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== Electa ==
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[[Image:Electa-Brown-Capped.jpg|thumb|Una ''Electa'' anni '30/'40.]]
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=== Storia ===
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Il marchio [[Electa]] era riservato alla produzione di punta della ''Primaria Fabbrica Penne Stilografiche'' del Cav. Davide Ceriani, una azienda con sede a Sesto Calende, attiva dall'inizio degli anni '30 agli anni '50. Oltre a questo marchio (con la variante ''Electa Extra'') l'altro marchio principale usato dall'azienda era ''Regina'', a questi si univano i marchi ''Balilla'' (confermato da una pubblicità del 1931/32) e ''Gloria'' ({{Marchio|60704}}), e ''Topolino'' ({{Marchio|49345}}) per la produzione di fascia più bassa. 
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La produzione iniziale prevedeva modelli rivestiti in metallo laminito, rientranti e penne ''[[flat top]]'' in stile [[Duofold]] come buona parte della produzione italiana di quel periodo. Negli anni successivi lo stile continuò a seguire le tendenze generali del mercato italiano, con linee affusolate in stile [[Doric]] (o [[Omas Extra]])  e clip a rotellina.
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===Riferimenti esterni===
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* nessuno, per ora
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== Ercolessi ==
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=== Storia ===
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[[File:Ercolessi-Radius-Brown-Nib.jpg|thumb|Una [[Ercolessi]] di produzione [[Radius]]]]
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Il marchio [[Ercolessi|E. E. Ercolessi]] nasce dalle attività commerciali di ''Edgardo Ercolessi'' e della moglie Elvira, che nel 1921 fondarono una attività di rivendita di materiale da scrittura con due importanti negozi nelle vie centrali di Milano. Non si tratta quindi propriamente di una azienda produttrice di stilografiche, e non sarebbe quindi corretto annoverarlo fra i produttori, ma dato che questo marchio è stato utilizzato per coprire una produzione molto ampia, effettuata dalle principali aziende costruttrici italiane, si è ritenuto opportuno trattarlo esplicitamente.
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''Edgardo Ercolessi'' era legato da rapporti di parentela con Eugenio Verga, fondatore della [[Columbus]] e da rapporti di amicizia con ''Armando Simoni'' fondatore della [[Omas]]. Grazie a queste sue conoscenze fu in grado di affrontare con successo il mercato degli strumenti di scrittura e la sua azienda si espanse con diversi negozi a Milano, fino al centralissimo Corso Vittorio Emanuele. Nella sua attività ''Egardo Ercolessi'' iniziò a proporre nei suoi negozi delle penne marchiate esplicitamente con il suo nome. Non è chiaro se all'origine di questa attività di produzione siano state esigenze promozionali o la necessità di distinguersi sul mercato, ma a lungo l'azienda dette vita a produzioni con il suo marchio.
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Le prime penne marchiate [[Ercolessi]], realizzate agli inizi degli anni '20, erano delle [[rientranti]] in ebanite, sullo stile della [[Waterman 42]], quasi certamente prodotte dalla [[Columbus]]. A queste si aggiunsero in seguito modelli con [[caricamento a levetta]]. A queste seguirono penne in stile [[Duofold]] in celluloide colorata, prodotte presumibilmente, come la gran parte delle penne degli anni '30 a marchio [[Ercolessi]], dalla [[Omas]].
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A queste seguirono poi altri modelli, denominati ''Serie 50'', derivati dalla [[Minerva Ellittica]] con caricamento a [[pulsante di fondo]] e realizzati nelle stesse misure di questa e con la stessa numerazione, adottata copiando lo [[Waterman Standard Numbering System|schema]] usato dalla [[Waterman]]: la 52½ V (corta e sottile, da signora, ad anello), la  52½ (media e sottile), la 52 (media) e la 55 (grande). Le penne però presentavano, rispetto alla versione originale, una decorazione con tre anellini e diverse colorazioni della celluloide.
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A questa linea si affiancava una più linea raffinata, derivata dalla [[Minerva Ellittica]] con [[caricamento a levetta]], anche questa prodotta con colorazioni inusuali per la versione originale. Come ulteriore testimonianza di una produzione affidata in gran parte alla [[Omas]] vennero realizzate anche delle [[Ercolessi]] derivate dalla [[Minerva Classica]], sia nella versione con [[caricamento a levetta]] che in quella con [[caricamento a stantuffo]], anche in questo distinte da diverse colorazioni della celluloide e dalla presenza di tre verette sul cappuccio.
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Alle linee in celluloide si affiancarono pure delle versioni [[rientranti]] decorate con elaborati [[overlay|rivestimenti]] in metallo, di nuovo denominate secondo lo [[Waterman Standard Numbering System|schema]] di [[Waterman]] con i numeri 42, 42½ e 42½ V, di probabile produzione [[Columbus]]. Sempre di produzione [[Columbus]] era il modello denominato ''Velox'', simile ai modelli [[Columbus Extra]] lisci, con clip a rotellina e due anelli di diverso spessore sul cappuccio.
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Solo a partire dagli anni '40 la collaborazione con [[Omas]] e [[Columbus]] cessò, probabilmente a causa delle difficoltà negli approvvigionamenti di celluloide. Allora la [[Ercolessi]] si rivolse alla [[Ancora]], che produsse per l'azienda dei modelli con [[caricamento a stantuffo]] denominati ''Ercolessi 62'' e ''Ercolessi 65'',  derivati dalle versioni economiche della [[Lusso]].
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Nel periodo bellico e dell'immediato dopoguerra le difficoltà economiche restrinsero le vendite degli articoli di lusso ed anche la [[Ercolessi]] si adeguò con la produzione di modelli più economici, commissionati in questo caso alla [[Montegrappa]] e alla [[Radius]], in particolare da quest'ultima venne prodotta la cosiddetta ''Serie 70'', derivata della [[Radius Extra]] affusolata.
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Negli anni successivi, con la crisi della stilografica e l'ingresso sul mercato della penna a sfera usa e getta, la  [[Ercolessi]] cessò completamente la produzione di penne stilografiche a marchio proprio, restando attiva soltanto nell'attività commerciale con i negozi di Milano, che anche oggi sono un punto di riferimento per gli appassionati di stilografiche di quella città.
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===Riferimenti esterni===
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* nessuno, per ora
      
== Giti ==
 
== Giti ==

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