Differenze tra le versioni di "Asterope"

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==Storia==
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=Storia=
  
L'[[Etiopia]] viene spesso citata come il più raro e pregiato fra i modelli prodotti dall'[[Aurora]] a lungo infatti fra i collezionisti è stata narrata una storia, del tutto falsa, per cui questa penna sarebbe stata prodotta dall'azienda su esplicita richiesta del governo fascista per essere fornita in dotazione agli ufficiali in occasione della guerra d'Abissinia.
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[[Image:193x-Aurora-Asterope.jpg|thumb|Pubblicità degli anni '30]]
  
La storia, le cui origini sono ignote, è completamente inventata, la penna infatti venne commercializzata normalmente, e compare nei cataloghi a partire dalla data del 1936, quando la guerra era già finita (la proclamazione dell'Impero è del Maggio 1936), e vi rimane almeno fino al 1938. Pertanto è abbastanza evidente che la penna non era stata prodotta per essere consegnata agli ufficiali inviati in guerra. Essa risulta inoltre commercializzata dai punti di vendita [[Aurora]], come riscontrato in varie locandine.
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La [[Asterope]] è probabilmente la più caratteristica ed innovativa penna mai prodotta dalla [[Produced by::Aurora]], e costituisce un esempio unico anche nel panorama internazionale, andando a costituire, insieme alla [[Pullman]] della [[Météore]] uno degli esempi di precursori della ormai arcinota [[Capless]] della [[Pilot]]. Benché sia stata introdotta due anni dopo la [[Pullman]], nel [[Production started::1934]], l'idea originaria della penna origina alla metà degli anni '20, quando ''Isaia Levi'' registrò una serie di brevetti per una penna senza cappuccio, il primo nel 1924 (numero sconosciuto), seguito da ulteriori versioni modificate nel 1925 ({{Cite patent|DE|466010}}, assegnato nel 1926) e nel 1927 ({{Cite patent|US|1737463}}, assegnato nel 1929). {{TerminazioneIgnota|1945}}
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I brevetti interessati sono: {{ModelPatents|asterope}}.
  
Più realisticamente si è trattato di una abile manovra commerciale posta in atto dall'[[Aurora]] che produsse questo modello per sfruttare la propaganda del regime e l'ondata di entusiasmo da questa indotto. Benché sia stata considerata una penna rarissima, in realtà la sua versione più famosa, quella bianco avorio, è tutto sommato abbastanza comune, sono invece estremamente rari i colori grigio e verde, mentre sono noti solo due esemplari in viola.  
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La penna venne ampiamente pubblicizzata per la sua peculiare caratteristica di poter essere aperta e chiusa con una mano sola, non avendo più la necessità di togliere un cappuccio. Da questo punto di vista la penna di dimostra facile da usare e molto funzionale, non altrettanto però avviene per il suo caricamento, che risulta invece parecchio complesso.  
  
In particolare si presume che le versioni colorate siano state prodotte in un secondo momento (compaiono in un catalogo del 1938 e non in quello più antico del 1936) quando l'effetto promozionale legato alla campagna d'Abissinia si era probabilmente esaurito, e siano anche per questo molto più rare. Nonostante si tratti di una penna poco comune, la [[Etiopia]] bianca è assai meno rara di quanto si pensi, ed è abbastanza comune trovarla nei pen show, anche se a prezzi proibitivi.
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=Caratteristiche tecniche=
  
==Caratteristiche tecniche==
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[[Image:AuroraAsteropePatent.jpg|thumb|Estratto del brevetto {{Cite patent|US|1737463}}]]
  
La [[Etiopia]] è una penna estremamente semplice con [[caricamento a contagocce]] e dal punto di vista tecnico risulta essere totalmente arretrata rispetto ai suoi tempi, ma essendo stata pubblicizzata come la penna della campagna di Abissinia, in grado di funzionare nel deserto, le sue caratteristiche tecniche erano dettate non tanto da ragioni funzionali o di innovazione quanto promozionali.
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L'[[Asterope]] è sul piano tecnico un modello assolutamente rivoluzionario per l'epoca, la penna infatti non è dotata di cappuccio, essa è invece composta da cilindro esterno, che costituisce il corpo della penna, con la parte esterna in celluloide e l'interno in alluminio ed una estremità chiusa da uno sportellino a molla, mentre la parte scrivente è realizzata con un cilindro di alluminio su cui è montata la sezione ed il pennino.  
  
===Materiali===
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Il corpo interno può scorrere lungo il corpo esterno grazie all'azione esercitata su un pulsante ancorato su di esso. Questo può essere spostato lungo un binario di scorrimento praticato sul corpo esterno, la cui parte terminale è realizzata a forma di "Y". Portando il pulsante sulla estremità sinistra della "Y" si apre lo sportellino facendo fuoriuscire il pennino, mentre riportandolo indietro si chiude la penna.
  
L'[[Etiopia]] venne realizzata in celluloide, la clip e le finiture erano in metallo dorato, mentre il pennino era realizzato in oro 14k.
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==Materiali==
  
===Sistema di riempimento===
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L'[[Asterope]] è realizzata con il corpo esterno in celluloide mentre il corpo interno, che costituisce la penna vera e propria è realizzato in alluminio. Le finiture e la clip sono in metallo dorato. Il pennino è in oro 14k.
  
L'[[Etiopia]] è dotata di un banale sistema di riempimento [[a contagocce]], assolutamente inconsueto (anche perché totalmente antiquato) per l'epoca, con la sola caratteristica distintiva, comunque già riscontrata in modelli di penne destinati ai militari della prima guerra mondiale prodotte da aziende come la [[Parker]] o la [[Swan]] era quella di essere dotata di una riserva di pastiglie di inchiostro poste in un serbatoio accessibile svitando il fondello.
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==Sistema di riempimento==
  
==Versioni==
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Il punto debole della [[Asterope]] consiste proprio nel suo sistema di caricamento: questo non è altro che il sistema a [[levetta di fondo]] già usato per la [[Novum]] e l'[[Internazionale]], ma questo è posto sul fondo del corpo interno, che deve essere estratto dalla penna per essere caricato.  Per far questo è necessario spostare il pulsante di apertura della penna sulla estremità destra della "Y", in questo modo il cilindro interno di sgancia e può essere estratto per il riempimento.
  
La più comune versione della [[Etiopia]] è la penna realizzata in celluloide bianco avorio, contraddistinta da una ampia vera grecata sul cappuccio posta fra due anelli dorati. Il cappuccio stesso era decorato con una incisione dell'aquila imperiale fascista sotto la quale era riportato il nome della penna: ''Etiopia''. Inoltre il logo dell'[[Aurora]] era inciso verticalmente sulla sezione del pennino.
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=Versioni=
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[[File:Aurora-Asterope-BluGoldCream-Open.jpg|thumb|Una ''Asterope'']]
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L'[[Asterope]] venne realizzata per un breve periodo di tempo ed è uno dei modelli più rari della [[Aurora]], la penna è dotata di un fermaglio con cima punta di cravatta e linee arcuate, sostanzialmente identico a quello della [[Superna]], esso però era montato sull'estremo superiore della penna, realizzato in metallo dorato, da cui fuoriusciva anche il pennino quando la penna veniva aperta.  
  
[[Immagine:LogoAurora.svg|right|60px|thumb|Logo [[Aurora]] ]]
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La parte inferiore della penna era caratterizzata da un fondo piatto leggermente affusolato, diviso dal corpo principale su cui si trova il binario di scorrimento da una fascetta di metallo dorato. Anche il pulsante di scorrimento, tondo e con superficie lievemente conica, era realizzato in metallo dorato.  
  
Il fermaglio presenta la stessa forma affusolata con terminazione a punta di cravatta, della [[Superna]], ma è montato direttamente sulla testa del cappuccio che ha una copertura in metallo dorato. E' nota anche una versione con signora, con anellino posto in testa al cappuccio. Il fondello è piatto a tronco di cono, e svitabile per accedere al serbatoio della pastiglie di inchiostro. E' realizzato nello stesso materiale del corpo della penna per la versione bianca, ed in celluloide nera per gli altri colori.
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==Colori==
  
Di questa prima versione esistono diverse varianti, a parte le versioni colorate, fatte risalire all'incirca al 1938; è nota una versione con sezione nera e caricamento a pulsante, che si ipotizza siano state realizzate a scopi promozionali, ed delle versioni che presentano l'incisione ''Colonial Sand and Stone Co.'' e la dicitura ''Made in Italy'' sulla confezione e sul tubetto delle pasticche di inchiostro, che si presume siano state realizzate per il mercato estero.  
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La penna venne prodotta nei colori nero, verde marmorizzato, nero-oro, azzurro marmorizzato, grigio marmorizzato.  
  
Infine esiste il cosiddetto modello ''Etiopia Tropical'', sostanzialmente identico alla normale [[Etiopia]] se non per il fatto che l'incisione dell'aquila imperiale era sostituita dal disegno di una palma.
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==Pennini==
  
===Colori===
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La [[Asterope]] monta un pennino d'oro 14 Kt, di misura 5.  
 
 
L'[[Etiopia]] venne prodotta in soli quattro colori. Di questi il più comune, forse anche perché introdotto per primo, è il bianco avorio. Sono invece molto rari il grigio ed il verde marmorizzato, e del viola si conoscono solo un paio di esemplari. I quattro colori compaiono in un catalogo del 1938, mentre il modello bianco risale probabilmente al 1936.
 
 
 
===Dimensioni===
 
  
 
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{{DimModelli}}
|-
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{{RigaDimModelli
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===Pennini===
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La misura più comune ritrovata sui modelli di [[Etiopia]] è quella di un pennino marcato 2 e mezzo.
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== Riferimenti esterni ==
 +
* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=91537&st=15&] Una discussione su FPN
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* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=3786] Presentazione sul forum
  
{{CronoModelli}}
+
==Note==
|-
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<references/>
| 1936
 
| Introdotto il modello [[Etiopia]]
 
|-
 
| 1938 ??
 
| Introduzione dei quattro colori 
 
|-
 
| 1938 ??
 
| Ultimo anno di produzione dell'[[Etiopia]] ??
 
|-
 
|}
 
  
 
== Materiale disponibile ==
 
== Materiale disponibile ==
 
+
{{GenerateMaterialGallery|Aurora|Asterope}}
* Nessuno per ora
 
 
 
== Riferimenti esterni ==
 
 
 
* [http://www.stylophilesonline.com/archive/jan03/05vint.htm Articolo] per Stylophiles che trasmette acriticamente il mito della rarità dell'[[Etiopia]] (di cui esistono senz'altro molti più che dieci esemplari).
 
  
 
[[Category:Modelli]]
 
[[Category:Modelli]]
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[[Category:Aurora]]

Versione attuale delle 22:21, 6 dic 2021

Storia

Pubblicità degli anni '30

La Asterope è probabilmente la più caratteristica ed innovativa penna mai prodotta dalla Aurora, e costituisce un esempio unico anche nel panorama internazionale, andando a costituire, insieme alla Pullman della Météore uno degli esempi di precursori della ormai arcinota Capless della Pilot. Benché sia stata introdotta due anni dopo la Pullman, nel 1934, l'idea originaria della penna origina alla metà degli anni '20, quando Isaia Levi registrò una serie di brevetti per una penna senza cappuccio, il primo nel 1924 (numero sconosciuto), seguito da ulteriori versioni modificate nel 1925 (nº DE-466010, assegnato nel 1926) e nel 1927 (nº US-1737463, assegnato nel 1929). Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia. I brevetti interessati sono: n° AT-114699, n° CA-287009, n° CH-132052, n° DE-430661, n° DE-466010, n° DE-511708, n° DE-616460, n° FR-35030E, n° FR-38723E, n° FR-610369, n° GB-245448, n° GB-288176, n° GB-303699, n° GB-351734, n° US-1594740, n° US-1737463 e n° US-1775068.

La penna venne ampiamente pubblicizzata per la sua peculiare caratteristica di poter essere aperta e chiusa con una mano sola, non avendo più la necessità di togliere un cappuccio. Da questo punto di vista la penna di dimostra facile da usare e molto funzionale, non altrettanto però avviene per il suo caricamento, che risulta invece parecchio complesso.

Caratteristiche tecniche

Estratto del brevetto nº US-1737463

L'Asterope è sul piano tecnico un modello assolutamente rivoluzionario per l'epoca, la penna infatti non è dotata di cappuccio, essa è invece composta da cilindro esterno, che costituisce il corpo della penna, con la parte esterna in celluloide e l'interno in alluminio ed una estremità chiusa da uno sportellino a molla, mentre la parte scrivente è realizzata con un cilindro di alluminio su cui è montata la sezione ed il pennino.

Il corpo interno può scorrere lungo il corpo esterno grazie all'azione esercitata su un pulsante ancorato su di esso. Questo può essere spostato lungo un binario di scorrimento praticato sul corpo esterno, la cui parte terminale è realizzata a forma di "Y". Portando il pulsante sulla estremità sinistra della "Y" si apre lo sportellino facendo fuoriuscire il pennino, mentre riportandolo indietro si chiude la penna.

Materiali

L'Asterope è realizzata con il corpo esterno in celluloide mentre il corpo interno, che costituisce la penna vera e propria è realizzato in alluminio. Le finiture e la clip sono in metallo dorato. Il pennino è in oro 14k.

Sistema di riempimento

Il punto debole della Asterope consiste proprio nel suo sistema di caricamento: questo non è altro che il sistema a levetta di fondo già usato per la Novum e l'Internazionale, ma questo è posto sul fondo del corpo interno, che deve essere estratto dalla penna per essere caricato. Per far questo è necessario spostare il pulsante di apertura della penna sulla estremità destra della "Y", in questo modo il cilindro interno di sgancia e può essere estratto per il riempimento.

Versioni

Una Asterope

L'Asterope venne realizzata per un breve periodo di tempo ed è uno dei modelli più rari della Aurora, la penna è dotata di un fermaglio con cima punta di cravatta e linee arcuate, sostanzialmente identico a quello della Superna, esso però era montato sull'estremo superiore della penna, realizzato in metallo dorato, da cui fuoriusciva anche il pennino quando la penna veniva aperta.

La parte inferiore della penna era caratterizzata da un fondo piatto leggermente affusolato, diviso dal corpo principale su cui si trova il binario di scorrimento da una fascetta di metallo dorato. Anche il pulsante di scorrimento, tondo e con superficie lievemente conica, era realizzato in metallo dorato.

Colori

La penna venne prodotta nei colori nero, verde marmorizzato, nero-oro, azzurro marmorizzato, grigio marmorizzato.

Pennini

La Asterope monta un pennino d'oro 14 Kt, di misura 5.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
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Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1934 l'azienda introduce le Asterope
1937 Isaia Levi fonda la Sapem, Società anonima penne e matite, e gli conferisce la Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora
1945 gli stabilimenti della Aurora vengono distrutti da un bombardamento

Riferimenti esterni

  • [1] Una discussione su FPN
  • [2] Presentazione sul forum

Note


Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.