Differenze tra le versioni di "Dama e Maxima"
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Versione delle 22:38, 17 nov 2010
Storia
Il modello Da-Ma venne introdotto sul mercato dalla Ancora nella seconda metà degli anni '30, come nuovo modello di punta dell'azienda, andando, almeno inizialmente, ad affiancarsi alla Duplex. Come per gli altri modelli dell'azienda non è possibile determinare una data certa dell'introduzione, esso si trova comunque rappresentato, insieme alla Duplex e alla Maxima, in un catalogo della Uhlmann's Eterno del 1939 e nella pubblicità qui a fianco.
La Ancora, come la gran parte dei produttori italiani, si limitava a seguire le tendenze stilistiche e la Da-Ma si rifà alla moda dei modelli in celluloide sfaccettata. La penna richiama abbastanza le forme della Doric della Eversharp, ma ancor di più quelle degli analoghi modelli creati da Omas e Columbus, tanto che potrebbe essere a buona ragione essere considerata una imitazione della Extra.
La Da-Ma venne realizzata sia con il tradizionale caricamento a levetta, che in versione semitrasparente, con caricamento a siringa rovesciata. Insieme alla Da-Ma la Ancora lanciò anche anche il modello Maxima, una versione liscia della stessa penna, sostanzialmente identico nelle finiture ma prodotto in due sole misure.
Sia la Da-Ma che la Maxima erano penne di elevata qualità costruttiva e di stile impeccabile, grazie anche alle bellissime colorazioni della celluloide utilizzata per costruirla, la cui lavorazione costituisce uno dei punti di forza della produzione Ancora. Il modello, che venne pubblicizzato su vasca scala fino al 1943, ebbe un grande successo, e può essere probabilmente considerato come il capolavoro dell'azienda.
Caratteristiche tecniche
Le penne di queste due serie erano caratterizzate da un eccellente qualità costruttiva, eccezion fatta per il caricamento a siringa rovesciata che si rivelò piuttosto fragile. La clip presenta un montaggio a vite sull'interno del cappuccio (?). Il cappuccio è con chiusura a vite.
Materiali
Le penne di queste due serie erano realizzate in celluloide tornita dal pieno con diverse lavorazioni (marmorizzata, anellata, striata). Le finiture ed il fermaglio erano in metallo laminato oro; il pennino in oro a 14 carati.
Sistema di riempimento
Le penne di questa serie vennero realizzate in due versioni diverse: una di queste era equipaggiata con il caricamento a levetta, l'altra con il caricamento a siringa rovesciata. Questo ultimo sistema si rivelò però piuttosto fragile, e molte penne vennero rimandate indietro alla fabbrica dove il sistema venne cambiato in un pulsante di fondo.
Versioni
Il modello Da-Ma prevedeva la presenza di due diverse versioni, con caricamento a levetta e con caricamento a siringa rovesciata, queste ultime erano realizzate con celluloide semitrasparente seguendo la tendenza del tempo alla creazione di penne che visualizzassero il livello di inchiostro, ed il fondello era separato dal corpo da un anellino di metallo dorato.
Per tutto il resto le due versioni della Da-Ma sono identiche, la penna venne prodotta in quattro diverse misure con una clip a rotellina in metallo dorato uguale a quella Duplex, e sostanzialmente identica a quella che si trova sugli analoghi modelli di Omas e Columbus. Il cappuccio presentava una decorazione con tre sottili anelli, e sul corpo era incisa l'iscrizione Ancora Da-Ma in caratteri corsivi.
La Maxima invece costituiva sostanzialmente una versione tonda della Da-Ma con caricamento a siringa rovesciata, prodotta però in due sole misure. L'unica altra differenza significativa è l'uso di un pennino monocolore.
Colori
Le penne di questa serie vennero realizzate in una grande varietà di celluloidi diverse, con lavorazioni variegate o striate. I modelli con caricamento a siringa rovesciata sono realizzati in celluloide anellata semitrasparente. Non è noto un preciso elenco di colori.
Pennini
Le penne della serie Da-Ma montavano un bellissimo pennino bicolore sul quale era proposta una particolare decorazione a forma di ancora, il cui gambo inizia dalla punta del pennino ed i cui bracci si estendono sul corpo fino all'altezza del foro di ventilazione. Al di sotto della sagoma dell'ancora era riportata la dicitura Ancora posta sopra il marchio della caratura (oro a 14 carati) riportata in millesimi all'interno di un rombo.
La serie Maxima utilizzava un pennino più semplice monocolore, recante sempre l'incisione del logo e la dicitura Ancora riportata sopra il marchio della caratura (oro a 14 carati) costituito da un rombo contente il valore in millesimi (585).
Esiste inoltre una versione di transizione della Da-Ma il cui pennino è in oro e riporta sotto la dicitura Ancora e la caratura le inziali G Z disposte in forma di ovale.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
? | 1x.x cm | 1x mm il cappuccio, 11mm il corpo |
Template:CronoModelli |- | 1938~[1] | Introdotta la linea Da-Ma. |- |}
Materiale disponibile
- 1938-Ancora-Dama.jpg
Una pubblicità del 1938
- 193x-Ancora-Dama.jpg
Una pubblicità anni '30
- Ancora-Maxima-Blue-Open.jpg
- Ancora-Maxima-Blue-Capped.jpg
- Ancora-Dama-Capped.jpg
- Ancora-Dama-Cap.jpg
- Ancora-Dama-Open.jpg
- Ancora-Dama-Nib.jpg
- Ancora-Dama-Feed.jpg
- Ancora-Dama-Inscr.jpg
Note
- ↑ data approssimativa, scelta in base alla presenza del modello in questa pubblicità del 1938, che consente di porre un limite superiore alla data di introduzione.