fine degli anni '40, sostituita da altre produzioni economiche.
Negli anni '50 infatti (almeno così compare in questo catalogo) alla linea Superior, che nel frattempo aveva assunto linee affusolate seguendo le tendenze stilistiche del periodo, vennero affiancati modelli più economici come la Comet (con un pennino alato molto simile a quello delle Montblanc 25x) e la Radius 31, un modello a pennino coperto di qualità nettamente inferiore ai suoi precedessori. Nello stesso catalogo si nota la presenza di un ulteriore modello, la Fortune 38, chiara imitazione della Pelikan 400. Nel dopoguerra, finite le restrizioni imposte dal regime fasciste, il marchio The King venne comunque ripreso dalla SAFIS, ed immesso nuovamente sul mercato, con le produzione di stilografiche di qualità, sostanzialmente equivalenti alla contemporanea produzione a marchio Radius, senza però raggiungere più i livelli di eccellenza ottenuti negli anni inziali.
Le attività della SAFIS paiono terminare nella seconda metà degli anni '50, quando l'azienda venne probabilmente messa fuori mercato dalla diffusione delle nuove penne a sfera usa e getta. Non ci sono però documenti attendibili riguardo la cessazione delle attività, la cui data non è nota con precisione.
- ↑ una immagine del documento si trova nella pagina dedicata all'azienda sul testo di Enrico de Muro "I marchi registrati delle Stilografiche Italiane".
- ↑ Letizia Jacopini riporta nel suo libro il n° 268827, ma questo è molto simile al nº IT-268327 della Columbus e su un esemplare viene invece riportato come numerazione il nº IT-4572-1929 (vedi questa foto).